Il terremoto di martedì in casa Città di Varese (per chi se lo fosse perso la società ha cacciato l’ex capitano Donato Disabato) non potrà non avere conseguenze. I tifosi si sono già espressi sui social dando il loro verdetto (tutti a sostegno del giocatore condannando il gesto della società), ma la testa di Disabato potrebbe solo essere la prima di tante altre. Come le tessere del domino (Gianluca Porro e l’ex capitano ad aprire la fila), altri biancorossi sono pronti a cadere perché il Città di Varese si prepara alla rivoluzione.

In mattinata la squadra si è allenata agli ordini di un Luciano De Paola diviso da sentimenti contrastanti: da una parte la soddisfazione per l’impegno profuso dal gruppo, dall’altra il dispiacere per non avere più a disposizione un elemento chiave per il centrocampo e per la squadra. Donato Disabato era sì presente alle Bustecche ma, come ormai sappiamo, a parte (nella foto in alto davanti alla panchina), concentrato a tenersi pronto fisicamente per la sua prossima avventura che inizierà verosimilmente tra un paio di settimane. Tra le righe, mister De Paola ha fatto capire di aver avuto le mani legate sulla vicenda, anche perché, come dichiarato nell’ultima conferenza prepartita, aveva puntato con decisione su Disabato nel ruolo di mezzala. Eppure, già nelle settimane scorse l’ex capitano era stato proposto ad alcune realtà della nostra zona.

Imposizione dall’alto, dunque, così come avverrà prossimamente per altri giocatori. Francesco Mapelli e Gabriele Premoli potrebbero addirittura non essere convocati per la trasferta bergamasca contro il Brusaporto di domenica, così come il neoacquisto Valerio Pinto. Quest’ultimo, reo di non aver convinto nelle chance avute, sta avendo se non altro la possibilità di allenarsi direttamente con il gruppo (a differenza di Disabato) per motivi extra-campo. In gruppo anche i due difensori ma, ormai, con la quasi certezza di dover presto abbandonare la nave Varese: il rendimento altalenante del pacchetto difensivo è sotto gli occhi di tutti, ma è chiaro che il doppio addio anticipato rischierebbe di pesare ulteriormente nell’economia di squadra e, soprattutto per quel che riguarda Mapelli (altro giocatore amato), sull’umore della tifoseria. Capitan Monticone sarebbe dunque chiamato a prendersi la piena responsabilità della difesa affiancato (in attesa di news di mercato) da Parpinel e da un acciaccato Boni (che però dovrebbe unirsi alla lista partenti).

A centrocampo attenzione a Luca Piraccini e a Francesco Gazo, nomi pesanti che la società sarebbe disposta a tagliare. Nel secondo caso, però, c’è chi (a stretto contatto con la dirigenza) si sarebbe drasticamente opposto, motivo per cui il centrocampista classe ’92 dovrebbe essere confermato. Davanti, Roberto Cappai (in gol domenica) è un altro elemento pronto ad essere sacrificato mentre la società non vorrebbe privarsi di Carlo Ferrario, anche se il bomber biancorosso nutre (ovviamente) non pochi apprezzamenti da parte dell’élite della Serie D. Richieste che sono già arrivate anche per Marco Pastore, croce e delizia dell’attacco biancorosso.

Cosa sta succedendo dunque al Varese? Tali scelte, se confermate, non potrebbero essere giustificate dal semplice “rivoluzionamento” poiché i pilastri portanti della squadra costruita in estate sarebbe troncati di netto. Giocatori, peraltro, discretamente cari alla tifoseria (almeno la maggior parte), nonché i più economicamente pesanti: taglio del monte ingaggi in corso? Se così fosse sarebbe un’implicita ammissione di colpe relativa al fallimento del progetto avviato in estate e, al tempo stesso, uno scarico di responsabilità sui senatori. Da valutare, inoltre, chi saranno i papabili sostituti e, soprattutto, chi vorrà assumersi l’onere di sbarcare a Varese in un momento del genere: oltre alla classifica deficitaria, il dialogo interno è ai minimi storici e non sembra affatto esserci unità d’intenti sulle prossime mosse. La nebbia di confusione dovrà pertanto essere diradata quanto prima ma la domanda che si pongono i tifosi (a cui molti hanno già dato implicitamente risposta negativa) è: questa dirigenza sarà in grado di risollevare il Città di Varese?

Matteo Carraro

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