Ci sono settimane che cominciano sotto una buona stella e proseguono ancora meglio. È il caso della sette giorni di Mattia Bellucci. Sembrava già un ottimo risultato aver superato le qualficazioni e poter, quindi, accedere al tabellone principale. Invece era solo l’inizio di una serie di partite che hanno portato Bellucci a poter sollevare per la prima volta in carriera un trofeo in un torneo ATP Challenger.

Sul cemento francese (indoor) di Saint-Tropez, il tennista varesino ha accresciuto il  proprio livello di gioco ad ogni match, trovando quella continuità che finora in questo tipo di manifestazioni gli era mancata. Wessels, Grenier (numero 105 ATP, è l’avversario più forte battuto in carriera), Caruso, Rodionov e, infine, Arnaldi, i giocatori che hanno dovuto cedere ai colpi Bellucci, che, mai come in questo torneo, sono sembrati solidi e pesanti.

Proprio Arnaldi, ieri, domenica 17 ottobre, è stata l’ultima “vittima” del talento allenato da coach Fabio Chiappini. Proprio la scelta dell’allenatore e la collaborazione con il team MXP tennis (team di lavoro creato proprio da Chiappini, che annovera tra le proprie fila vari giocatori professionisti) sono state fondamentali per dare una svolta ancor più qualitativa alla carriera di Bellucci.

Tornando all’ultimo atto del torneo di Saint-Tropez , il punteggio è stato di 6-3 6-3. Una partita sulla carta difficile, che lo vedeva partire sfavorito nei pronostici, che, però, il talento nato a Busto Arsizio, è riuscito a sovvertire con una fantastica prestazione. Da oggi, lunedì 17 ottobre, Bellucci sarà numero 186 della classifica ATP. Questo per farvi capire quanto questi 100 punti ottenuti in terra francese possano pesare per il prosieguo della sua carriera. Un salto in avanti di circa 90 posizioni che dovrebbero, con tutta probabilità, permettergli di poter giocare le qualificazioni del primo slam della stagione 2023, ovvero l’Australian Open. Un altro grande traguardo, impensabile fino a poco fa, raggiunto da questo straordinario ragazzo che, con lavoro, sacrifici e abnegazione, sta mettendo le fondamenta per una luminosa carriera ad alti livelli.

Filippo Salmini

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