E’ la stella di diamante della Busto Nuoto Sincronizzato, l’astro ormai ben più che nascente anche dell‘ItalSincro, una certezza per la società del presidente Renato Borroni e per tutto il movimento azzurrino.
Susanna Pedotti anche quest’anno ha confermato la grande crescita che ormai da qualche stagione porta avanti, continuando a consolidare la propria posizione tra le atlete più promettenti del panorama continentale.

Nel periodo di gare appena trascorso, la draghetta, oltre che imporsi con la Busto Nuoto Sincronizzato, in cui sta passando dall’essere una junior al ruolo di leader e di senior, ha lasciato un segno indelebile anche con la Nazionale Juniores ai Campionati Europei di Alicante in Spagna, dove ha conquistato 2 argenti ed un bronzo in coppia con l’inseparabile compagna Alessia Macchi.

Susanna, partirei dai successi ottenuti con Busto. Che annata è stata e come si è trovata in questo nuovo ruolo da senior del gruppo?
“Devo dire che quest’anno non pensavo di ripetere l’annata precedente che ci aveva lasciato in dote molti premi e riconoscimenti. Invece è stato così e sono stata molto soddisfatta di questo, siamo state brave a riuscire a ripeterci in campo nazionale, dove non è mai facile imporsi. E’ chiaro che ora senza Beatrice Amadei e Costanza Brogioli l’ambiente della squadra cambierà, non dico in negativo o in positivo, ma cambierà e noi che dovremo prendere il loro posto dovremo essere brave a prendere il loro testimone e portarlo avanti”.

Lei si sente pronta per raccogliere questa eredità?
“Sì, certo. Loro in due anni ci hanno insegnato come gestire il rapporto all’interno della squadra, come accogliere le più piccole e farle sentire inserite al meglio nel nuovo gruppo. Poi oltre a me ci sono Alessia ed altre compagne più grandi con cui condividerò questo onere e speriamo di essere all’altezza della situazione”.

Busto ma non solo, perché l’esperienza con la Nazionale Juniores per lei quest’anno è stata qualcosa di unico visti i risultati ottenuti agli Europei di Alicante. A che step di crescita pensa di essere arrivata dopo i risultati conseguiti e che emozioni ha vissuto in queste gare?
“Rispetto all’anno scorso l’esperienza agli Europei è andata molto meglio. Durante il collegiale siamo state allenate da Stephan Miermont che è uno degli allenatori più bravi al mondo. Ci ha insegnato moltissimo e ha saputo prepararci al meglio per questi campionati dove abbiamo alzato notevolmente il livello. L’emozione di raggiungere il secondo posto nel Solo è stata indescrivibile, mi ero prefissata l’obiettivo di provare a raggiungere un tale traguardo e sono felice sia andata così”.

Un grande risultato nel Solo così come nel Duo con la sua partner in crime Alessia Macchi, in Nazionale come a Busto. Il vostro è un rapporto che va anche al di là della vita da atlete?
“Sì sì assolutamente. Io e Ale abbiamo un bellissimo rapporto, in vasca come fuori. Sono sei anni che nuotiamo assieme ormai e può sembrare brutto dirlo ma abbiamo imparato a sopportarci e a capire quali sono i nostri punti di forza, i difetti, sappiamo aiutarci nei momenti di difficoltà, ci intendiamo senza nemmeno parlare e questo è fondamentale quando si fa un Doppio”.

Come pensa di poter alzare ancor di più l’asticella rispetto a quanto non lo sia già?
“Senza dubbio cercare di capire sempre più quali sono i miei limiti in acqua e lavorare per superarli. Ad esempio agli ultimi Campionati Europei tra le gare eliminatorie e la finale ho ricevuto diversi consigli su cosa migliorare e ho provato fin da subito a farlo. Questo sarà il mio mantra per tutta la prossima stagione, lavorare sui difetti per migliorarli. Non si è mai arrivati, c’è sempre qualcosa da migliorare. Continuerò ad ascoltare la mi allenatrice facendo quello che mi dice perché penso sia la persona che ne capisce più di tutti”.

Alessandro Burin

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