C’è una piccola parte di Varese alle spalle di quell’alieno chiamato Tadej Pogacar che sta dominando il Tour de France. Una piccola, ma grande (mai paradosso fu più azzeccato) e fondamentale parte che risponde al nome di ASKYClean.

La società di Maurizio Gandini continua a seguire da vicino la UAE Emirates del fuoriclasse sloveno e, negli anni della pandemia, ha contribuito attivamente a tutelare la salute dei corridori attraverso e meticolose procedure di sanificazione degli ambienti. Proprio lo scorso marzo, Gandini e il Dr. Ugo D’Antonio ci avevano spiegato nel dettaglio in cosa consiste il loro lavoro e, come anticipato, i benefici ottenuti dalla società emiratina sono sotto gli occhi di tutti.

Il nemico invisibile (alias Covid) è però sempre e costantemente in agguato e la UAE Emirates ne ha pagato dazio con la positività e il conseguente ritiro del norvegese Vegard Stake Laengern. Negativi i compagni, tra cui lo stesso Pogacar, ma lo spettro del virus è una costante di questi tempi con la nuova, ennesima, ondata che sta flagellando l’Europa. Proprio il Covid è, a conti fatti, l’unico vero nemico che l’attuale Maglia Gialla teme, ancor più di quel Jonas Vingegaard che insegue a 39”: il danese si può sconfiggere pedalando, il Covid no.

La domanda, a questo punto, è: come ha fatto Laengern ad essere infettato se ASKYClean monitora costantemente gli atleti della formazione emiratina? La risposta è molto semplice e l’ha fornita proprio Pogacar nelle interviste rilasciate in questi giorni: ASKYClean garantisce la sanificazione al 100% di ammiraglie, pullman e hotel, ma non può fisicamente seguire i ciclisti durante la corsa, i quali potrebbero venire infettati dal pubblico (probabilmente dagli asintomatici) che stanno accompagnando con il solito incommensurabile entusiasmo la Grand Boucle. Chiaro che, di fronte a questa problematica, non c’è molto da fare, anche perché non si può certo chiedere ai tifosi di non seguire la corsa; di sicuro, però, è possibile chiedere agli spettatori di usare il buonsenso ed è proprio ciò che Maurizio Gandini e la sua ASKYClean si augurano.

Tadej Pogacar inizierà da quest’oggi la seconda settimana della corsa a tappe più famosa del mondo e ha tutta l’intenzione di portare la Maglia Gialla a Parigi per vincere il suo terzo Tour de France: per farlo servirà di sicuro pedalare più forte degli altri, ma anche evitare il Covid. In questo, una grande mano arriverà sempre da ASKYClean, nella speranza che fattori esterni non interferiscano nel meticoloso processo di sanificazione attuato dalla società varesina.

Matteo Carraro

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