Sarà Serie D. Senza troppi giri di parole il futuro del Città di Varese è definito e i biancorossi resteranno (almeno) un’altra stagione all’apice del dilettantismo. A dirlo è il presidente Stefano Amirante che inaugura la conferenza stampa presso la sede della società al “Franco Ossola” facendo chiarezza su uno dei temi più dibattuti delle ultime settimane: “Fino a venerdì scorso ci abbiamo creduto realmente perché giocare in Serie C sarebbe stato il giusto riconoscimento per la città, ma ad oggi non ci sono più possibilità: ho sentito regolarmente il presidente della Torres e mi ha assicurato le loro intenzioni di salire. Dispiace perché avevamo tutte le fideiussioni e i conti in regola per salire“.

A testimonianza della volontà biancorossa, Amirante ufficializza la trasformazione della società in una S.r.l., il cui capitale sociale (interamente versato dai soci) è stato portato a 400mila euro; in poche parole, così facendo, il Città di Varese sarebbe legalmente pronto per il professionismo. A livello societario non ci saranno sostanziali novità (Amirante presidente, Stefano Pertile vicepresidente, Alessio De Carli segretario, ndr) mentre, per quel che riguarda i lavori allo stadio, Amirante dichiara: “Nonostante ne abbia criticato la formula, e tuttora io non la condivida, il Comune aveva stanziato i 150mila euro per i lavori; ad oggi non ho idea se questi lavori, o una parte, vengano fatti“.

Prima di guardare al futuro, il presidente biancorosso si toglie un sassolino: “Stiamo pagando lo scotto della tradizione calcistica di Varese. Tra chi dava per scontato un passaggio in Serie C e chi invece lo riteneva inutile, ho genuinamente invidiato la Torres che aveva 4/5mila tifosi pronti a spingerla nel professionismo. In questi anni mi auguro di aver recuperato le colpe altrui e spero che si inizi ad avere un vero e proprio supporto da parte di tutto il tessuto sociale perché, senza troppi giri di parole, il Città di Varese punterà a migliorare il risultato della scorsa stagione: vincere. Non è detto che ci riusciremo, ma questo sarà il nostro obiettivo“.

A livello societario, infine, Amirante parla di due strade da seguire per crescere ancora: azionariato popolare e partecipazione nella gestione societaria da parte degli sponsor. “Per quel che riguarda la prima strada proporremo un pacchetto di abbonamento, oltre a quelli tradizionali, per consentire ai tifosi di dare un apporto economico extra in una fascia, ancora da definire, che avrà una quota minima e una quota massima. Sarò sincero: non mi stupirei se non venderemo alcun pacchetto, ma nemmeno andare oltre i trenta. Sarà interessante vedere la risposta dei tifosi. Sulla seconda iniziativa, invece, l’idea è quella di consentire esclusivamente alle aziende del territorio, con almeno un contratto biennale e una quota minima stabilita, di acquistare piccole quote della società“.

Il nuovo staff: “Qualità assoluta”

Gianluca Porro e Neto Pereira continueranno a guidare la Prima Squadra. I rumors dei giorni passati hanno trovato conferma nelle parole del presidente biancorosso: “Neto sarà il vice, ma per me lui e Gianluca Porro valgono come un’unica persona. La nostra volontà era quella di mantenerli anche in caso di ripescaggio in Serie C perché, ci siamo informati, Porro sarebbe andato in deroga; anche qui si denota la nostra volontà di continuità“.

Il Team Manager non sarà più Danilo Vago. “La sua esperienza – commenta Amirante – ci ha aiutato a gestire il periodo più complicato della stagione, ma abbiamo deciso in maniera consensuale di arrivare a questa separazione con l’eventualità di riallacciare i rapporti in futuro“. Stesso discorso per il preparatore dei portieri Paolo Bertoletti: “Con Trombini e Priori ha fatto un lavoro eccezionale soprattutto da un punto di vista umano e motivazionale; proprio per questo per lui avevo pensato ad un ruolo diverso, ma per legittime aspirazioni personali, forse avrei preferito una tempistica diversa, ha preferito non accettare. Lo ringrazio e gli auguro comunque il meglio“.

In virtù della volontà di valorizzare le risorse interne, pertanto, maggiori responsabilità saranno date a Federico Mauro e Vincenzo Basso. “Federico ha superato brillantemente il corso per diventare Direttore Sportivo ed entrerà a far parte della commissione tecnica, in cui credo fortemente, insieme ad Alessandro Merlin, al mister, a me in rappresentanza della società e a Roberto Verdelli in ottica del settore giovanile. Vincenzo, che ha ottenuto la licenza di Collaboratore della Gestione Sportiva, continuerà ad occuparsi della comunicazione, ma si avvicinerà al Gruppo della Prima Squadra entrando attivamente nella gestione organizzativa svolgendo quelle attività di Team Manager che prescindono lo spogliatoio“.

