Probabilmente nessuno si sarebbe aspettato di vedere il Don Bosco di Paracchini lottare per la prima posizione in questo inizio di campionato. Solo i giocatori e lo staff potevano crederci e, tra questi, c’è anche il capocannoniere della stagione Mirco Tamborini.

Una stagione fin qui sorprendente, vi aspettavate di poter lottare per le prime posizioni?
“Tenendo a mente il percorso dello scorso anno personalmente avevo un po’ paura, ma ero consapevole della forza del gruppo perché abbiamo anche giocatori fuori categoria. Di certo non mi aspettavo questo tipo d’inizio, ma non posso dire nemmeno di essere sorpreso: stiamo lottando ad ogni partita e dovremo lottare insieme in tutte le prossime uscite per ottenere il massimo. Con una squadra neopromossa le ambizioni sono sempre diverse perché è difficile ottenere due promozioni in due anni, ma considerando come stiamo giocando non vedo motivi per non provarci”.

Nell’ultima uscita avete sofferto forse più del previsto pur essendo stati in vantaggio per buona parte della gara: cosa si prova a veder sfumare la vittoria a poco dalla fine?
“Quella di domenica è stata una bella partita, anche se stavano meritando gli avversari: nel primo tempo ci hanno chiuso nella nostra metà campo, ma noi abbiamo un grande portiere che ci ha salvato con due o tre grandi parate. Sapevo di dover sfruttare le due occasioni che abbiamo avuto e sono riuscito a farlo, ma c’è comunque grande amarezza. Nonostante stessimo vincendo non solo totalmente deluso dal risultato perché abbiamo giocato contro un avversario forte su un campo difficile ed un punto è sempre meglio di zero”.

Sei stato l’artefice del momentaneo sorpasso, cosa hai pensato e provato dopo i due gol?
“Sicuramente è stata una bella sensazione: eravamo sotto e, vedendo come stavano pressando i nostri avversari, sapevo che avremmo avuto poche occasioni da sfruttare. Nel momento in cui ho segnato il gol del vantaggio sono stato molto felice ed ho scaricato un po’ della rabbia dovuta all’andamento che stava prendendo la partita”.

Pensi che avresti potuto fare altro, oltre alla doppietta, o ti ritieni soddisfatto della tua prova personale?
“Si può sempre fare qualcosa in più, ma sono soddisfatto. Sono dovuto anche uscire a venti minuti dalla fine per dei problemi fisici, quindi posso dire di aver dato tutto sul campo come faccio sempre, a prescindere dal risultato”.

Stai trainando la tua squadra a suon di gol e sei capocannoniere del campionato; è un obiettivo a cui ambisci oppure non ci pensi?
“Quello resta sempre un bell’obiettivo da raggiungere. Da un paio d’anni sono sempre lì con tanti gol, anche quando sono stato fermo mezza stagione nel campionato con il Città di Varese in cui mi ero rotto il crociato. Nonostante questo, il mio obiettivo finale rimane sempre quello di fare bene con la squadra: anche segnando meno sarei molto contento di vedere il Don Bosco in alto”.

Qual è il segreto del vostro gruppo?
“Probabilmente la conoscenza che abbiamo in campo: molti giocatori sono passati dalle Juniores con mister Paracchini alla Prima Squadra e, anche quest’anno, abbiamo mantenuto lo stesso gruppo dello scorso anno. È vero, abbiamo avuto qualche innesto forte come Milano, ma ci siamo uniti ancora di più rispetto alla scorsa stagione”.

Cosa pensi del nuovo campionato?
“Credo che, per quanto visto sin qui, possiamo giocarcelo con tutti. L’unica squadra che forse rimane più forte è il Cantello che abbiamo affrontato in Coppa. Noi proveremo a dar filo da torcere a tutte le formazioni e vedremo dove riusciremo ad arrivare, se poi gli altri saranno più forti gli stringeremo la mano e ci congratuleremo. Penso anche che, pur essendo appena cominciato e non avendo affrontato tutte le squadre, ci siano tante formazioni che possano lottare fino alla fine per posizioni da playoff”.

Andrea Vincenzi

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