Di sabbia nella clessidra comincia ad essercene pochina. O troppa (ma dalla parte sbagliata), secondo i punti di vista. Deadline per l’iscrizione alla Serie C giunta a -19. In realtà, a -12 visto che alcuni adempimenti andranno ottemperati entro il 15 giugno. A quella data i club dovranno infatti presentare documentazione relativa a (tra gli altri), disponibilità dell’impianto sportivo rilasciata dall’Ente proprietario, licenza d’uso con indicazione della capienza, verbali rilasciati dalle competenti Commissioni Provinciali o Comunali di Vigilanza sui Locali, certificazione dei livelli d’illuminamento garantiti dall’impianto d’illuminazione e ammennicoli vari.

A seguire (e cioè entro il ferale 22 giugno), andranno pagati gli stipendi dei calciatori fino a maggio 2022, le tasse fino a febbraio 2022, l’Inps fino a maggio 2022, depositata la domanda di ammissione al campionato 2022/23 contenente la Licenza Nazionale comprensiva di quota associativa di 60.000 euro (rateizzata), quota di iscrizione di 5.000 euro e originale della garanzia da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di 350.000 euro. In soldoni, scoglio superabile per molti. Ma non per tutti. Proviamo a tracciare un quadro dello status attuale.

Valori bollati
Al netto (o al lordo), dell’arcinota questione Pro Patria, si gioca a Rischiatutto anche sul tavolo di Triestina (la scomparsa del Presidente Biasin ha messo in dubbio il futuro del club alabardato), Imolese (il numero uno emiliano De Sarlo ha apertamente parlato di possibile mancata iscrizione), Teramo (more giudiziarie del patron Ciaccia), e Messina (franchigia ancora in vendita).

Sale o scende?
Appena retrocesso ai playout con il Cosenza (con tanto di menta pestata in TV sul tema Gatti locali e Lupi della Sila), il Vicenza potrebbe ritrovare la B in virtù dei guai (giudiziari e debitori) della Reggina. Dall’altra parte ripescaggi dalla D con graduatoria guidata dal Lentigione seguito da Poggibonsi, Cavese, Union Clodiense, Francavilla, Casatese, Varese (7°) e Sambenedettese.

Teniamoci in contatto
Fatte le premesse, il Girone A potrebbe avere nella prossima annata il seguente cast regionale con Alessandria, Pordenone e Vicenza giù dalla cadetteria, Novara, Sangiuliano City e Arzignano Valchiampo su dai Dilettanti:
4 Piemonte (Alessandria, Juventus U23, Novara, Pro Vercelli)
9 Lombardia (AlbinoLeffe, FeralpiSalò, Lecco, Mantova, Pergolettese, Pro Patria, Pro Sesto, Renate, Sangiuliano City)         
1 Trentino (Trento)
3 Veneto (Arzignano Valchiampo, Virtus Verona, Vicenza)      
2 Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Triestina)     

La somma fa 19 cui sommare il Padova nel caso in cui i Biancoscudati perdessero la Finale Playoff con il Palermo e mantenendo Piacenza e Fiorenzuola di conserva in relazione alla pratica Vicenza e all’epilogo della post season. Sempre con gli asterischi posti su (eventuali) mancate iscrizioni e ripescaggi. Tutto ovviamente provvisorio. Nella consueta lunga estate calda del pallone tricolore. To be continued…                         

Giovanni Castiglioni  

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