Una gara che si è risolta in volata dove hanno pesato tanto sia un antisportivo gestito male che un esiziale 1/4 ai liberi nei momenti cruciali della gara. Questo, in estremissima sintesi, quanto successo domenica scorsa nella sfida fra Varese Basketball e Casale Monferrato. Guardando il lato positivo, Varese è arrivata a giocarsi una gara punto a punto: un passo avanti rispetto alle prime tre uscite stagionali in cui il risultato era già deciso negli ultimi minuti.

“Se vogliamo vederla così direi di sì, ma domenica per almeno 30′ abbiamo fatto un bruttissimo lavoro a livello difensivo – analizza Donati – Saladini ha affettato i nostri esterni e sicuramente lì si è decisa la partita. Poi, a momenti la rimettevamo in piedi con un paio di invenzioni e soprattutto, con la difesa di Golino che ha cambiato un pò l’inerzia nella metà campo difensiva. Però avremmo portato a casa un successo non tanto meritato per quanto fatto nei primi 30′. L’ultimo periodo indica la strada, mi spiace che ci abbiamo sbattuto ancora la faccia per capirlo. Sono servite tre partite e mezzo per capire che bisogna darci dentro in difesa e lavorare in un certo modo. Questa è la pallacanestro dei grandi, mi viene da dire. Dove nessuno ti regala nulla, dove ogni possesso è importante, dove i liberi fanno la differenza, dove il piede sulla linea ti cambia il confine fra vittoria e sconfitta. E’ un mondo dove tutti questi dettagli se li metti insieme ti dicono che hai perso 82-85″.

Hai già accennato tu alla prova di Saladini, però, direi che fa più male quel terzo periodo affrontato a fari spenti. Anzichè aggredire la gara al rientro dagli spogliatoi siete rientrati molli e i 30 punti subiti nella frazione han segnato l’andamento della gara..
“Certamente. E’ emblematico il primo possesso. Prima di entrare abbiamo detto ai ragazzi che volevamo partire con un quintetto più fisico per provare a cambiare tutto e aumentare la nostra intensità in campo. Invece, il risultato è stato che Riva, camminando, ha trovato una comodissima conclusione centrale da 3 punti per il primo canestro del periodo. Poi, nell’azione successiva transizione e Saladini che mette un’altra bomba: insomma in un minuto e mezzo ti sei trovato subito sotto di 4 punti con 6 già subiti. Diventa difficile per una squadra che emotivamente non è ancora matura: sia dal punto di vista anagrafico che da quello tecnico. I momenti di alti e bassi sono clamorosi all’interno della stessa partita: dobbiamo essere bravi a ridurre quelli negativi e ad aumentare quelli positivi. Dobbiamo ridurre i momenti di stallo nell’arco delle gare”.

Ora domenica viaggiate sul campo di una Piombino che finora ha due successi ed altrettante sconfitte. Una trasferta lunga su un campo caldo: cosa ti aspetti da questa quinta giornata?
“L’anno scorso portammo a casa due punti insperati da Piombino, ci riproveremo anche quest’anno. E’ una gara impegnativa, ma dobbiamo provarci come abbiamo fatto finora seppur con risultati più o meno positivi. Proveremo a rendere la gara il più sporca possibile e l’obiettivo sarà quello di limitare Venucci che, per loro, è un giocatore fondamentale”.

Matteo Gallo

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