Giunti a metà campionato, e con un più di un mese di pausa prima dell’inizio del girone di ritorno previsto per domenica 22 gennaio 2023, è tempo di trarre le prime somme e dare i primi giudizi sul cammino fin qui svolto dalle sedici protagoniste del Girone A di Promozione. Non sono mancate le sorprese, sia in positivo che in negativo, con le tre neopromosse a lungo scatenate e che si sono rivelate vere e proprie mine vaganti. Davanti a tutti però, come da pronostico, c’è il Saronno di Danilo Tricarico: nonostante qualche stop a sorpresa, le sette vittorie consecutive con cui ha chiuso la prima parte di campionato gli hanno permesso di rimontare e scavalcare il Base 96 proprio al fotofinish.

SARONNO – 8

A parte il ko sul campo del Valle Olona, in stagione ha perso soltanto contro squadre di bassa classifica come Accademia Inveruno, Solese e Mariano in Coppa. Tre passi falsi che però sono stati più che bilanciati da un percorso netto negli scontri diretti. Imbattuta al Gianetti, l’incognita in questo girone di ritorno saranno soprattutto gli scontri diretti tutti fuori casa. L’inserimento di Drago al posto di un Marzeglia sottotono dà ulteriore peso a un attacco dove c’è grande abbondanza, a partire da un Brighenti già in doppia cifra. Ancora meglio la difesa, battuta solo 9 volte e che ha già collezionato ben 10 clean sheet. Però l’arma in più degli amaretti fin qui è stato un Davide Romeo che ha saputo togliere le castagne dal fuoco alla squadra più di una volta. Granitico.

BASE 96 – 8

Ha guidato a lungo la classifica anche grazie a uno strepitoso filotto di 9 vittorie di fila che l’ha lanciato in fuga. Nettamente il miglior attacco del campionato, probabilmente anche la squadra che ha espresso fin qui il gioco più frizzante. Si sapeva che poteva ambire ai playoff ma sta overperformando lottando a pieno titolo per la vittoria finale. Marinoni e Cazzaniga in vetta alla classifica marcatori sono la ciliegina sulla torta, mentre il ritorno di Cesana può dare quella spinta necessaria per crederci fino in fondo. Unico neo e non da poco: ha perso tutti gli scontri diretti con le prime cinque. Spumeggiante.

SOLARO 7.5

Un avvio grandioso che ha fatto illudere molti di poter vedere l’Universal Solaro in corsa per la vittoria, bilanciato da una piccola flessione che lo ha visto perdere contatto dalle prime della classe. Tuttavia resta una delle squadre più solide del campionato e, anche grazie al colpaccio di Seveso all’ultima giornata, può legittimamente sperare di contenere il margine dalla seconda piazza per andarsi a giocare poi le sue chances ai playoff. Entusiasmante.

BARANZATESE 7.5

Prima volta in Promozione e con l’handicap di un mercato estivo in cui ha pagato lo scetticismo di alcuni giocatori di esperienza verso il progetto gialloblù. Eppure ha dimostrato sul campo non soltanto di poterci stare in categoria, ma anche di poter lottare per i playoff. Dopo il Saronno ha la difesa meno battuta del girone anche per merito di un ottimo Musitano e, se riesce a piazzare un paio di colpi in entrata, può fare un ulteriore salto di qualità andando a rompere le uova nel paniere alle grandi favorite. In particolare le serve un attaccante che possa far coppia con Ruggeri. Rivelazione.

VALLE OLONA 7.5

Partiva con l’ambizione di una salvezza tranquilla, si ritrova a lottare per un posto tra le prime cinque nonostante alcune assenze pesanti in attacco e un paio di ko evitabili. Ad agosto in pochi avrebbero scommesso di vedere il Valle Olona stabilmente nella parte sinistra della classifica e i meriti vanno tutti alla coppia Carnelli-Rovellini, che ha saputo costruire una squadra piazzando gli uomini giusti al posto giusto. Arrembante.

LOMAZZO 7.5

Se non ci fosse la Baranzatese avrebbe il titolo di sorpresa del girone. Da neopromossa ha saputo giocare alla pari contro tutte le avversarie, senza mai stravolgere la propria filosofia. Il roboante 4-0 al Città di Meda il punto più alto del girone d’andata, ma nelle ultime giornate ha lasciato qualche punto di troppo per strada. Bisogna vedere come saprà sopperire alla perdita di un giocatore fondamentale come Drago, passato al Saronno, per capire se potrà restare nei piani alti fino al termine del campionato. Sorprendente.

MEDA 7

La prima cosa che balza all’occhio sono i tonfi pesanti contro Lomazzo (0-4), Saronno (5-0) e Valle Olona (4-0). La seconda che i pezzi pregiati del mercato estivo (Lolli, Tartaglione e Anzano) hanno già fatto tutti le valigie per essere rimpiazzati in un mercato invernale frizzante come quello estivo. Eppure sono ancora in partita a soli 6 punti dalla testa, hanno vinto il derby col Base 96 e hanno dimostrato grandissimo carattere riuscendo a prevalere in tutte le sfide tirate conquistando quei punti pesantissimi che solitamente a fine campionato fanno la differenza. Un appunto però è d’obbligo: quando proprio non si riesce a vincere, anche un pareggio può tornare utile. Invece fin qui il segno X non è mai uscito sulla ruota di Meda. Incostante.

