Le tre vittorie consecutive erano state una (bellissima) illusione ma, come riportato anche la scorsa settimana, i risultati positivi non potevano certo cancellare dall’oggi al domani i problemi di una squadra costruita (evidentemente) male e gestita peggio. E così l’1-0 con cui il Franciacorta ha sbancato l’Ossola condannando il Città di Varese a chiudere il 2022 davanti al proprio pubblico con una sconfitta ha riportato alla luce tutto ciò che finora non era funzionato: gioco assente per lunghi tratti, poche idee, scarsa finalizzazione e confusione.

Una confusione che è evidente per lo più extra-campo, con un allenatore che (a sei giorni dalla fine del mercato) si lamenta in maniera plateale con la società che lo ha privato dell’unica alternativa a Ferrario (Cappai) e non ha ancora provveduto ad assicurargli gli esterni richiesti fin dal suo arrivo. Che De Paola non sia certo l’allenatore più amato dal popolo biancorosso non è un mistero, eppure l’attuale situazione porta qualche tifoso ad appoggiare la posizione del tecnico. È il caso di Vito Ballerio che scrive: “Ha ragione a lamentarsi. Vuole giocare con il 4-2-3-1 con due esterni e la società non gliene ha comprato mezzo… non c’è uno che salta l’uomo in squadra. Devono arrivare due esterni forti, una punta e un terzino sinistro, e invece non arriva nessuno. Come fa a lavorare senza i giocatori adatti al suo modulo?“. Dall’altra parte, però, in molti fanno notare come anche al Franciaorta mancassero elementi di primo piano, visto che i bresciani di mister Sgrò si sono presentati a Varese senza un intero reparto offensivo (quattro attaccanti fuori).

Inevitabile, dunque, riavvolgere il nastro e tornare sugli addii prematuri che hanno segnato la tifoseria biancorossa: Donato Disabato, Francesco Mapelli e Luca Piraccini mancano alla tifoseria del Varese perché non si tratta solo di giocatori, ma di uomini che per il biancorosso avrebbero fatto qualsiasi cosa. Non a caso Ezio Bianchi sentenzia: “Se togli gente che può dare qualcosa al gioco, chi rimane che voglia di giocare ha? Squadra inesistente“.

La sconfitta di ieri pomeriggio, inoltre, ha fatto ripiombare il Varese in piena zona playout ed è pertanto normale leggere commenti come quello di Vincenzo Gramella (“Siamo punto e a capo“) o di Mario Giannone (“Sempre peggio“). Non è normale, però, vedere un Varese così. Urge una scossa, a livello di mercato (o ai piani alti?), per sperare in un 2023 migliore.

Matteo Carraro

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