A meno di una settimana dall’inizio dei Mondiali di Budapest, in vasca dal 17 giugno al 3 luglio, la Nazionale Italiana di Nuoto Sincronizzato si prepara per il grande ritorno in acqua dopo le Olimpiadi di Tokyo, che hanno portato le azzurre a scalare la classifica internazionale, andando ad occupare il quinto posto.

Un ritorno in una grande competizione che arriva dopo i lunghi mesi di Collegiale, passati ad allenarsi senza sosta in vista della manifestazione Mondiale.
Evento a cui sarà presente anche un po’ di Busto Nuoto Sincronizzato, con Gemma Galli che è pronta a scendere in vasca e che ci racconta la preparazione a questi mondiali, con una particolare menzione alle sue compagne draghette dopo i successi dei campionati italiani appena passati.

Come vi state preprando per questi Mondiali?
“Bene direi. Siamo a Recco ora perché avevamo bisogno di nuotare in una piscina all’aperto. Stiamo lavorando tanto, la stanchezza si fa sentire ma manca poco ormai all’evento. Questi 9 mesi di Collegiale sono stati lunghi ed intensi, però ora che il traguardo è vicino la stanchezza passa in secondo piano e si pensa solo alla gara”.

Con che prospettive affrontate questa manifestazione? Quali sono le avversarie più temibili?
“Intanto per ovvi motivi, a differenza degli altri anni la Russia non ci sarà. La Spagna sarà sicuramente un avversario molto competitivo, mentre per le altre nazioni, essendo uno sport che viaggia sui punteggi, è difficile cambiare le classifiche attuali o fare previsioni. Dopo lo Olimpiadi tante selezioni, compresa la nostra, hanno fatto il così detto cambio generazionale, quindi le incognite aumentano. Noi dobbiamo fare il nostro e pensare solo a noi stesse, poi vedremo”.

Anche voi avete cambiato qualcosa rispetto al gruppo che ha fatto le ultime Olimpiadi?
“Sì, abbiamo 5 ragazze nuove in squadra, mentre le altre sono le stesse di Tokyo. Ci serviva secondo me sicuramente un pò di freschezza giovanile, perché dopo tanti anni che si fa questa vita certe cose si danno per scontate e non si apprezzano più come prima secondo me. Con ragazze giovani invece alle prime esperienze, anche noi “più vecchie” torniamo a vivere quella spensieratezza ed emozione delle prime gare in azzurro e ciò ti spinge a dare di più in tutto quello che fai. Ci siamo amalgamate molto bene, soprattutto nell’ultimo mese a Recco e devo dire che oggi siamo molto unite”.

Come ItalSincro nelle scorse settimane avete ospitato le ragazze della Nazionale ucraina, che esperienza è stata?
“Siamo andate a Savona per incontrarle, per allenarci con loro che sono più forti di noi, hanno maestre bravissime nella parte acrobatica ed abbiamo avuto piacere di ascoltarle ed imparare un pò i loro segreti. E’ stata una bella esperienza di condivisione, però della guerra non ne abbiamo parlato”.

Infine volevo chiederle cosa ne pensa dei grandi risultati della sua Busto Nuoto Sincornizzato agli ultimi Assoluti di Savona e se ha un pensiero per due sue ex compagne come Amadei e Brogioli che appenderanno il tappanaso al chiodo al termine della stagione?
“Intanto penso che con la Stefania Speroni come allenatrice Busto non possa fare altro che vincere. E’ una storia che si ripete, le ragazze con lei si divertono in acqua e questo lo si vede quando gareggiano. Sono tanto felice per loro e per il clima che Stefania riesce sempre a creare, con un gruppo molto molto forte. Per quanto riguarda Bea e la Coci, posso dire che negli ultimi anni sono state le ultime vecchie della mia generazione ed hanno contribuito a portare avanti lo spirito della Busto Nuoto Sincornizzato, sono delle regine in questo perché hanno una grande capacità di sdrammatizzare nei momenti difficili, di divertirsi e fare gruppo. Io le porto sempre nel cuore, mi mancano tantissimo sia negli allenamenti che nelle gare, perché con loro era sempre bellissimo lavorare. Sono felice che, nonostante siano state inserite in un gruppo di più giovani, abbiano continuato sulla loro linea. Dispiace perché sono due grandi atlete, mi mancavano e mi mancheranno ancora di più adesso, però com’è successo con Margherita Zucchi e Cristina Paganini, le “vecchie” compagne di Busto che hanno smesso, se sei stata draghetta, lo rimani per sempre. Ci sarà modo in altre vesti di incontrarci. Sono contenta per loro, per come hanno finito la loro carriera”.

Alessandro Burin

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