ISPRA 7

Ha messo tanto fieno in cascina nelle prime giornate, specialmente in casa dove ha vinto le prime quattro gare giocate tra le mura amiche. Per ambire a una salvezza tranquilla però serve riuscire a fare qualcosa di più anche lontano da Ispra, dove fin qui ha raccolto soltanto sei punti nell’exploit sul campo del Valle Olona e all’ultima giornata a Cerro Maggiore. Il recupero di Oldrini può essere la chiave per consolidarsi e allungare sulle inseguitrici. Considerando che si tratta di una neopromossa, tuttavia, il bilancio sin qui è più che positivo. Discontinuo.

BESNATESE 6

Doveva essere la stagione della consacrazione e invece il rendimento altalenante le impedisce di essere zona playoff, dove ha tutte le qualità per stare. Offre un gioco sempre propositivo, atteggiamento che talvolta paga quando viene commesso qualche errore di troppo in uscita. L’infortunio al capitano Fabio Comani è una brutta tegola il cui impatto è stato fin qui ridimensionato dallo spirito di sacrificio dei compagni. Intermittente.

LENTATESE 6

Ci si aspettava di vederla più in alto ma ha l’alibi dei tanti, troppi infortuni subiti. Quando Valente ha avuto la squadra quasi al completo i risultati sono arrivati, adesso però c’è da cambiare passo nel girone di ritorno per avvicinarsi alla parte sinistra della classifica ed evitare di essere risucchiata nella lotta per non retrocedere. Resiliente.

ACCADEMIA INVERUNO 5.5

Sedici punti su diciassette sono stati conquistati nella fortezza del Garavaglia, mentre in trasferta è arrivato solo il pareggio acciuffato nel recupero a Baranzate. Difficile che bastino le partite giocate di fronte al proprio pubblico per salvarsi. Palazzi è quindi chiamato a trovare la chiave per far compiere ai suoi il salto di qualità lontano dalle mura amiche, anche perché in tutti gli scontri salvezza nel girone di ritorno non avrà il fattore campo a disposizione (eccetto il Mariano). Casalinga.

CAS 5

Un avvio horror (3 punti nelle prime 6), poi la risalita interrotta dai ko consecutivi con Saronno, Solaro, Meda e Lentatese. La squadra di Cau però è viva e col recupero di Berton in avanti può ambire a fare quello scatto che le permetterebbe di salvarsi senza dover soffrire fino all’ultimo. Anche perché le individualità non mancano, quindi è lecito aspettarsi un cambio di passo. Rimandato.

MORAZZONE 5

A proposito di avvii horror, è riuscito a fare anche peggio del Cas con 0 punti nelle prime 6. Poi con l’arrivo di Marzio sulla panchina rossoblù c’è stato un netto cambio di passo, anche se ormai le possibilità di ripetere i playoff come la scorsa stagione sono pressoché nulle. C’è però da salvare il salvabile, perché una squadra con queste qualità non può rischiare di restare invischiata nella lotta per non retrocedere. Risorto.

MARIANO 5

Come l’Accademia Inveruno, anche i gialloblù hanno costruito gran parte della loro classifica in casa dove hanno ottenuto 12 dei loro 16 punti. Nel finale di girone si è però verificata un’inversione di tendenza che può rassicurare Rione, anche se non basteranno alcune buone individualità per ottenere la salvezza. Peccato per l’eliminazione ai quarti di Coppa, manifestazione in cui era stato capace di eliminare il Saronno. Le basi per risalire ci sono ma l’impressione è che manchi sempre qualcosina. Incompleto.

SOLESE 5

Ha delle buone individualità ma non sempre mette in campo la grinta del suo allenatore. Invece quando ci si deve salvare è essenziale rimboccarsi le maniche e lottare su ogni pallone. L’incostanza può essere un punto debole su cui lavorare fin da subito, perché è difficile capire se la vera Solese è quella che ha schiantato 3-0 il Saronno oppure quella che ha perso in casa contro l’Aurora CMC Uboldese. Probabile che la verità stia come sempre nel mezzo, quindi si prospetta un girone di ritorno di sofferenza. Enigmatica.

AURORA CMC UBOLDESE 4.5

Già in estate c’erano alcune perplessità sulla mancata sostituzione di un bomber di categoria come Maugeri, passato al Saronno. L’infortunio di Guarda, che lo ha costretto a saltare alcune partite, ha fatto il resto. Non tutto però è perduto: innanzitutto perché la squadra ha dimostrato di non aver mai mollato, anzi avrebbe probabilmente meritato qualche punto in più rispetto a quelli che ha oggi in classifica; in secondo luogo perché può contare su un allenatore abituato a categorie superiori come Paolo Crucitti. Tenace.

Alex Scotti

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