Terzo Power Ranking stagionale (secondo a Campionato aperto) e valori sempre meno in itinere. Il Pordenone mantiene la leadership mentre Padova e Novara guadagnano 3 posizioni. Al fixing di ottobre il balzo maggiore è registrato da Pro Patria e Pro Sesto (+4), il tonfo più marcato quello della Juventus Next Gen (-7). Tra parentesi, scarto rispetto ad edizione precedente datata 8 settembre. Uscita novembrina dopo la 13^.                          

1 (=) Pordenone – Batte solo il Sangiuliano tra le prime 10, perde in casa con il Padova e con 8 reti fatte rappresenta il 12° attacco del Girone. Ma è anche titolare della seconda difesa dell’intera categoria (solo il Siena con un gol al passivo sotto i 2 dei ramarri), di 5 clean sheet in 7 giornate e del progetto tecnico più chiaro tra le pretendenti alla cadetteria. Un vantaggio competitivo solo in parte capitalizzato in classifica.          

2 (+3) Padova – Domande esistenziali. Qual è il vero Padova? Quello che batte Vicenza, Pordenone e Pro Patria o quello che perde all’esordio a Vercelli o che rimedia 5 tartufi a Crema? La risposta sembra non averla neppure Caneo. Ma (ad occhio e croce), dovrebbe essere la prima.    

3 (+3) Novara – La sconfitta con l’AlbinoLeffe va contestualizzata in una 7^ da seduta psicanalitica. Cevoli si è già allineato alla mission aziendale (Ferranti ha chiesto almeno il quarto posto), mettendo in salotto gli scalpi del suo ex Renate e (soprattutto) del Vicenza bullizzato al “Piola” alla 6^. L’oroscopo dice Lecco, Sangiuliano, Juve e Pro Patria prima dello showdown di Pordenone il 19 novembre. Difficile ad aprile possa uscire dalla Top 5.     

4 (-1) FeralpiSalò – Con il Pordenone la migliore on the road (10 punti in 4 uscite). Di contro, al “Turina” contabilizza solo una rete (da 3 punti) contro la Pergolettese e va sotto contro Pro Patria e Pro Vercelli. Peggior attacco del raggruppamento (l’anno passato era il terzo dietro solo a Padova e Renate). Se Vecchi non asciuga le polveri delle sue punte (negli ultimi 294’ è andato a referto solo il centrocampista Icardi), impossibile entrare nella short list promozione.          

5 (-3) Vicenza – Il 2-0 nel recupero della 5^ con la Juventus Next Gen ha rimesso i berici ad una partita dalla vetta. Non basta per derubricare ad accettabile un avvio di piccolo livello con puntuali sconfitte all’incrocio con chi precede in graduatoria (Padova e Novara). Secondo attacco della Serie C (dietro a quello esagerato del Catanzaro), drogato dalle 10 reti contro Pro Sesto e Lecco. Nelle altre 5, media di una segnatura ogni 90’. A naso, patron Rosso non alla stessa pagina dei 7 mila del “Menti”.   

6 (+3) Renate – Perde la prima a Novara. Poi 12 punti in 6 giornate. Nessun risultato da Wow (pareggi con Pro Vercelli, Pro Patria e Pordenone), ma una consistenza da Fase Nazionale playoff. Tanto per buttar lì un target centrato nelle ultime 3 stagioni nerazzurre.    

7 (-3) Triestina – Tocca a Pavanel (già alabardato sino al 2020). L’uomo giusto per dare sostanza playoff ad un instant team allestito in un amen da Romairone e bisognoso di una valigia dell’attore più fornita di quella di Bonatti. Nella doppia al “Rocco” in 4 giorni con AlbinoLeffe e Padova una quota significativa delle chance di risalita dei muli.      

8 (+4) Pro Patria – Scorporato il sabato qualunque dell’Euganeo, i biancoblu rappresentano pound for pound l’autentica (e legittima) imbucata del primo quarto di classifica. Sulla scorta di una delle peggiori strength of schedule della categoria (affrontate 3 delle prime 5 e 6 delle prime 12), pattuglia di indisponibili (una mezza dozzina di cui 3 di lunghissimo corso) e supposto noviziato di Vargas alla guida tecnica. Una volta di più Turotti ha visto lungo investendo tutto sull’X-Tractor

9 (-2) Pro VercelliIncipit di campionato da sudori freddi. Pordenone a parte, incrociate 5 delle prime 6 più Triestina e Trento. Paradossalmente, il peggio l’ha dato proprio con gli aquilotti con cui ha dovuto mandar giù 4 canederli al “Briamasco”. Mette invece a nanna Padova e Feralpi grazie a 2 reti dei senatori Comi e Arrighini. Nelle prossime 3 con Piacenza, Virtus Verona e Pro Sesto (2 al “Piola” e 2 contro squadre ancora prive di successi), la robusta possibilità di fare il make up alla classifica delle Bianche Casacche.      

