Alla cassa fanno 12 punti nelle prime (terribili) 7 giornate. Quelle in cui la Pro Patria ha incrociato 3 delle prime 5 (Padova, FeralpiSalò e Renate), più Arzignano (sconfitto solo dal Pordenone), Vicenza (miglior attacco del Girone e secondo dell’intera categoria dietro al bulimico Catanzaro), Pro Vercelli (in grado di mettere sotto Padova e Feralpi), oltre al Mantova. Con i virgiliani a rappresentare l’unica avversaria in affanno di questo primo scorcio di oroscopo tigrotto. Insomma, a occhio e croce Turotti ha fatto ancora abbondantemente il suo allestendo una rosa allo stato forte della quinta moneta in classifica sebbene secondo Transfermarkt.it quello biancoblu sia economicamente solo il 16° organico del raggruppamento. Davanti unicamente a Virtus Verona, Arzignano, Pro Sesto e Piacenza. Ce n’è abbastanza per fare del Biellese ancora una volta il GM dell’anno. Prematuro? E’ chiaro. Ma alcune scelte (o scommesse?) estive cominciano già a staccare corposi dividendi. A partire da quella del Tractor Vargas in panca. Il santiagueño sembra aver già capito da che parte tira il fumo. Nella gestione del gruppo (tecnica ed emotiva), nella comunicazione, più in generale nello standing richiesto ad un allenatore pro. A Vicenza è andato a 7’ o giù di lì da purgare (ed inguaiare) il suo vecchio compagno di squadra Baldini. Domenica con il Trento (ore 17.30, stadio “Speroni”), l’obiettivo è fare altrettanto contro gli aquilotti freschissimi di una clamorosa rivoluzione tecnica.

“Menti” di guerra

Uno a settemila. Equazione il cui risultato (6.999) costituisce il botteghino domenicale di Vicenza. Roba da altra categoria. Peraltro non declinata sul campo dall’attacco dei magnagati. Nei numeri oltre i limiti dell’illegalità (13 reti nelle prime 3 uscite casalinghe Coppa compresa). Nei fatti contenuto dalla Premiata Ditta Boffelli & C. a 15 corner, un tap in in rete del Loco Ferrari ed una infinita litania di cross al centro di un copione non esattamente frutto di estro creativo. Alla sceneggiatura va sommata la ormai scontata interpretazione da Dea Kali di Mattia Del Favero. L’altro pomeriggio in blindatissima modalità Full Metal Jacket.          

Poi dice che uno si butta a destra

Prima rete tra i pro per Clemente Meme Perotti. L’ipertricotico classe 2003 è il terzo inquilino (in gare ufficiali) della fascia destra tigrotta. In un ventaglio di opzioni comprendente anche Citterio e Vezzoni (e magari pure Ndrecka). Una solo apparente abbondanza distillata dal Tractor a dispetto delle numerose (e mai rivendicate) assenze. Domenica all’appello erano contumaci Ghioldi, Rossi, Parker, Lombardoni, Caluschi più Vaghi per squalifica. Assenze pesantissime. Cui il gruppo ha saputo mettere una robusta pezza coniugando tutto alla prima plurale.                

Dio è morto e anche io non mi sento tanto bene

Bilancio da caduta degli dei per la 7^ con (al vertice) più o meno tutti giù per terra. Il Padova rimedia 5 peperoni a Crema (per Caneo “una partitaccia difficile da commentare”), il Novara 3 tartufi a Zanica con l’AlbinoLeffe, la FeralpiSalò ha il complesso delle Pro cedendo in casa alla Pro Vercelli dopo aver fatto altrettanto con la Pro Patria. Se volete, nel conto mettete anche la sconfitta a Lecco del Sangiuliano City (unica ancora senza X in schedina) e il 2-1 della Pro Sesto sulla Triestina. Fatturato di una domenica da manicomio che ha riportato in vetta il Pordenone grazie al primo rovescio imposto all’Arzignano. I ramarri di Mimmo Di Carlo restano i più consistenti del Girone A con 2 punti a partita, un solo stop, miglior difesa (2 gol) e 5 clean sheet su 7 giornate.            

Bonatti impuri

Panchine roventi con Bonatti sollevato da quella della Triestina dopo un incipit stagionale da un punto a partita (per gli alabardati in corsa anche Pavanel), e D’Anna ai titoli di coda alla guida del Trento prossimo puntello biancoblu. Al “Briamasco” il ribaltone ha previsto Bruno Tedino nuovo tecnico e Gementi tagliato dalla poltrona di DS. In settimana a Piacenza aveva fatto le valigie anche Scalise (per l’ex Caronnese il ritorno di Scazzola), portando così a 6 il numero degli allenatori avvicendati a stagione in corso (Lecco e Pergolettese) o prima (Novara).     

Trento ma non 31

Precedenti con il Trento a quota 18. Il primo 51 anni fa, l’ultimo (prima dell’anno scorso) nella stagione dell’ultima promozione, i restanti tutti circoscritti a 3 lustri a cavallo tra anni ’70 e ’80. Equilibrio assoluto con 6 vittorie bustocche, 6 trentine e 6 pari. Allo “Speroni” (5 vittorie interne e 4 pareggi), i gialloblu non hanno mai vinto.

17 gennaio 1971  Pro Patria – Trento  0-0
6 giugno 1971  Trento – Pro Patria  4-0  (Scali, Pellegrini, Babbo, Pellegrini)
10 ottobre 1971  Pro Patria – Trento  1-0  (Nissoli)
5 marzo 1972  Trento – Pro Patria  1-0  (aut. De Bernardi)
25 gennaio 1976  Pro Patria – Trento  1-0  (Bosani)
6 giugno 1976  Trento – Pro Patria  0-2  (Bosani, Frara)
27 novembre 1977  Pro Patria – Trento  0-0
23 aprile 1978  Trento – Pro Patria  1-0  (Telch)
9 dicembre 1979  Trento – Pro Patria  2-0  (Cianchetti, Bertocchi)
20 aprile 1980  Pro Patria – Trento  1-1  (Cianchetti, Puricelli)
28 novembre 1982  Pro Patria – Trento  3-1  (Di Nicola, Maruzzo, Guidetti, D’Agostino rig.)
17 aprile 1983  Trento – Pro Patria  1-1  (Cerrone, Telch)
14 ottobre 1984  Pro Patria – Trento  1-0  (Labadini)
24 febbraio 1985  Trento – Pro Patria  1-0  (Lomanno)
26 novembre 2017  Pro Patria – Trento  3-1  (Santana (2), Gucci, Badjan)
15 aprile 2018  Trento – Pro Patria  0-0
4 settembre 2021  Trento – Pro Patria  3-0  (Pattarello (2), Barbuti)
1 febbraio 2022  Pro Patria – Trento  0-0 

                                            

Giovanni Castiglioni
(foto L.R. Vicenza Official Facebook)

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