Piatta, scialba, fuori ritmo e fuori serata. Questa è la fotografia dell’Italbasket che cede 84-73 contro l’Ucraina nella terza gara del proprio Eurobasket, facendo un grosso passo indietro rispetto a quanto messo in mostra sia nella vittoria con l’Estonia che soprattutto nella sconfitta con la Grecia di 48 ore fa.

Fatale per gli azzurri un secondo tempo da soli 31 punti segnati a fronte dei 46 punti ucraini che, lavorando sulle oggettive difficoltà fisiche dell’Italia e guidati da un Sanon in grande serata con 17 punti e soprattutto un Mykahiliuk da 25, trovano energia, fiducia, ritmo e finiscono per portare a casa la terza vittoria consecutiva nel girone, dominando il quarto quarto.

La Nazionale di coach Gianmarco Pozzecco perde smalto e brillantezza e con essi la partita, soprattutto nel secondo tempo quando, complice una media davvero deficitaria nel tiro da 3 (32% con 9/28), non riesce più a sfondare la solida difesa ucraina, concentrata nel pitturato e capace di chiudere tutti i varchi possibili in penetrazione agli azzurri. Esemplificativo in questo il dato dei punti totali segnati nel pitturato, con gli ucraini capaci di segnarne ben 18 in più degli azzurri (48 a 30).

Un dominio nel pitturato che condanna l’Italia alla sconfitta, in una serata in cui i lunghi azzurri fanno una grande fatica a partire da Niccolò Melli, autore di soli due punti e fuori per cinque falli a due minuti dalla fine. I problemi azzurri però non sono solo da ricercare nella metà campo offensiva, anzi, è in difesa che la squadra del Poz non riesce ad incidere, non trovando mai l’intensità nell’1vs1 che invece aveva contrassegnato le altre due gare finora disputate.

In una prestazione opaca di tutta la squadra si salvano il solito Achille Polonara che chiude con 17 punti e Fontecchio, ancora una volta tra i migliori dei suoi con 14 punti, nonostante anche lui abbia finito per spegnersi nel secondo tempo, non trovando ritmo e soluzioni.
Tra meno di 24 ore, martedì 6 settembre alle ore 21:00, ci sarà la sfida difficilissima con la Croazia, che diventa fondamentale adesso per il passaggio del turno e soprattutto per la conquista del terzo posto in classifica, determinante per avere un accoppiamento migliore nella fase ad eliminazione diretta.

Alessandro Burin

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