Per quel che riguarda l’area portieri, invece, Gigi Romano avrà l’intera gestione della filiera dal settore giovanile alla Prima Squadra. “Non sarà lui il preparatore – chiarisce Amirante – ma si occuperà di gestire l’intero staff esattamente come il Prof. Roberto Sassi coordina i vari preparatori; Paolo Bezzi, anche e soprattutto in virtù dell’ottimo lavoro fatto, continuerà a lavorare con la Prima Squadra“. Infine, una nota sulla Juniores, il nuovo allenatore sarà Alessandro Unghero, reduce dall’esperienza come vice nella Primavera della Fiorentina.

La nuova rosa: “A Varese per vincere”

Continuo a pensare che la via maestra sia quella della nuova stagione: preservare il gruppo“. Con queste parole Amirante introduce i rinnovi dividendoli simpaticamente tra chi è arrivato a Varese fin dal primo anno (Donato Disabato, Francesco Gazo, Francesco Mapelli, Emanuele Marcaletti e Gianluca Parpinel) e chi è arrivato lo scorso anno (Nicolò Battistella, Lorenzo Bertuzzi, Giovanni Foschiani, Mattia Monticone, Marco Pastore, Luca Piraccini ed Elia Priori), oltre ai giovani che saranno confermati dalla Juniores (Luca Casari, Lorenzo Mastai e Luca Municchi).

A loro si aggiunge il primo vero e proprio acquisto della stagione 2022/23: Filippo Boni. “Parliamo di un giocatore nato a Varesespiega Amiranteche rispecchia la nostra volontà di lavorare sulla varesinità: per questa stagione avremo sei o sette varesini doc. Ha fortemente dimostrato di voler venire qui e l’approccio è stato assolutamente positivo. Arriveranno senz’altro due attaccanti di prima fascia e poi non mancheranno innesti di qualità per puntare in alto. A tal proposito voglio lodare l’atteggiamento di uno come Monticone che ha rifiutato a busta chiusa tutte le offerte ricevute perché ha detto di aver lasciato qui qualcosa in sospeso e, come gli altri senatori, vuole vincere. Gli altri? Non è detto che chi non ho nominato in precedenza non possa rimanere: Trombini e Cantatore difficilmente faranno parte del nostro progetto, così come Minaj che ha manifestato l’intenzione di tentare un’esperienza nel professionismo nel suo paese“.

La preparazione inizierà alle Bustecche il 25 luglio e, per quella data, l’idea è di avere l’intera rosa a disposizione. Seguiranno poi le consuete amichevoli contro squadre del territorio (c’è la volontà di farne una con una squadra proprio di Varese), cui se ne aggiungerà una contro una lombarda neopromossa in Serie C. Infine, le maglie resteranno tale e quali a quelle di quest’anno (sponsor tecnico Kappa) ma ne sarà introdotta una terza il cui colore sarà svelato a tempo debito.

Strutture: “Gli unici ad aver investito a Varese”

Come anticipato la scorsa settimana, i lavori alle Bustecche procedono. “Al termine – spiega Amirante – avremo un Centro Sportivo completo con due campi a undici, uno a cinque e uno a sette con due spogliatoi e i servizi che includono infermeria, magazzino, tribuna, bar e biglietteria. Questi lavori sono iniziati la scorsa estate e avremmo voluto averli già finiti; alla fine investiremo oltre un milione in mezzo e, a tal proposito, voglio sottolineare con forza che a Varese siamo stati gli unici a investire soldi propri in strutture pubbliche. Stadio? Credo che continueremo ad avere l’uso prioritario rispetto ad altri sport, prerogativa richiesta dalla Lega per l’iscrizione in Serie D. Stiamo aspettando che ci venga quantificato il costo del gettone per l’utilizzo dell’impianto e, soprattutto, vorremmo rimettere in funzione il bar che è indispensabile per una squadra come la nostra, una città come la nostra, uno stadio come il nostro e un campionato come il nostro. Nel momento in cui avremo la certezza dell’agibilità dei distinti apriremo la capagna acquisti che non sarà diversa da quella dello scorso anno.“.

Settore giovanile: “Il pilastro del nostro futuro”

Rispetto a quanto già spiegato dal Responsabile Roberto Verdelli, la novità sottolineata da Amirante è la partecipazione fissa di Neto Pereira: “Ha ottenuto brillantemente il patentino Uefa C e avrà una sua squadre del settore pre-agonistico. La sua scelta riflette la volontà di valorizzare le risorse interne: Neto è fondamentale per la Prima Squadra e lo sarà anche per il nostro vivaio“.

Anche a livello femminile ci sarà la volontà di avviare un progetto giovanile orientato ad una squadra che… giocherà in Eccellenza?Siamo ottimisti in merito – spiega Amirante –: se il Fiamma Monza sarà ripescato in Serie B si libererà uno slot in Serie C e, di riflesso, in Eccellenza; siamo i primi in graduatoria e le possibilità sono alte. A prescindere da quello sarà fondamentale sviluppare un vivaio femminile e, a tal proposito, il 14 luglio faremo un open-day congiunto con il Gavirate“.

Infine, uno sguardo al sociale. “Stiamo parlando con Vharese attraverso la figura di Marco Caccianiga. La nostra idea – chiude Amirante – è quella di utilizzare il calcio per fini sociali e, a tal proposito, metteremo a disposizione di chiunque voglia le nostre strutture“.

Matteo Carraro

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