La Pro Patria s’ammoscia. Sintesi non esattamente tecnica di un momento di impasse (invece), profondamente tecnica. Perché nelle 2 sconfitte con Trento e Pergolettese c’è (giudizio dello scrivente), poco di atletico o emotivo e molto (al contrario), di (appunto), propriamente tecnico. Cioè, in soldoni, scelte fuori ed esecuzione sul campo. In una miscela dirimente (in positivo) nelle prime 7 giornate (Padova esclusa) e all’opposto nelle ultime 2. Tutta acqua al mulino dell’esperienza. A tutti i livelli. Ora spazio alla 10^ (domani ore 14.30, stadio “Speroni”), contro la Virtus Verona penultima a 5 punti, nessuna vittoria e peggior attacco con 6 reti all’attivo. Insomma, un avversario acconcio per tornare a fatturare. Va da sé, non dandolo però per scontato.     

¡Hasta la revolución siempre!

Da Del Favero/Sportelli/Boffelli/Saporetti contro il Trento a Mangano/Vaghi/Fietta/Boffelli con la Pergolettese. In 4 giorni il Tractor ha variato 3 interpreti su 4 (e tutti gli spot considerato lo shift a sinistra di Boffelli), della batteria difensiva biancoblu (portiere compreso). Troppi? Al netto della squalifica di Sportelli, alcune incertezze nella copertura degli spazi (soprattutto laterali), indurrebbero alla risposta affermativa. Ma Vargas ha dimostrato di saper tenere la macchina in strada e quindi la verità potrebbe essere plausibilmente più complessa. Sia come sia, domani rientrerà Sportelli e Lombardoni potrebbe essere vicino all’utilizzo in campo dopo il comeback in distinta. Rosa arrotondata dall’acquisto del giovane Pitou. Oggi alle 10.15 conferenza stampa del santiagueño ad anticipare l’ultima seduta di allenamento.       

In Fresco stat Virtus

Alla Virtus è sempre piaciuto stare al Fresco. Nel senso di Gigi, da 40 anni sulla panca veronese e da qualche primavera in meno anche Presidente del Club. Altrove un conflitto di interesse, qui una forma di personalissima desistenza. Dopo la riammissione post playout del 2019, le ultime 3 stagioni hanno garantito permanenza in C grazie a solidissime 12^,11^ e 13^ moneta. Quest’anno le cose stanno invece andando un po’ più a sud con casella dei successi ancora immacolata e 5 match su 9 a secco di reti (polveri fradice da 191’). Ma nel catalogo rossoblu ci sono anche due 0-0 da grasso che cola a Novara e Padova. Circostanze che invitano a diffidare. Nello 0-3 di mercoledì al “Gavagnin-Nocini” con la Pro Vercelli (doppio Comi e Vergara) schierato 3-5-2 con Siaulys tra i pali; Manfrin, Cella e Ruggero in difesa; Daffara, Hallfredsson, Lonardi, Talarico e Casarotto in mediana; Danti e Sinani in avanti.

1 fisso

Solo 3 trascorsi nella storia. Tutti vincenti per la Pro Patria che ha messo sotto i virtussini la prima volta a corredo della comune promozione dalla D nella Poule Scudetto 2018.
13 maggio 2018  Pro Patria – Virtus Verona  3-1  (Zaro, Pedrinelli, Cottarelli, MozzanicaPoule Scudetto
3 ottobre 2021  Pro Patria – Virtus Verona  1-0  (Pierozzi) (nella foto)
13 febbraio 2022  Virtus Verona – Pro Patria  0-2  (Castelli, Pierozzi)

Delta del Gangi

Designazione toccata a Mauro Gangi di Enna (Andrea Barcherini di Terni e Daniele De Chirico di Molfetta gli assistenti, Vittorio Emanuele Teghille di Collegno il quarto ufficiale). Il direttore di gara siculo è un primo anno alla terza gara arbitrata in categoria (2 vittorie interne nelle prime 2).

Renate con la camicia

Infrasettimanale tutt’altro che banale con Renate solo in vetta dopo il successo di Piacenza (terzo consecutivo e ottavo risultato utile dopo il rovescio alla prima con il Novara). Pordenone, Feralpi e Lecco ad inseguire (blucelesti a 13 punti su 15 disponibili con Foschi alla guida), Triestina in clamorosa rella con 3 sconfitta in striscia a dispetto di Pavanel in panchina.          

Giovanni Castiglioni

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