Poco meno di 48 ore e il Città di Varese farà il suo debutto nel Girone B di Serie D. Inutile ribadire che le aspettative sono alte e i biancorossi saranno chiamati a rispettarle nel corso di una stagione lunga e impegnativa a cominciare da domenica 4 settembre alle ore 15.00 quando al “Franco Ossola” arriverà l’Alcione.

A guardare i nomi delle avversarie il Varese sembrerebbe partire un gradino avanti, ma la piazza non fa la squadra: di sicuro, rispetto al Girone A, manca forse la tradizione anche se la storia recente insegna che il Girone B è un raggruppamento decisamente complicato (la Castellanzese, ad esempio, dopo aver vinto i playoff del Girone A l’anno prima, nella passata stagione ha faticato non poco a raggiungere la salvezza).

Il “problema” di questo campionato è l’equilibrio (orientato verso l’alto) dato che parecchie squadre possono essere messe sullo stesso livello: non sembra esserci, almeno sulla carta, la classica ammazza-campionato né tantomeno il fanalino di coda pronto a regalare punti. Verosimilmente la classifica sarà cortissima e dal quinto posto (ultimo disponibile per i playoff) al tredicesimo (il primo dei playout) tutte le squadre resteranno in bilico tra il paradiso e l’inferno. Alla luce di queste premesse, e consapevoli di lanciarci in speculazioni in troppo audaci e azzardate, proviamo a disegnare una ipotetica classifica finale.

Il Power Ranking del Girone B

1 Città di Varese – Siamo di parte, concedetecelo. Al netto di ciò, comunque, è oggettivo ammettere che i biancorossi hanno costruito una gran bella squadra che ha tutte le carte in regola in campo e in panchina per ambire al professionismo. Al blocco storico sono stati aggiunti innesti mirati in ogni zona del campo e le ambizioni della vigilia parlano chiaro: il Varese vuole e deve vincere. I rischi? Come anticipato, il Girone B stesso. Lo ripetiamo: non è un campionato semplice quanto può sembrare ad un primo sguardo superficiale.

2 Sporting Franciacorta – Ingiustamente sottovalutata per tutto il pre-season. Dopo aver chiuso il precedente campionato esattamente a metà classifica, gli adrensi hanno mantenuto l’ossatura e aggiunto tasselli di livello altissimo a cominciare dalla panchina affidata a Marco Sgrò. L’ex tecnico lilla si è portato con sé Ravasi per l’attacco e Bini per la difesa insieme a Ruggero Riva che scende per la prima volta in Serie D, mentre Mirko Bruccini (a proposito di gente abituata al professionismo) garantisce un notevole step a centrocampo. Non vanno poi dimenticati i tanti giovani in arrivo da cantere importanti. La ciliegina sulla torta? L’arrivo, proprio ieri, di Simone Dell’Agnello per un attacco stellare. Il Franciacorta può essere considerato a tutti gli effetti la squadra da battere.

3 Lumezzane – La piazza più calda, quantomeno a livello di tradizione. Il nuovo corso gestito dall’Airone Andrea Caracciolo è decisamente ambizioso e, dopo aver stra-dominato l’Eccellenza, i rossoblù non hanno certo intenzione di stagnare a lungo in Serie D. Mercato faraonico con l’ex Varese Luca Forte a guidare l’attacco insieme all’ex Arconatese Nicolas Parravicini e all’esterno classe ’88 Danilo Alessandro. Michele Calì garantisce una doppia cifra di gol e assist in mezzo e i giovani interessanti non mancano; sicuramente si potrebbe pagare il salto di categoria, ma il Lumezzane ha intenzione di presentare alle concorrenti un conto salatissimo.

4 Desenzano – Senza troppi giri di parole questo deve essere l’anno del riscatto. Dopo la delusione della passata stagione (fuori dai playoff), i biancoazzurri hanno investito parecchio per allestire una squadra ultra competitiva guidata con mano salda da Mario Tacchinardi. Emanuele Bardelloni in attacco è un lusso che in pochi possono concedersi in categoria.

5 Arconatese – Dopo la partenza a razzo dello scorso anno, il campionato oroblu si è concluso in fase calante con un nono posto incolore. Per questa stagione l’Arconatese si è quindi mossa in anticipo allestendo una squadra sulla carta invidiabile: Mario Chessa (uno dei pezzi più pregiati di categoria), Daniele Ferrandino, Andrea Mira e tanti altri saranno sapientemente guidati da un tecnico, Giovanni Livieri, che migliora di anno in anno. L’Arconatese ha pertanto tutte le carte in regola per stare quantomeno nei playoff.

6 Sona – Addio alla denominazione Sona-Chievo, poiché il marchio registrato “Chievo” è ancora oggetto di liquidazione. Poco cambia, dato che Luca Campedelli ha acquisito i veneti con un preciso obiettivo: tornare nel professionismo in fretta. La squadra costruita è sicuramente forte, anche se i tanti stranieri dovranno essere amalgamati e testati in un campionato in cui il Sona rappresenta l’unica compagine fuori-regione. In molti investirebbero un gettone sui veneti; noi ci riserviamo il beneficio del dubbio e li lasciamo qualche posizione indietro (posto che, come anticipato, c’è fin troppo equilibrio).

