Ripartire dopo una sconfitta non è mai facile, a maggior ragione con un gruppo giovane che deve ancora farsi le ossa, ma la corazza degli Skorpions Varese è dura e la parola resa non fa parte del vocabolario grigiorosso. La Senior lo ha dimostrato nella scorsa stagione quando, dopo il ko all’Ossola contro i Lions Bergamo, il gruppo di Nick Holt si è risollevato in fretta inanellando una serie di risultati che hanno portato al trionfo in Seconda Divisione.

Di quella squadra (e ovviamente della prossima che competerà in Prima Divisione) fa parte Luca Brivio, oggi anche Offense Coordinator dell’Under18 reduce dalla sconfitta torinese contro i Giaguari. Un 20-7 figlio di molteplici fattori che il coach classe ’91 riassume nella sua analisi: “L’errore principale è stato quello di ripetere gli stessi giochi senza sfruttare a dovere il roster; così facendo abbiamo di fatto regalato il primo tempo ai Giaguari. Gli infortuni hanno costretto tanti ragazzi a sacrificarsi in un doppio ruolo e, paradossalmente, nel secondo tempo siamo riusciti a cambiare marcia proprio in una situazione d’emergenza: non ci siamo limitati alle corse, ma abbiamo mosso la palla in area con discreta efficacia. Il gruppo è giovane e, ovviamente, deve crescere ancora molto”.

L’Under18 ha un roster abbastanza corto e anche a Torino è emerso questo aspetto: quanto pesa il dover sacrificare i ragazzi in un doppio ruolo?
“La difficoltà maggiore consiste nel richiedere uno sforzo fisico importante ma è il senso di responsabilizzazione a fare la differenza. Fortunatamente la squadra non ha questo problema perché fin qui abbiamo avuto ottime risposte dai veterani e dai rookies, visto che lo spirito di sacrificio profuso da ognuno è davvero encomiabile. Siamo fortunati: a Varese tanti ragazzi sono dediti al football e questo sport, fortunatamente, riscuote sempre più successi”.

Quali sono le tue sensazioni da allenatore?
“È stimolante allenare una squadra in qualità di Offense Coordinator, arrivando io stesso dagli insegnamenti di un tecnico del calibro di Holt. Trovo complicato trasmettere la filosofia e lo stile di gioco da College, che Nick ci sta impartendo, ad una squadra di ragazzi che ha di fatto iniziato a giocare a football da pochissimo. Al netto delle comprensibili difficoltà, è però davvero bello vivere questa esperienza e allenare quelli che un domani saranno miei compagni in Prima Squadra”.

Qual è la parte più difficile?
“Da Offense Coordinator il mio compito è cercare di capire la posizione più adatta per ogni ragazzo cercando di incasellarlo già in prospettiva della sua futura carriera da allenatore. Da Offensive Coordinator, poi, il mio compito è sfruttare ogni gioco possibile soprattutto in base al materiale umano che ho a disposizione. Sono grato alla società per avermi dato questa occasione e sto imparando davvero molto, anche perché alle spalle ho un team che mi sta aiutando costantemente; lo stesso Holt mi dà consigli preziosi che non manco di mettere in pratica”.

Visto che il nome di Holt è già uscito un paio di volte, come sta andando il pre-season in palestra?
“Stiamo lavorando duramente agli ordini del nuovo Strenght and conditioning Coach voluto da Holt: Pete Deiwert ha strutturato un programma di allenamenti specifici e focalizzati, un lavoro che dubito venga fatto da altre parti. Difficile? Sì e no, perché ognuno di noi ha caratteristiche fisiche diverse ma Deiwert è ben cosciente del nostro livello, diversifica i programmi e rende ogni sessione, per quanto intensa, bella da vivere”.

Le aspettative per la stagione?
“Di sicuro c’è voglia di far bene e di sorprendere in un campionato che sarà già di per sé una sorpresa: tra la fusione dei Warriors Bologna con i Vipers Modena, l’uscita di scena dei Seamen Milano e l’ingresso dei Frogs Legnano, la Prima Divisione sarà tutta da scoprire. A livello personale? Voglio dimostrare di poter competere a questo livello perché me lo sono guadagnato: ho fatto la mia gavetta a partire dal CIF9 e ho imparato a rendere il mio ruolo, il centro, divertente e appagante raccogliendo non poche soddisfazioni. Voglio continuare su questa linea”.

A proposito di aspettative, torniamo sull’Under18, cosa dobbiamo aspettarci dal big match di sabato sera contro i Leocorni?
“Sarà durissima. I Leocorni (nati dall’unione di Rhinos Milano, Daemons Cernusco e Lions Bergamo, ndr) hanno un roster infinito e sono a tutti gli effetti la corazzata del girone: giochiamo in casa, abbiamo il vantaggio del tifo e speriamo che l’ambiente dia la carica ai ragazzi per lottare fin dal primo quarto, a differenza di quanto successo a Torino”.

Quale sarà la chiave del match?
“Nelle partite fisicamente difficili è fondamentale avere la testa giusta: è vero che soffriamo una disparità numerica, ma in campo ci vanno sempre nove giocatori e sarà la determinazione a fare la differenza. Credo sia inutile stravolgere il playbook, ma sarà invece fondamentale eseguire al meglio ogni giocata vincendo le sfide individuali. Sarà difficilissimo ma, lo ripeto, giocheremo sempre in 9vs9. Siamo pronti ad una grande serata: a prescindere dal risultato arriveremo a fine partita consapevoli di aver dato tutto”.

WEEK 04 – GIRONE C

Skorpions Varese – Leocorni
Sabato 12 novembre, ore 18.30
Panthers Parma – Giaguari Torino
Domenica 13 novembre, ore 16.00

CLASSIFICA GIRONE C

Leocorni 2-0 (1.000 – 49pf/26ps)
Giaguari Torino 2-1 (666 – 55pf/28ps)
Skorpions Varese 1-1 (500 – 58pf/35ps)
Panthers Parma 1-1 (500 – 29pf/39ps)
Seamen Milano 0-3 (0 – 26pf/89ps)

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui