Buttiamo lì due numeri a scopo spunto di riflessione. Contro le attuali prime 5 in classifica (4 affrontate in trasferta), la Pro Patria ha raccolto 8 punti con 2 vittorie (FeralpiSalò e domenica con il Lecco), altrettanti pareggi (Vicenza e Pordenone) e una sola sconfitta (Pro Sesto). Fatturando così una media punti sensibilmente superiore (1.60) a quella registrata (1.42) con le restanti 12 avversarie sin qui affrontate. Contro cui la statistica segnala 17 punti in 12 partite raccolti grazie a 5 vittorie (Mantova, Pro Vercelli, Virtus Verona, Triestina e AlbinoLeffe), 2 pareggi (Arzignano e Renate) e ben 5 rovesci (Padova, Trento, Pergolettese, Novara e Juventus Next Gen). Digressione da integrare con il percorso (quasi) netto contro le ultime 7 dove (in attesa di Piacenza e Sangiuliano City), i bianco-blu hanno messo insieme una media punti di 2.4 con 4 successi (Mantova, Virtus Verona, Triestina e AlbinoLeffe) e la sola sconfitta con il Trento fresco di cambio in panca (dopo di allora aquilotti con una sola vittoria, 2 pari e 6 disfatte, le ultime 5 consecutive).

Conclusioni? Beh, il dato politico è che la Quinta del Tractor è andata bene con le prime, benissimo con le ultime e maluccio con la classe media (0.7 punti a partita). Anche se di questa fanno parte solo contingente Padova, Novara e la stessa Juve. Ergo, tutti ragionamenti in itinere. Come accennato, da qui alla boa di metà stagione la Pro Patria affronterà Piacenza (domenica ore 14.30, stadio “Garilli”), Sangiuliano City (sabato 17 ore 14.30, stadio “Speroni”) e Arzignano per aprire il ritorno e chiudere il 2022 (venerdì 23 ore 14.30, stadio “Dal Molin”). Occasione per arrotondare quel più 6 sulla zona playout che al di là dell’attuale (solida) posizione playoff, rappresenta il vero target stagionale tigrotto.

Lomba o raddoppia?

Con il 2-0 sul Lecco sono 7 le vittorie in campionato (5 in casa, 2 fuori e 5 clean sheet). Per 6 volte la formazione tigrotta ha siglato più di una rete: 4 volte ha vinto (Mantova, Pro Vercelli, Triestina e Lecco), una ha pareggiato (Pordenone) e una sola ha perso (Pergolettese). Mentre quando non ha incassato gol ha sempre prevalso. Per la cronaca, con Lombardoni in campo dal 1’: 4 vittorie, 1 pareggio, 1 rovescio (media 2.17), 4 clean sheet e 5 reti subite. Senza il 19 dall’inizio: 3 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte (1.09), 1 clean sheet e 15 gol subiti. Di fatto, rendimento dimezzato in assenza del centrale orobico.  

In dubio pro Leo

Il suo personalissimo tabellino recita 6 reti e 2 assist nelle ultime 9 giocate (3 per intero per un totale di 676’). Se preferite, il 50% degli ultimi gol realizzati (6 su 12), e/o 7 dei 13 punti contabilizzati dai tigrotti nello stesso stint di campionato. L’incidenza offensiva di Leonardo Stanzani (titolare in 15 delle 17 gare stagionali) va al di là del bene e del male. Non è il classico attaccante d’area (3 segnature in campo aperto a difesa non schierata), ma sa farsi concavo o convesso a seconda del partner d’attacco. Delle ultime 11 reti della Pro Patria solo l’1-0 di domenica di Fietta non porta la firma di un attaccante. Le prime 10 avevano invece proporzioni opposte con 4 centri delle punte e 6 di difensori e centrocampisti. Segno tangibile di un’evoluzione nel gioco della Pro Patria più protetta dietro e con meno elementi pronti a buttarsi dentro.              

ZeroZeroZero

Dalla dieta del Girone A è scomparso lo 0-0. Solo 8 in 170 partite (46 pareggi). Nel B sono 21 (su 48 pari), nel C 17 (su 47). Quasi a metà Campionato ben 8 squadre (oltre alla Pro Patria) sono aliene al punteggio ad occhiali (Juventus Next Gen, Vicenza, Padova, Piacenza, Pro Sesto, Pro Vercelli, Sangiuliano City e Trento). La stagione passata gli 0-0 furono 35 su 120 pareggi (9,21% delle 380 gare). Quest’anno percentuale dimezzata (4,70%). Maggiore ricerca di un calcio più offensivo? La media gol a partita (2.45 contro il 2.19 del 2021/22) sembra andare in quella direzione.       

Apertura, nuova gestione

Quinta vittoria consecutiva (6^ con la Coppa Italia) e testa raggiunta in virtù dello scivolone del Pordenone a Vercelli. Il Vicenza sgasa grazie alla cura Modesto. E rappresenta la quinta diversa capolista solitaria di un raggruppamento ancora a caccia di un padrone. Chissà che non l’abbia trovato. Intanto domenica supersfida a Lignano con i neroverdi friulani.                                

Giovanni Castiglioni    

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui