L’oratorio S. Luigi di Gavirate si appresta a ospitare, dopo oltre due anni di fermo, il Giugno sport in programma dal 19 giugno al 3 luglio.

La tradizionale kermesse gaviratese si presenterà con lo slogan “Alza lo sguardo”, una parola molto significante che deriva da tutti gli avvenimenti che stiamo vivendo sulla nostra pelle, in modo particolare i giovanì. Ecco perchè Giugno Sport cercherà di approfondire la questione tramite l’esperienza di amicizia che da sempre caratterizza l’organizzazione, confrontandoci con temi che riguardano lo sport, l’educazione, i social network, la solidarietà e il lavoro.

La formula è quella che ha reso Giugno Sport un punto di riferimento dell’estate della Provincia di Varese fin dal lontano 1987: tornei di Basket, Calcio a 7 e Volley, abbinati ad eventi, incontri e serate culturali/sportive aperte a tutti. Quest’anno, per l’occasione, si è deciso anche di realizzare il primo torneo estivo di Padel, sempre più in fase di sviluppo da come si può notare anche dalle iscrizione che hanno evidenziato un grande successo (torneo a 24 squadre). Torna poi quest’anno la ormai classica “Gavirate sotto le stelle”, corsa non competitiva che si terrà il 2 luglio alle ore 19.00 per le vie di Gavirate, in memoria di un grande amico come Marco Zaninelli.

Da segnalare infine tre appuntamenti extrasport che riguardano solidarietà e cultura che Giugno Sport è grata di evidenziare:
Il primo appuntamento andrà in scena mercoledì 22 giugno, alle ore 21.15, presso l’Auditorium Comunale di via E. Fermi 14 riguardante la presentazione del libro “La crepa e la luce” di Gemma Calabresi Milite, vedova del commissario Calabresi.
Il secondo sarà la sera del 2 luglio, presso l’oratorio di Gavirate, dove i presenti avranno il piacere di conoscere Flavio Tranquillo, giornalista icona di Sky Sport, che verrà a fare un incontro testimonianza dal titolo “Lo sport alza lo sguardo”.
Il tutto si chiuderà il 03 luglio, alle ore 19.00 per un aperitivo a favore delle iniziative missionarie della Caritas per i rifugiati ucraini.

Matteo Crespi

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