Antivigilia della vigilia di Natale per la Pallacanestro Varese che si prepara al derby di Santo Stefano (appuntamento alle ore 18.30) in casa dell’Olimpia Milano con l’obiettivo di fare uno sgambetto ai cugini in occasione della classicissima che andrà in scena nel boxing day.

La OJM arriva alla supersfida dopo la vittoria ai supplementari con Trieste: l’obiettivo della squadra di coach Brase sarà pertanto quello di provare a strappare i due punti approfittando di un momento non brillantissimo del roster milanese (vedi le tante sconfitte in Eurolega il ko contro Trento nell’ultimo turno di LBA).

A presentare il derby di lunedì ci pensa l’assistant coach Paolo Galbiati che ai microfoni societari inizia partendo dall’analisi del match contro i Giuliani che ha messo tanti aspetti positivi della Pallacanestro Varese, ma anche molti difetti visti dall’inizio della stagione: “La partita contro Trieste ha avuto tre volti: uno eccellente, dove siamo andati avanti nel risultato anche più volte, uno difficile, dove abbiamo subìto la rimonta anche a causa di errori nostri, e poi il finale, dove ci siamo comportati in maniera discreta nonostante qualche alto e basso di troppo. In questa ultima fase siamo stati bravi a non disunirci; in attacco ci siamo affidati a chi era più caldo mentre in difesa abbiamo limitato le loro bocche di fuoco stando insieme come squadra. La cosa più bella è stata la spinta del nostro pubblico; se abbiamo vinto lo dobbiamo in gran parte ai nostri tifosi che anche nel momento più complicato del match ci hanno dato la carica. Ovviamente è stata una partita in emergenza perché senza Reyes ci è mancata fisicità; abbiamo dovuto allungare i minuti di tutti gli altri giocatori ma lo avevamo messo in conto“.

Queste cose succedono prosegue Galbiati ma stiamo lavorando parecchio per trovare più continuità all’interno della partita limitando al massimo i momenti meno buoni. Lunedì affrontiamo Milano, squadra che abbiamo già incrociato in precampionato. Bisogna dire che quelle due scoppole ci hanno fatto crescere perché ha messo subito i giocatori di fronte al livello della Serie A. Rimangono comunque due test che non fanno testo perché era pre-season e perché sia noi che loro eravamo incompleti. Per riuscire ad avere la meglio dovremo semplicemente essere noi stessi, sfacciati ed aggressivi. Dovremo provare ad imporre la nostra pallacanestro limitando la loro che è esattamente opposta alla nostra. Non saranno nel loro migliore momento, ma hanno tantissima qualità; se gioca e difende come sa e come può tende a stritolarti. Dovremo essere bravi a non farci stritolare e a scappare via facendo valere le nostre caratteristiche“.

Redazione

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