10 (=) Lecco – Quattro punti in altrettante giornate (e 8 peperoni sullo stomaco) con Tacchinardi in panca, 7 in 3 (e una sola rete subita), dall’avvento di Foschi. Calendario non certo ostile (in agenda nessuna delle prime 4 e solo 2 delle prime 10). Ma la quadra non sembra lontanissima. Domenica con il Novara il primo (vero) crash test di stagione.     

11 (+2) Sangiuliano CityAll or nothing. Docu-Serie Amazon Prime che ha aperto i battenti con il City di Guardiola. Si attende sequel alla milanese con il City di Ciceri. Capace di tutto (Mantova, Trento, Pro Sesto e Piacenza) o niente (Renate, Pordenone e Lecco). Pareggi non ancora pervenuti. Con la rispettiva classifica degli ostacoli incontrati a tracciare un orizzonte da in medio stat City.        

12 (-1) AlbinoLeffe – Tabù dello Stadium (una vittoria in 12 gare dall’inaugurazione), scacciato con il rotondo 3-1 di domenica sul Novara. Con gli azzurri forzati al primo stop dell’annata. Il valore della Celeste (all’ingrosso nei nomi quella delle 2 stagioni precedenti) è decisamente superiore ai 7 punti in graduatoria. A Biava il compito di coniugare in PIL il potenziale seriano.           

13 (+2) Pergolettese – Così giù con quella classifica? Obiezione accolta. Ma l’effervescenza in panchina (11 allenatori e 12 cambi di guida tecnica nelle ultime 5 stagioni), va vista anche in filigrana. E cioè in tutto quell’equilibrio sopra la follia (cit.) che cambiare gli skipper genera nel gruppo. Nelle more, l’ultimo della serie Alberto Villa ha presentato alla cassa pareggino con la Juve e Voltinazo con il Padova (5-0 sul groppone dei Biancoscudati). Credenziali tutt’altro che banali.       

14 (+2) Arzignano Valchiampo – Massimizza il fatturato (7 punti) contro l’esercito della salvezza (Pro Sesto, Trento e Piacenza). Abbozza (3) contro le altre (Pro Patria, Triestina e Pergolettese), perdendo solo l’ultima con il Pordenone (nella foto). Nel complesso, fa quello che serve per mantenere la categoria. Ma la seconda parte dell’andata avrà coefficiente di difficoltà nettamente superiore alla prima.

15 (-7) Juventus Next Gen – Vince solo all’esordio con il Trento. Perdendo 3 delle ultime 5 in cui mostra spiccata friabilità difensiva (11 reti al passivo). Disegno tecnico abbondantemente in nuce che Brambilla deve sposare con le contingenze aziendali. Leggasi selezione dei talenti da anteporre al freddo risultato statistico. L’ala Samuel Lling (4 reti in 519’), il prossimo predestinato in direzione Continassa.         

16 (+4) Pro Sesto – Andreoletti inverte la rotta con 7 punti nelle ultime 4 (successi con Lecco e Triestina), dopo uno start disfunzionale con 2 sconfitte nelle prime 3. L’identità già discretamente chiara il valore aggiunto sulle antagoniste alla salvezza.            

17 (-3) Virtus Verona – Zero vittorie. E non certo per caso. Lo storico dell’highlander Gigi Fresco (playout evitati negli ultimi 3 anni), l’appiglio ad un destino che oggi pare segnato.

18 (+1) TrentoMr Wolf è Bruno Tedino arruolato per ribaltare un’inerzia da 2 punti nelle ultime 5. Il 4-1 con la Pro Vercelli l’unico acuto delle prime 7. In cui ha sempre subito gol (4 volte al plurale). Attacco gialloblu parecchio chilometrato con Pasquato/Bocalon/Brighenti che all’anagrafe dichiarano un secolo in 3 (più o meno equamente diviso). Insomma, almeno l’esperienza non manca.           

19 (-2)  Piacenza – Squadra nuova (18 innesti), allenatore vecchio. Nel senso che la parentesi Scalise è durata 6 giornate. Interrotte dal ritorno di Scazzola. Usato (si suppone) sicuro a cui è affidato il compito di rialzare il Piace fermo a 3 punti senza successi, peggior difesa (16 reti) e la vaga sensazione di un organico dispari nei valori.  

20 (-2) MantovaVirgiliani succursale del Verona? Il “Martelli” ha già votato la sfiducia a Setti. Ma la notizia è che Corrent è ancora al suo posto. Pordenone e Vicenza all’orizzonte potrebbero fornire altre headlines.

Giovanni Castiglioni

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