Città di Varese a 9 punti dopo dieci giornate: una media di meno di un punto a partita. Tanto basta a far capire quale possa essere l’umore della tifoseria biancorossa il giorno dopo l’ennesima sconfitta stagionale, con il Villa Valle che ha piegato la resistenza varesina per 2-1. Match strano, difficile (in 10 contro 11 per 65′) e beffardo (Ferrario che torna a sbagliare un rigore ad anni di distanza dall’ultima volta), ma è il risultato ciò che conta.

Sicuramente i tifosi si sono resi conto della prestazione offerta dalla squadra e dal carattere dimostrato per lunghi tratti del match ma, ancora una volta, sono quei dettagli tanto cari a mister De Paola a fare la differenza: un passaggio sbagliato (che costa la prima ammonizione di Monticone), una rimessa gestita male (che porta al rigore e all’espulsione del capitano), una discesa sulla fascia gestita male (da cui arriva il secondo gol), un rigore sbagliato (fa parte del gioco) e il 2-1 è servito. E, lo ripetiamo, è il risultato ciò che conta.

Vergognoso vedere la squadra del mio cuore da 60 anni caduta così in basso” tuona Gabriele Battaini e Alessandro Lasco rincara la dose scrivendo: “Sempre più in basso“. La delusione è il sentimento più diffuso e ben espresso da Michele Mottalini: “Che dire… povero Varese” o, ancor più platealmente, da Stefano Begni: “Che disastro!“.

Non manca, però, una frangia di tifosi più ottimista a cominciare da Enrico Bellorini che si appella alla mala sorte per descrivere la partita di ieri: “Oggi solo sfortuna“. Non è da meno Veronica Piccinini, portavoce della corrente di pensiero che avrebbe voluto vedere una gara in parità numerica: “Peccato per il risultato… Avremmo meritato di più seppur fossimo in 10. Bisogna continuare con forza a credere nella vittoria e questa arriverà! A testa alta contro tutto e tutti, perché la ruota gira per tutti. Sempre forza Varese!“.

L’augurio del popolo biancorosso è che la ruota cominci davvero a girare perché il Varese, ad oggi, si trova al quartultimo posto con appena quattro punti di vantaggio sul Sona (a proposito di squadre tradite dall’ambizione), e domenica al “Franco Ossola” ci sarà proprio lo scontro diretto contro i veneti. La ruota deve cominciare a girare, ma spetta al Varese dargli il via.

Matteo Carraro

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