Calendario in discesa? Un errore (gravissimo) anche solo pensarlo. Perché dopo le prime terribili 7 giornate (affrontate 2 delle prime 4 e 4 delle prime 8), per la Pro Patria lo stint a venire con Trento, Pergolettese, Virtus Verona e Pro Sesto (2 delle ultime 4 e 3 delle ultime 8), potrebbe rappresentare una insidiosa illusione ottica. A partire dagli aquilotti di Bruno Tedino, notevole marpione della panchina chiamato in settimana al capezzale di una squadra ferma con D’Anna a 5 punti di fatturato (2 negli ultimi 5 turni). Insomma, aspettarsi un rimbalzo tecnico farà anche parte della consueta (scontatissima) retorica dell’effetto esonero, ma trovarsi di fronte un avversario avvelenato sembra davvero il minimo. Appuntamento a domenica (ore 17.30, stadio “Speroni”) per la prima di una tripla settimanale con secondo puntello in agenda a Crema mercoledì sera (ore 18). Biancoblu chiamati a dare ulteriore forma alla dimensione di eccellenza (12 punti in 7 giornate come nel 2020/21) acquisita nel primo quinto (o giù di lì) di Campionato.                  

Tutto è tranquillo e placido. Citazione mozartiana per la più classica delle settimane alla bustocca. Ambiente sereno, nulla (o quasi) da segnalare e uniche fibrillazioni causate dalla protesta animalista (trattata qui in coda). Per la sfida contro i gialloblu il Tractor Vargas ritrova Vaghi dopo il turno di stop mentre il manipolo di infortunati (Ghioldi, Rossi, Parker, Lombardoni), resterà ragionevolmente invariato con il 19 non ancora pronto al rientro. Rispetto a Vicenza, plausibili un paio di switch (Bertoni e Castelli?) anche in ottica incombente turno infrasettimanale. Nel pomeriggio di domani l’ultima seduta di allenamento, alle 12 la conferenza stampa del santiagueño.        

Vieni avanti Tedino. Classe 64, curriculum solidissimo con la B a Palermo e Pordenone come zenit personali, Bruno Tedino è una garanzia assoluta. Del tipo che il compito (portare il Trento in salvo) è complesso, ma se c’è uno in grado di sfangarla è proprio il trevigiano. Sempre in attesa che il Presidente Giacca trovi il sostituto del DS Gementi. Nello 0-2 di domenica al “Briamasco” contro il Renate (Maistrello, Ghezzi), al suo ultimo atto il predecessore D’Anna ha messo in campo 4-3-1-2 con il figlio d’arte Gabriele Marchegiani tra i pali; Ferri, Trainotti, Garcia Tena e Semprini in difesa; Osuji (espulso per doppio giallo e out domenica anche per un grave infortunio al tendine di Achille), Mihai e Damian in mediana; Belcastro alle spalle di Brighenti e Ianesi in attacco. Il sistema di gioco sarebbe anche quello iconico del nuovo tecnico ma Radio Modulo spiffera di un possibile passaggio alla Coperta di Linus 3-5-2. Sia come sia, molto delle fortune trentine passeranno dalla vena di Cittadino e dal secolare trio d’attacco Pasquato/Bocalon/Brighenti (100 anni in 3) attualmente fermi ad una rete a testa in 1.069’ complessivi.     

Gauzolino da denti. Direzione affidata a Simone Gauzolino di Torino (Giacomo Bianchi di Pistoia e Alessandro Marchese di Napoli gli assistenti, Alberto Munfuletto di Bra il quarto ufficiale di gara). Il fischietto piemontese è un programmatore informatico alla seconda stagione tra i pro. Bilancio non esattamente casalingo con 10 gare arbitrate in Lega Pro, solo 2 successi interni, 5 pareggi, 3 vittorie esterne, 55 gialli, 3 rossi per doppia ammonizione e 2 rigori. Tra le imprese corsare anche quella dell’AlbinoLeffe allo “Speroni” nella prima del passato Campionato.

16 gennaio 2021  Virtus Bolzano – Trento  2-2  Serie D
29 agosto 2021  Pro Patria – AlbinoLeffe  1-2  

350 X Trento. Comunicazione Biancoblu che promette uno “Speroni” mai visto per la sfida di domenica. Nello specifico, protagonista il numero 350 la cui chiave verrà svelata dal Settore Popolari Coperti (va da sè, attraverso il numero dei presenti). A margine, sponsor scatenati (Re/Max con il Team Cassarino, Sky attraverso Petrini Sat e DentalPro). In più, le proverbiali camminate della mascotte Il Tigrotto 1919 e la Mongolfiera di Re/Max.

Animalisti fantastici e dove trovarli. Il calcio c’entra solo di sguincio. Ma anche un Pro Patria – Trento qualsiasi può diventare lo strumento per rivendicare le proprie istanze. Nell’ambito dell’iniziativa “Nessuna tregua a chi ammazza gli orsi” il gruppo Centopercentoanimalisti ha esposto allo “Speroni” uno striscione contro la provincia autonoma di Trento in relazione all’incidente che qualche settimana fa in Val di Concei ha portato alla morte dell’orsa F43. Un episodio che ha alimentato le proteste degli animalisti e che da qualche ora vede il terreno di via Cà Bianca come megafono della fronda anti trentina. Legittimo o meno, ognuno tragga dalla vicenda le conclusioni che ritiene più congrue.                                                    

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui