busto arsizio pro patria vs mantova

Le abitudini turottiane ormai le conosciamo anche troppo bene. Il Biellese comincia presto, finisce presto e di solito non lascia nulla al caso. L’irrituale (ma intrigantissima), scelta del Tractor Jorge Vargas pone però la Pro Patria di fronte ad una nuova sfida. Quella di ripartire da un tecnico giovane (ma non giovanissimo), dalle idee apparse essenziali (ma non banali), e dal solidissimo curriculum da giocatore. Quello da allenatore va ancora costruito. E lo “Speroni” sembra il posto giusto per farlo. Per informazioni, citofonare Javorcic. Il cui domicilio si è appena trasferito in Laguna. Qualche settimana fa alludendo al nuovo mister avevamo individuato nella Serie D il possibile bacino di utenza. E invece, la fornitura arrivava da un piano più sotto, dall’Eccellenza

Tornando al santiagueño, l’altro ieri in sala stampa ha decisamente superato il test della cadrega. O della panca. Parlando il giusto, non vendendo fumo, rifuggendo il classico frasario del mister 2.0. Che farà anche figo, ma che non vuol dire niente. D’altra parte, essere stato in spogliatoio con icone dell’understatement come il Trap o Carletto Mazzone a qualcosa deve pur essere servito. Ma tra le cose dette quella che più ha convinto riguarda il punto che (in linea teorica), avrebbe dovuto maggiormente mettere in imbarazzo l’ex Vigor Lamezia. E cioè il rapporto con lo staff preesistente ed in particolare con il vice Massimo Sala. Un vantaggio e non un’ombra. Per come abbiamo conosciuto l’ambiente e i protagonisti in questi anni, nessun dubbio che sarà così. L’equivoco (semmai si possa definire tale), sarà derubricato in partenza. Appuntamento al raduno di lunedì 18 luglio (pullman in moto per la preparazione estiva di Sondalo 24 ore dopo e permanenza in Alta Valtellina sino a fine mese). Intanto, scavallato il 30 giugno, il celo celo, manca manca biancoblu impone un doveroso riassunto delle puntate precedenti.

Inventario di magazzino

Ad oggi la Pro Patria dispone di allenatore (Vargas), ticket di assistenti (Sala e Le Noci), e 14 giocatori della rosa 2021/22 ancora sotto contratto:
Portiere (1)Mangano (scadenza 2023)
Difensori (6)Boffelli (2023), Lombardoni (2024), Molinari (2023), Saporetti (rinnovo automatico causa presenze al 2023), Sportelli (2023), Vaghi (2023)
Centrocampisti (3)Bertoni (2023), Ferri (2024), Nicco (2023)
Attaccanti (4)Castelli (2024), Parker (2023), Piu (2023), Stanzani (2023)
A questi andranno sommati una manciata di ritorni dai prestiti ed eventuali promozioni dalla Berretti. Certamente da mettere nel conto in sede di raduno.
Di fatto, difesa praticamente al completo e attacco quasi.

Scaduti sul lavoro

Oltre ai prestiti tornati alla base (Caprile, Pierozzi e Vezzoni), e al ritiro di Riccardo Colombo, da venerdì non sono più formalmente vincolati a contratto l’esterno Pizzul, i centrocampisti Brignoli, Fietta, Galli, Ghioldi e le punte Banfi e Pesenti. Quanti di questi vestiranno ancora biancoblucerchiato? Per Vezzoni sono in corso ragionamenti con l’Inter, mentre a centrocampo andranno fatte valutazioni anche sul fronte under (dal 2000 in giù). Aspetto prioritario nella gestione tecnica (ed economica) della stagione entrante. 

Provviste di bordo

Salvo ognuno, mancano quindi un Preparatore Atletico, un Preparatore dei Portieri (Renato Redaelli in chiusura), e, nell’impianto del ribadito 3-5-2, un portiere (under), un difensore di complemento, 3/4 esterni (tutti under), 3 centrocampisti e una punta. A spanne (s’intende), e a meno di partenze. Perché Lombardoni (al netto del completo recupero dal lungo infortunio) e Piu potrebbero avere mercato. Facciamo pure che ce l’hanno. E l’affare Gatti dà il senso di come finanziare un campionato. Turotti al lavoro. Business as usual.        

Giovanni Castiglioni  

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