Il lunedì nero solitamente si associa alla Borsa. Nello specifico, però, è il Città di Varese ad aver vissuto un inizio di settimana da incubo, con gli spettri della debacle nel derby contro la Varesina ancora ben presenti in mente.

Pertanto, fra qualche ora, non ci saranno volti sorridenti varcare i cancelli del Centro Sportivo delle Bustecche per la prima sessione di allenamento settimanale. Anzi, è lecito aspettarsi facce cupe e silenziose entrare nello spogliatoio per la (preventivabile) ramanzina di mister De Paola: un Varese che gioca 25′ e disputa con atteggiamento remissivo i restanti 65′ è inaccettabile per i tifosi che si sono ovviamente fatti sentire via social.

Poi, dalle 14.45, toccherà far parlare il campo, occasione per scaricare la rabbia repressa e accumulata due giorni fa ma, soprattutto, convogliare le energie verso l’obiettivo comune: tornare alla vittoria domenica al “Franco Ossola” contro il Breno. I bresciani, sulla carta, rappresentano l’avversario ideale per rialzare la testa anche se, sfide di questo genere, possono sempre rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Una vittoria del Varese sul Breno dovrebbe infatti essere già di per sé scontata, anche perché, in caso opposto, la squadra rischierebbe di essere affossata definitivamente e il pubblico non reagirebbe certo bene ad un ennesimo passo falso. Di riflesso, però, proprio perché la vittoria è d’obbligo, i tre punti all’Ossola verrebbero accolti come l’obiettivo minimo e non basterebbero certo a sanare l’orgoglio ferito del popolo biancorosso.

In altre parole, per uscire dalla crisi, perché di crisi si tratta, ci vogliono i soliti ingredienti: lavoro (non manca), tempo (stringe) e pazienza (praticamente inesistente). De Paola nella conferenza post derby aveva parlato di coperta corta e la settimana che ci si appresta a vivere non dovrebbe regalare chissà quali note liete a tal proposito. L’allenatore biancorosso, pertanto, dovrà lavorare con il materiale a disposizione per plasmare un Varese quanto più possibile a sua immagine e somiglianza: un Varese da battaglia e da spada, che lasci l’estetica e il fioretto ad altri. Ci riuscirà?

Martedì, giovedì, venerdì e sabato. I giorni si susseguiranno veloci fino al fischio d’inizio di domenica, e ogni sessione di allenamento sarà vissuta con la stessa consapevolezza: domenica si dovrà solo vincere.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui