Dopo la grande cavalcata dell’anno passato, il Caesar era riuscito a conquistare la promozione nel campionato di Seconda Categoria. Nonostante le difficoltà riscontrate in questo avvio, ora la squadra di Fusco è riuscita ad ottenere i primi 6 punti e gli ultimi tre sono arrivati in gran parte per merito della tripletta messa a segno da Fabio De Giacco.

Avete avuto un avvio complicato, perché?
“Diciamo che abbiamo cercato di dare il tempo ai giovani per capire come sia l’ambiente del Caesar, ma non solo a loro perché il gruppo ha perso qualche elemento. Anche lo scorso anno abbiamo avuto un avvio di campionato non eccezionale, ma noi siamo un diesel e ci mettiamo un po’ a carburare”.

Dopo le tante sconfitte consecutive, ora sembrate aver trovato il ritmo per poter cambiare ambizioni, è stata solo questione di tempo o c’è stato qualche altro fattore che ha influito?
“Penso sia stata solo questione di tempo: abbiamo dovuto conoscerci meglio e capire come metterci in campo, oltre che gestire i giovani che abbiamo in squadra. Bisogna dire che non avevamo nemmeno a disposizione il capitano nelle prime giornate ed ora che è tornato abbiamo ritrovato una certezza non solo in campo, ma anche fuori. Noi, inoltre, siamo una squadra di amici e quando lo si è troppo, si tende a perdere un po’ di concentrazione nonostante questo debba essere un’aggiunta”.

Avete battuto France Sport e Malnatese che, al momento, erano vostre rivali dirette per uscire dalla zona playout: quanto sono state importanti queste vittorie?
“Credo che la vittoria sulla Malnatese sia stata la conseguenza logica di quanto fatto a Maccagno: qualche mese prima, su quel campo, stavamo piangendo per una finale persa. Il mister prima della partita ci ha fatto guardare allo specchio per capire cosa volessimo fare in questo campionato: siamo tornati lì, a poco tempo di distanza e li abbiamo battuti in casa loro. Questo è stato uno stimolo incredibile per migliorare e penso si sia visto contro la Malnatese, dove abbiamo lottato ed abbiamo espresso tutto lo spirito di questa squadra”.

L’ultima, contro la Malnatese, porta la tua firma grazie a due goal e tre assist; cos’hai provato mentre guidavi la tua squadra alla vittoria?
“A fine partita ho provato grande orgoglio: ho visto il sorriso sulla faccia dei più giovani per la vittoria ed è stato bellissimo. Essendo tanto più grande della maggior parte dei ragazzi mi rivedo quando ero più giovane e spero di essere importante per loro. Io spero che con la mia voglia e l’impegno che ci metto possa contagiare e trasmettere qualcosa ai più giovani. Giocare è sempre un’emozione e mi fa sempre piacere”.

Quanta fiducia vi hanno dato le ultime buone prestazioni e che tipo di campionato dobbiamo aspettarci d’ora in avanti?
“Ci hanno dato tanta fiducia, anche perché abbiamo migliorato il nostro gioco trovando un modulo che si adatta meglio a tutti i giocatori. Sul campionato non mi esprimo: abbiamo capito tutte le squadre contro cui possiamo giocare e lottare, pur non demeritando contro nessuno in modo evidente. Per arrivare a competere con tutte le formazioni serve qualcosa in più, ma sta a noi tirarlo fuori. Stiamo ancora migliorando e capendo come arrivare più vicini alla porta, che era uno dei nostri punti deboli. Non mi voglio sbilanciare sulla stagione, ma siamo una squadra che può fare tutto”.

Vi aspetta un altro incontro importante per la vostra stagione: come preparerete la partita contro l’Eagles Caronno?
“Noi affrontiamo tutte le partite allo stesso modo, non pensando a chi abbiamo davanti. Sappiamo quanto valiamo e come vuole il mister, ci concentriamo su di noi. Ci sono sicuramente partite che danno più stimoli di altre, ma contro l’Eagles sarà la stessa gara di Malnatese e France Sport. Purtroppo, quest’anno abbiamo iniziato la stagione guardando più gli altri che noi ma ora abbiamo cambiato approccio”.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali e quali, invece, quelli di ogni singola partita?
“Quello a lungo termine è di arrivare alla fine del campionato con la stessa passione che ho ora. Visto partita per partita, invece, mi piacerebbe riuscire a migliorare ad ogni uscita. Non ho mai avuto obiettivi personali, qui voglio solo aiutare il mister perché ci sta mettendo l’anima in questa squadra e vorrei vedere più persone che credano nel Caesar come lo faccio io: non siamo solo una squadra dove ridere e scherzare, ma ci sono persone che si impegnano e perdono tempo per giocare a calcio. Siamo una famiglia, nessuno arriva e va via senza lasciare il segno”.

Andrea Vincenzi

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