Gli ultimi giorni dell’anno, come da tradizione, sono il momento perfetto per un bilancio di tutto quanto ci si lascia alle spalle. Eccoci, allora, con il nostro riepilogo – sotto forma di pagella – del campionato d’inverno di Eccellenza, andato in scena dal 4 settembre al 18 dicembre. Tra le diciotto protagoniste del girone, confermano i pronostici di inizio stagione le big Vogherese e Pavia, impossessatesi dei primi due gradini del podio. A superare le aspettative è la terza classificata Solbiatese, che dopo un approccio a fari spenti ha acceso l’indicatore di direzione e proseguito il tragitto sulla corsia di sorpasso. Alti e bassi, invece, per le altre varesotte, che in maggiore o minore misura hanno faticato a stare al passo con gli obiettivi fissati in estate.

Vogherese 8.5

Una macchina da guerra sia in casa che in trasferta. Chiude il girone di andata in cima alla classifica con quaranta punti, la seconda miglior difesa (nonostante la rivoluzione portata in quel reparto dal calciomercato estivo) e il secondo miglior attacco. Nessun marcatore, in realtà, è andato in doppia cifra, ma con la coppia Romano-Franchini i rossoneri hanno messo a segno sedici gol, a cui si aggiunge il contributo apportato da giocatori di ogni ruolo, per un totale di 33 reti. Se non porta a casa un voto ancora più alto è per la sconfitta di inizio stagione alla Bombonera di Besozzo e soprattutto per il pareggio con l’Accademia Pavese alla penultima giornata. Robusta.

Pavia 8.5

Un solo punto la separa dalla capolista Vogherese. Dopo le difficoltà della passata stagione, rinasce completamente allestendo una rosa che già sulla carta non poteva fallire. Come il “Giovanni Parisi”, anche il “Pietro Fortunati” è il fortino inespugnabile di una squadra che in casa ha sempre raccolto punti. Doverosa la menzione di merito per la migliore difesa in assoluto del girone, che in diciassette giornate ha subìto solamente sette gol, mentre l’attacco è stato trascinato dal bomber Principe, finito per dodici volte sul tabellino. In genere imperturbabile contro le big, cade contro il Club Milano e, un po’ a sorpresa, anche contro il Castello Città di Cantù. Il suo campionato, però, resta di vertice, dentro e fuori dal campo. Coesa.

Solbiatese 8

Dopo un inizio altalenante, complice anche il salto di categoria e un calendario non propriamente agevole nelle prime giornate, a fine ottobre ingrana non una, bensì due marce superiori, inanellando sei vittorie consecutive che la portano in tutt’altra zona di classifica. Se il cambio di guida tecnica può aver dato una cosiddetta scossa all’ambiente, è altrettanto vero che il gruppo costruito in estate aveva tutte le carte in regola per far bene sin dall’inizio. Chiude questa prima parte di stagione con il miglior attacco del girone, ora ulteriormente rinforzatosi con l’arrivo di Mario Dervishi. Considerando le due sessioni di mercato, è d’obbligo un 10 per la campagna acquisti. Briosa.

Club Milano 7.5

Un buon avvio per una squadra che ha puntato fondamentalmente sui giovani. Nell’ultimo mese, però, perde terreno, scivolando dal secondo al quarto posto. I risultati a volte incostanti riflettono probabilmente il carattere umorale di un gruppo che, se da un lato è stato capace di vincere contro il Pavia, dall’altro ha fallito contro altre corazzate (vedi Oltrepò e Vogherese) e sprecato occasioni contro avversari più abbordabili (vedi Ardor Lazzate e Calvairate) fino alla debacle (e unica sconfitta casalinga) contro la Sestese. In vista del girone di ritorno, il rientro di Rankovic, il secondo più prolifico del biancorossi dopo bomber Pelle, potrà portare sicuramente nuova linfa in attacco, per tentare di accorciare le distanze dalle favorite. Intermittente.

Muggiò 7

Da neopromossa, si rivela sicuramente una sorpresa, tant’è che fa meglio di squadre che conoscevano già la categoria. Sesta con gli stessi punti di un club di tutt’altro calibro e storia quale l’Oltrepò, è la dimostrazione che il blasone, quando si tratta di calcio giocato, conta fino a un certo punto. La differenza reti pari a zero è il riflesso aritmetico di una squadra che se da un lato segna tanto, dall’altro, forse, subisce un po’ troppo. Rimasti privi del loro capocannoniere Personè, i gialloblù dovranno essere bravi a sopperire a questa perdita per ripetere i risultati del girone di andata. Pungente.

