La sconfitta in amichevole contro la Pro Patria non ha certo rovinato gli animi in casa Castanese: dopo tre giorni di preparazione, perdere contro una squadra di categoria superiore che ha già alle spalle un paio di settimane di allenamento è del tutto normale e ci si stupirebbe del contrario. Di conseguenza, dalle parti di Castano Primo continua a soffiare un vento di entusiasmo e ottimismo, lo stesso che si respirera a Chiavenna (Sondrio) dove i neroverdi sono impegnati per il ritiro.  

Entusiasmo” è proprio la parola chiave della Castanese da ormai quasi due mesi a questa parte, da quando il triplice fischio contro il Prevalle ha sancito il passaggio della società in Serie D. Sensazione ravvisata in ogni singolo aspetto, dagli annunci di mercato ai sorrisi dei primi giorni di allenamento e, a proposito di entusiasmo, ecco arrivare l’innesto di Davide Pedone che con travolgente passione ha accettato di ricoprire l’incarico di Direttore Tecnico.

“Nel momento in cui si mette piede in casa Castanese non possono non esserci sensazioni positive – ci spiega un sorridente Pedone –. Parliamo di una neopromossa, è vero, e sappiamo che il cammino che ci aspetta sarà difficile, ma con l’organizzazione che c’è qui credo proprio che sarà possibile partecipare al prossimo campionato per difendere la categoria con tranquillità. L’impatto è stato davvero ottimo: sono contento di far parte della grande famiglia neroverde e non vedo l’ora dei prossimi mesi”.

Quale sarà di preciso il suo incarico?
“Sarò il Direttore Tecnico e Sportivo della Prima Squadra e della Juniores affiancando Gianfranco Garavaglia. Lui sarà il DS vero e proprio, io darò una mano in tutto ciò che ne consegue; diciamo che sarò un po’ il Maldini della Castanese (ride, ndr)”.

Anche dalle sue prime parole si respira quell’entusiasmo che sta contraddistinguendo i primi mesi in Serie D della Castanese…
“È vero: sono entusiasta e non potrebbe essere altrimenti. Non sappiamo ancora quale sarà il girone in cui saremo inseriti ma, a prescindere dal raggruppamento, l’entusiasmo sarà sempre una nostra prerogativa. Riteniamo che il gruppo costruito, e in qualcosina ho contribuito, sia ottimo e il ritiro a Chiavenna consoliderà l’unione dello spogliatoio. Il Girone? La logica direbbe l’A con Piemonte, Liguria e Lombardia, ma siamo pronti a finire anche nel B con le lombarde e le venete; l’augurio sarebbe quello di non finire altrove anche se, ne sono certo, non ci mancherà mai né l’entusiasmo né la voglia di fare”.

Riavvolgendo il nastro, com’è avvenuto il suo passaggio alla Castanese?
“Con mister Marco Molluso c’è sempre stato un ottimo rapporto perché l’ho avuto come allenatore sia quando ero alla Vogherese sia la passata stagione all’Accademia Pavese. De Bernardi lo conosco da tempo e la decisione di fortificare l’organigramma facendomi affiancare Garavaglia è nata spontaneamente. Il mio innesto fa parte dell’organizzazione capillare di cui parlavo prima perché, in poco tempo, la Castanese ha allestito una squadra competitiva sia per la Prima Squadra sia per la Juniores pronta ad affrontare la stagione”.

Cosa si aspetta da questa esperienza?
“Mi aspetto di riuscire a contribuire ad una salvezza tranquilla. In questi giorni ho visto la squadra da vicino e ho la certezza che la Castanese sia un grande gruppo. Sarei banale e bugiardo a dire che sogniamo di arrivare ai playoff, anche perché le neopromosse pagano sempre dazio nell’ambientarsi ad un livello così alto, ma penso proprio che ci siano le possibilità per mantenere la categoria senza troppi problemi. Se poi, in corsa, ci accorgeremo di aver sbagliato qualcosa allora correremo ai ripari”.

Visto che abbiamo parlato dei segnali positivi, da cosa deriva questo ottimismo?
“Dal fatto di aver costruito una squadra bilanciata tra esperienza e gioventù. Ci sono tanti elementi che, a dispetto della carta d’identità, hanno già accumulato tanta esperienza in Serie D. Ci siamo mossi al meglio e approfitteremo dei prossimi giorni per capire se il campo ci darà il riscontro che speriamo. Il mio compito, unito a quello di Garavaglia, sarà quello di stare sempre sul pezzo per cogliere ogni eventuale problema e ogni potenziale occasione. Il focus, comunque, è sempre orientato al raggiungimento del nostro obiettivo”.

Cosa vi aspetterà nelle prossime settimane?
“Lavoro, lavoro e ancora lavoro. Approfitteremo dei giorni a Chiavenna per consolidare il gruppo e da mercoledì 17 agosto saremo di nuovo a Castano Primo per affrontare al meglio i giorni immediatamente precedenti al debutto in Coppa Italia. Aspettative? Ci approcceremo con lo stesso atteggiamento di sempre: sarà un bel battesimo in vista della stagione e di sicuro non scenderemo in campo per far presenza”.

Matteo Carraro

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