7 Varesina – Posizionamento ambizioso? Forse sì, forse no. Sta di fatto che le Fenici viaggiano sull’onda dell’entusiasmo, sono reduci da un doppio storico passaggio di turno in Coppa Italia e hanno allestito una squadra di assoluto rispetto per una neopromossa. La Varesina non è certo nuova alla categoria e la società ha proclamato di aver imparato dagli errori del passato: l’obiettivo è il consolidamento, ma gli innesti mirati e di livello potranno trascinare Marco Spilli e il suo gruppo in orbita playoff.

8 Brusaporto – Rispetto allo scorso anno (quarto posto) la concorrenza per i playoff è decisamente più agguerrita. I gialloblu hanno perso pedine importanti, ma l’ossatura portante è rimasta invariata e, a detta di tanti addetti ai lavori, il Brusaporto aveva forse il più bel gioco del girone. Di sicuro i bergamaschi navigheranno sempre a ridosso dei playoff.

9 VirtusCiseranoBergamo – Da Bergamo a Bergamo poco cambia: la Virtus incarna in tutto e per tutto lo spirito bergamasco e strappar punti a Ciserano sarà impresa ardua per chiunque. Anche i rossoblù nutrono importanti ambizioni playoff (così come tante altre squadre), ma alla post-season vanno solo in quattro.

10 Alcione – Mina vagante del campionato e, proprio per questo, l’esordio del Città di Varese sarà tutt’altro che facile. Gli Orange tornano nel Girone B dopo aver conquistato una complicatissima salvezza nel Girone D, hanno allestito una rosa competitiva assicurandosi il promettente portiere classe ’03 Matteo Spada (ex Arconatese) e una certezza dalla Serie C per il centrocampo che risponde al nome di Antonino Palma. La salvezza è, sulla carta, facilmente a portata di mano; l’Alcione potrebbe però spingersi anche più in alto.

11 Casatese  La festa per la vittoria playoff rischia di diventare un lontano ricordo. L’addio di un tecnico come Achille Mazzoleni rischia di pesare tantissimo, così come la partenza di Bryan Mecca (direzione Fanfulla) e di altre pedine importanti. La squadra, nel complesso, resta assolutamente adatta alla categoria e Alessio Quaggio (centravanti ex Legnano) è atteso alla stagione della consacrazione. Difficile però vedere i biancorossi competere nella parte alta della classifica.

12 Breno  Se i bresciani confermeranno il trend dello scorso anno sarà veramente complicato strappar punti ai granata; viceversa, in trasferta il Breno ha sofferto un po’ troppo perdendo terreno dalle avversarie (settimo posto finale). La squadra costruita dovrebbe arrivare senza troppi problemi alla quota salvezza; poi si vedrà.

13 Villa Valle – L’obiettivo (alla portata) è raggiungere una comoda salvezza: gli arrivi di Elia Bortoluz (dalla Serie C, ex Pro Patria) in attacco e di Francesco Guidelli dal Brusaporto (uno dei migliori centrocampisti della scorsa stagione) contribuiranno in maniera determinante alla causa.

14 Seregno – Una retrocessa dalla Serie C così in basso? La scelta è indubbiamente azzardata e gli azzurri saranno prontissimi a smentirci; certo è che l’umore dalle parti di Seregno non è certo dei migliori e sono andati via giocatori importanti per la categoria. Sarà da capire se i sostituti (tra cui l’ex Arconatese Luca Santonocito) riusciranno ad amalgamarsi in fretta per risalire la china e, perché no, portare il Seregno a competere in zone ben più ambite.

15 Caronnese – I rossoblù di Simone Moretti dovranno vivere una stagione complicatissima e ne sono ben consapevoli. Con tutte le incognite del caso, la Caronnese rischia di disputare un campionato simile a quello dello scorso anno: inizio difficile e girone di ritorno in crescendo, ma la classifica corta potrebbe risultare un ulteriore ostacolo. L’obiettivo iniziare sarà il consolidamento, poi si potrà puntare in alto, anche se il traguardo dichiarato dalla società è quello della salvezza.

16 Folgore Caratese – Rivoluzione quasi totale per i brianzoli: cambio di dirigenza, avvicendamento in panchina e rosa allestita puntando su tanti giovani. Il debutto in Coppa Italia con l’Alcione non è certo stato indimenticabile (sconfitta 4-1) e il rischio è di vedere una Folgore Caratese che dalla lotta playoff (quinto posto lo scorso anno) potrebbe essere invischiata nella lotta per non retrocedere.

17 Ponte San Pietro  Salvalaggio tra i pali dal Sestri Levante è un bel colpo per una società che investe sempre tantissimo sul proprio vivaio. Giocare sul loro campo non è mai cosa semplice: la salvezza è alla loro portata, ma se la dovranno sudare tantissimo.

18 Real Calepina – Con l’addio di bomber Giangaspero i bergamaschi rischiano di soffrire parecchio anche se pure per loro la salvezza potrebbe essere alla portata. Ripetiamo infatti che stilare una classifica del genere è un azzardo e, inevitabilmente, solo giornata dopo giornata si potranno avere precise indicazioni sui reali valori in gioco. Nel frattempo mettiamo nero su bianco le nostre previsioni in attesa che il campo dia il suo verdetto.

Matteo Carraro

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