Scuola di calcio e di vita”. È questa la prima cosa che appare agli occhi di chiunque varchi i cancelli del centro sportivo di via Torquato Tasso, località Capolago, sede e casa di una delle più storiche società della provincia: il Bosto. Un enorme cartello, con incise queste sei semplici parole, le quali definiscono in maniera perfetta quello che è la filosofia gialloblù, specialmente nei confronti del proprio settore giovanile. “Questo è il nostro motto, ed è ciò che ci auguriamo ci contraddistingua – esordisce il direttore generale Davide GiardiniIn primis noi siamo una scuola di calcio e cerchiamo di farlo nella migliore maniera possibile per i ragazzi, ovviamente il nostro fare calcio non è un fare calcio come purtroppo stanno diventando i vari settori giovanili legato solo ai risultati, alle classifiche e a tutto quello che è per me il calcio degli adulti. Noi cerchiamo di fare calcio con dei principi che siano anche legati alla vita”.

Come si riesce a mantenere questa filosofia senza farsi abbandonare da quella voglia di primeggiare ad ogni costo che molto spesso si vede nei settori giovanili?
“Tutti vogliamo vincere, se no non sarebbe sport, però per la nostra visione ci sono anche dei valori e dei principi che superano ciò e che cerchiamo di trasmettere ai nostri ragazzini fin da piccoli. Questo è il nostro modo di operare e di ragionare. Noi cerchiamo di andare avanti con questa idea e con i nostri principi sapendo che non sempre tutti saranno dalla nostra parte, cercando di fare calcio e di farlo nella maniera più sana possibile, incentrando il settore giovanile sui ragazzi e non sulle classifiche”.

Partendo dall’attività di base, quali sono le prospettive in vista di questa nuova annata?
“Nell’attività di base i numeri sono come sempre importanti, la partecipazione è sicuramente tanta e ci fa piacere. Ci sono state delle uscite, ma tutte legate a ragazzi che sono andati alla ricerca di ambizioni superiori rispetto a quelle che si pensa che noi possiamo offrire. Questo per noi è ancor di più un elemento che da valore al lavoro che svolgiamo, perché vuol dire che i nostri ragazzi crescono bene e con qualità importanti, attirando le attenzioni di grandi società e che a volte li portano a toccare il professionismo”.

Passando invece all’agonistica, le premesse per fare un’annata importante con tutte le categorie ci sono…
“Si, l’intenzione è di fare campionati importati. L’anno scorso l’abbiamo fatto con i 2008, riuscendo a qualificarci per la fase regionale in primavera, i 2007 hanno vinto il campionato provinciale e si sono guadagnati il titolo regionali che spetterà ai 2008 difendere, mentre con i 2006 ed i 2007 non siamo riusciti a mantenere e a conquistare il titolo regionale, ma l’intenzione è di fare anche qui dei campionati importanti e di vertice. I ragazzi li abbiamo, così come anche gli allenatori, sicuramente le ambizioni non ci mancano e cercheremo di meritarci sul campo qualche titolo regionale”.

Immagino che un occhio di riguardo quest’anno sia riservato ai 2009 che, per l’appunto, saranno l’annata che entrerà nell’agonistica…
“Sui 2009 abbiamo dei numeri importanti e di qualità, anche qui abbiamo avuto qualche uscita dovuta a dei contatti con altre società. E’ un gruppo che riteniamo molto valido dal punto di vista tecnico e sportivo, mentre magari paghiamo in quello fisico, visto che non tutti sono ancora sviluppati, ma calcisticamente siamo conviti delle loro qualità. Naturalmente ci sarà un lavoro specifico per loro, così come per ogni annata che necessità ognuna di particolari attenzioni”.

Ritornando alla “scuola di calcio e di vita”, come si riesce a misurare il valore di questo vostro approccio?
“L’onestà di tutto ciò è data da quelli che sono i risultati veri legati alla Prima squadra e alla Juniores. Noi come Prima squadra siamo nati nel 2017 ed in tre anni con i ragazzi nel nostro settore giovanile abbiamo fatto il triplo salto. Con la Juniores abbiamo fatto un percorso molto simile, costruendola nel 2018: il primo anno siamo arrivati secondi ad un punto, mentre l’ultimo campionato giocato per intero l’anno scorso ha portato a quello che abbiamo quest’anno, ossia ad una Juniores regionale costituita solo ed esclusivamente da giocatori cresciuti qui a Capolago, eccezion fatta per due soli innesti provenienti da fuori”.

Una sorta di lavoro a lungo termine in cui i frutti si raccolgono nelle categorie più alte insomma…
“Esatto, il coronamento del nostro percorso sta in questo, vedere che la strada che cerchiamo di seguire per i nostri ragazzi alla fine porta anche dei risultati nelle categorie dei dilettanti, dove forse è più giusto pensare ad un risultato. Questo ci riempie di orgoglio, perché è la dimostrazione di come la nostra non sia solo una filosofia di buoni propositi, ma trovi la sua realizzazione in termini di risultati se attuata bene”.

LA DIRIGENZA, GLI ALLENATORI E LO STAFF DEL BOSTO 2022/2023

AGONISTICA
Direttore generale: Davide Giardini
Juniores Regionale fascia B:
Davide Giardini
Juniores Provinciale:
Davide Vanoli
Allievi Provinciali U17: Davide Giardini
Allievi Provinciali U16: Biagio Sorrenti
Giovanissimi Regionali U15: Ernesto Sommaruga
Giovanissimi Provinciali U15: Maurizio Cassani
Giovanissimi Provinciali U14: Marco Figliolia
Responsabile dell’agonistica: Ernesto Sommaruga

ATTIVITA’ DI BASE
Responsabile: Giacomo Marcon
Direttore generale: Davide Giardini
Esordienti 2010: Gianluca Pellegrini
Esordienti 2011: Riccardo Lovisetto
Pulcini 2012: Giacomo Marcon
Pulcini 2013: Francesco Lombardo
Pulcini 2014: Elia Fronte
Primi Calci 2015, 2016, 2017: Ernesto Sommaruga, Tommaso Giardini, Francesco Lombardi, Lorenzo Codari, Andrea Lo Presti

Francesco Vasco

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