Palazzetto sì, palazzetto no? La questione della realizzazione del nuovo impianto sportivo a Gallarate sembra essere arrivata ad un punto di svolta, in negativo, con i fondi del PNRR che sarebbero serviti per poter realizzare l’opera, destinati ad altre realtà italiane, motivo per cui ad oggi, per poter portare iniziare e portare a termine il progetto palazzetto a Gallarate, servirebbero altre risorse economiche.

Un tema che è stato oggetto di diabttito ieri, martedì 8 novvembre, in Consiglio Comunale nella città dei due galli, con l’opposizione all’amministrazione Cassani che ha messo l’accento su questo tema, uno dei punti forte della campagna politica messa in campo dal centro destra per vincere le elezioni a Gallarate.

Ma al di là delle questioni politiche, che poco a noi possono importare e rimanendo sul lato sportivo, riguardo un’opera che porterebbe a Gallarate sicuramente beneficio, abbiamo contattato Thomas Valentino, che in qualità di Consigliere Comunale prima e di Presidente onorario del BasketBall Gallarate poi, espone tutta la sua indignazione per i modi in cui, a suo modo di vedere, sia stata strumentalizzata solo a fini politici una questione d’interesse pubblico per tutta la città.

Valentino, cerchiamo di fare chiarezza, quanti fondi del PNRR sarebbero dovuti arrivare a Gallarate per la realizzazione di varie opere, tra cui il palazzetto?
“Parliamo di circa 10 milioni di euro. Di questi soldi è arrivata solo una piccola parte che andrà stanziata per varie opere minori, che vanno dal rifacimento della cittadella dello sport, alla sistemazione del campo delle Azalee ed altre opere interne, piccole cose. Si aspettava di avere il PNRR approvato per Moriggia e per il palazzetto ed invece queste risorse sono finite ad altre realtà statali”.

I perché di questi mancati fondi?
“Non si sanno, derivano da scelte dello Stato. E’ chiaro che non si può essere mai sicuri che questi fondi arrivino. L’anno scorso questi soldi sono arrivati mentre quest’anno, probabilmente anche per temporaneità, le scelte sono state diverse. E’ chiaro che, per quanto mi riguarda, la mancanza di questi fondi non è una condizione si ne qua non per la realizzazione del palazzetto. E’ ovvio, secondo me, che ci possano essere tutte le condizioni per poter andare avanti. L’importante sarebbe, però, andare avanti insieme con tutte le componenti che stanno lavorando a questo progetto, non mettendo questo tema su un piano di puro dibattito politico ma di bene comune per un progetto che gioverebbe a tutta la collettività gallaratese. Purtroppo dal consiglio comunale di ieri sono uscito con risposte ben diverse da questo proposito, con l’opposizione che invece che pensare di collaborare ha puntanto il tema su un puro piano di scherno e con queste preprogative, realizzare qualcosa diventa davvero difficile”.

E’ uscito questa mattina, su un altra fonte d’informazione, che lei si vorrebbe dimettere dal Consiglio dopo ieri?
“Assolutamente sì. Ci sto pensando, perché non voglio sentirmi parte di un qualcosa in cui non mi riconosco e di cui mi vergogno. Dopo anni di cammino imprenditoriale, facendo tanti sforzi per portare in alto il nome della città, non solo in campo lavorativo quanto sportivo, con tutti gli investimenti fatti e che sto facendo nel basket, non accetto di essere parte di un ambiente in cui si pensa solo a schernire e deridere senza voler trovare soluzioni concrete ai problemi. Un contesto in cui mi devo sentire preso letteralmente in giro da chi non vuole il bene di Gallarate”.

Ma ad oggi, quale potrebbe essere la soluzione per poter realizzare il palazzetto in città senza questi fondi?
“Bisogna attivare una rete di collaborazione tra diversi privati, cercando di coinvolgere quante più realtà possibili per trovare fondi e rendere il progetto attuabile. Ci deve essere la volontà, ripeto, da parte di tutti, maggioranza ed opposizione soprattutto, di attivarsi per rendere realizzabile il progetto di un’opera che sarebbe un bene comune per tutta Gallarate. Rimango scioccato e disgustato invece nel vedere come di fronte ad una situazione del genere in Consiglio Comunale non si pensi ad altro che ad attaccare, invece di rendersi disponibili ad una collaborazione proficua”.

Lei si sente di mettersi in gioco prima persona per cercare di realizzare questo progetto?
“Assolutamente sì. Per me la realizzazione del palazzetto a Gallarate è un qualcosa di essenziale per dare slancio e sviluppo a tutta la città. Sono pronto a impegnarmi per cercare di realizzare un progetto di collaborazione tra privati che porti questi fondi, che poi è un lavoro che già, per fini diversi, faccio come Delegato all’Area Marketing della Pallacanestro Varese, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il problema non è però la mia volontà o quella della maggioranza, ma di altri”.

Alessandro Burin

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