La Promozione torna in campo per i sedicesimi di finale di Coppa Italia: questa sera alle 20:30 andrà in scena la rivincita di dieci giorni fa tra Aurora CMC Uboldese e Cas Sacconago. Allora s’impose la formazione allenata da Luciano Cau per 4-1 tra le mura amiche, risultato che provocò le presunte dimissioni di Alberto Maestroni. Una settimana e mezzo più tardi il mondo sembra essersi capovolto: confermato il tecnico ex Gallarate, gli uboldesi domenica hanno vinto in rimonta contro il Mariano la loro prima partita in campionato; i bustocchi, invece, sono caduti sul campo dell’Accademia Inveruno non riuscendo a dare continuità alla vittoria precedente, ripiombando immediatamente nelle difficoltà. Se da un lato entrambi gli allenatori possono ritenere la Coppa meno prioritaria rispetto alla necessità di raddrizzare la classifica in campionato, è anche vero che una vittoria può aiutare i giocatori a prendere fiducia e rappresentare un momento di svolta.

Giovedì alle 20:45, in posticipo, il Saronno ospiterà il Mariano nella cornice del centro sportivo Gianni Brera di Lazzate. L’undici di Tricarico ha voglia di riscattare la disastrosa prestazione di Bollate, culminata con la sconfitta per 3-0 sul terreno della Solese. I comaschi oggi rappresentano un ostacolo non insormontabile, essendo partiti col piede sbagliato in campionato con una sola vittoria in sei giornate. Anche in questo caso una vittoria può aiutare la squadra gialloblù a uscire dalla crisi, ma l’attenzione del tecnico Davide Rione sarà inevitabilmente rivolta verso la delicata sfida di domenica contro l’Accademia Inveruno.

Nel frattempo monta la polemica in casa Baranzatese per la decisione della Federazione di anticipare a sabato 15 ottobre alle 20:30 la partita di campionato col Meda. “Una decisione così insensata non poteva essere presa!“, si legge sui canali social della società del presidente Martino Mosconi. “Non è mai capitato che una società dilettantistica giocasse un anticipo di sabato sera impedendo ai giocatori che lavorano di essere presenti. La voglia di mandare la Juniores in campo è davvero forte. Riteniamo che sia una scelta non condivisa ma soprattutto che non tuteli i ragazzi che vivono di passioni e non di rimborsi“.

Alex Scotti

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