13 agosto 2021, Pro Patria – Renate 2-2; 20 agosto 2022, Pro Patria – Renate 0-0. Trova le differenze. Come su La Settimana Enigmistica. Ad un anno (quasi) esatto di distanza, la sfida con i nerazzurri rappresenta ancora l’autentico stress test della preaseason biancoblu. Per spessore tecnico dell’avversario, prossimità del campionato e trasporto agonistico con cui sono stati interpretati i 90’. Sabato scorso come 12 mesi prima.

Ma cosa è davvero cambiato e cosa invece no? Tanto per tenersi in esercizio, proviamo a mettere in fila punti di contatto e divergenze tra le due edizioni dell’ormai consolidato classico dell’estate bustocca.           

– dai 34 gradi del 2021 ai 30 di sabato. Sempre caldo. Ma un filo meno canicolare;

– al 1’ quattro interpreti tigrotti analoghi cioè Boffelli, Brignoli, Nicco e Stanzani, i primi due un anno fa in posizione di campo differente (Boffelli centrale e Brignoli mezzala), e tre brianzoli (Possenti, Anghileri ed Ermacora). Parecchio corposo anche il manipolo degli assenti. Lombardoni, Bertoni, Ferri, Banfi, Vezzoni, Mangano e Sportelli un anno fa. Molinari, Ghioldi, Rossi, Bertoni, Saporetti, Ndrecka l’altro giorno;      

– panche rivoluzionate. Da Prina a Vargas da una parte e da Parravicini (dimessosi solo due settimane dopo per Cevoli) a Dossena dall’altra;

– sempre tempo di 3-5-2 alla Pro Patria, mentre il Renate è passato dal sistema di gioco omologo all’attuale 4-3-3;

– quanto ad obiettivo salvezza era e salvezza rimane in via Cà Bianca. In Brianza invece la sensazione è quella di un nuovo ciclo lasciato supporre anche dalle partenze di Galuppini (a gennaio) e Ranieri (luglio) nelle ultime due sessioni di mercato (dopo Guglielmotti e Kabashi della finestra precedente);

Lombardoni in campo per 90’. E in decisa crescita (di fiducia e di condizione) dopo le prime uscite. Se l’ex capitano della Primavera dell’Inter è quello di due anni fa, non ci saranno problemi a confermare la categoria. Per la leadership tecnica fornita al gruppo;

– con la fondata speranza che quello di sabato possa essere solo un affaticamento, Brignoli resta il principale protagonista di queste settimane. Ossigeno puro nei capelli e (soprattutto) nella mediana biancoblu. Senza le geometrie e la qualità di visione di Bertoni ma con una diversa capacità di interpretare i ruolo di riferimento centrale. Per quella che rischia di non essere una semplice alternativa;        

– stesso risultato (pareggio), ma diverso punteggio in quella che rappresenta la più spiccata differenza tra le due gare. Perché 0-0 e 2-2 sono due modi opposti di interpretare la parità. La Pro Patria di Prina provava a subordinare la propria metà campo a quella avversaria. E i fatti hanno certificato che la strategia pagava fino ad un certo punto. La versione di Vargas tende ad alzare la linea solo in condizioni di sicurezza. E a dosare energie e prestazione crescenti nell’arco della gara. Al netto del valore degli avversari, il singolo gol subito in tutta la prestagione resta la principale fiche giocata dai tigrotti sul tavolo dell’imminente Serie C.

Giovanni Castiglioni  

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