Magenta 7

L’altra sorpresa positiva del girone. La vittoria del campionato di Promozione è stato il primo passo verso un progetto sicuramente ambizioso per una neo-promossa. Potendo contare su giocatori come Mammetti, Draghetti e Pedrocchi (solo per citare qualche esempio), inizia la stagione come vera e propria outsider. Quarto miglior attacco, ma quinta peggior difesa, pecca in alcuni casi di discontinuità; c’è da dire, d’altro canto, che gioca a viso aperto con le grandi e riesce a mettere a tappeto formazioni come Sestese e Verbano, a cui di fatto mostra le spalle nella classifica di metà campionato. Imprevedibile.

Ardor Lazzate 6.5

Con una formazione abbastanza rimodellata rispetto all’anno scorso, si dimostra all’altezza della situazione e più che idonea a un campionato da metà classifica. Ha un andamento pressoché simile in casa e in trasferta e va a segno con undici giocatori diversi, di cui il più prolifico è Artaria. Centrando qualche bersaglio in più, avrebbe potuto addirittura ambire alle porte dei playoff. I risultati, dopotutto, parlano di una squadra che ha saputo tenere a bada Pavia e Verbano, vincere con la Solbiatese e segnare tre gol a una difesa di ferro come quella della Vogherese. Quadrata.

Accademia Pavese 6.5

Considerando che il suo obiettivo è la salvezza, si sta muovendo discretamente bene. È vero che il lato destro della classifica è abbastanza corto e che il primo slot dei playout dista solo un punto, ma le prospettive per il girone di ritorno sono apparentemente rosee: questo gruppo è in crescita ed è riuscito a mettere in difficoltà formazioni ben più attrezzate, costringendo al pareggio Vogherese, Verbano, Solbiatese e Ardor Lazzate. Focalizzata.

Verbano 6

In estate realizza una campagna acquisti di spessore, ma il progetto iniziale affonda per divergenze in seno al club. Dopo un periodo di instabilità dovuto al cambio di allenatore e alla rottura con la precedente dirigenza, si rimbocca le maniche e conquista un discreto ottavo posto con una rosa molto giovane, ampiamente rivoluzionata rispetto al pre-season. Una reazione da apprezzare, viste le circostanze, e che le vale una sufficienza stiracchiata. Seconda miglior squadra fuori dalle proprie mura e terza miglior difesa del girone, ha invece buoni margini di crescita in attacco. C’è anche da dire, però, che l’ultima giornata contro il Gavirate ha già dato buoni segnali in tal senso. Pimpante.

Castello Città di Cantù 6

È vero: per una neopromossa (o meglio, ripescata) trovarsi fuori dalla zona playout è un traguardo di tutto rispetto. Ma non dimentichiamo che questa squadra era partita con una marcia in più e un ritmo da vera e propria big, mantenendo la porta inviolata per ben cinque giornate consecutive. Le vittorie contro Pavia, Sestese e Verbano, così come i pareggi contro Oltrepò e Vogherese, facevano pensare che i gialloblù sarebbero stati fino alla fine l’outsider del girone; e invece, il mese di novembre ha segnato l’inizio di una flessione da cui non sono ancora riusciti a risollevarsi. La sufficienza premia l’approccio alla stagione; per mantenerla fino a maggio servirà un’inversione di rotta. In calo.

Oltrepò 5.5

Il quinto posto è stato raggiunto, ma sicuramente ci si aspettava molto di più da una squadra che era stata costruita per vincere e che invece chiude l’anno a tredici lunghezze di distanza dalla vetta. I tre punti racimolati nelle ultime sei gare sono troppo pochi per mantenere il passo con le prime della classe, mentre le inseguitrici incalzano a una distanza molto ravvicinata. L’addio di Grasso nella sessione di mercato invernale priva la rosa del suo elemento più prestante e carismatico, ma l’arrivo di Berberi e il rientro di Pedrabissi mantengono comunque molto alto il livello di pericolosità in attacco. Con gennaio, però, qualcosa dovrà cambiare per riportarsi in carreggiata. Insoddisfacente.

Sestese 5.5

L’andamento incerto del girone di andata la colloca in una zona di classifica abbastanza lontana dalle aspettative del pre-season, a un solo punto di distanza dai playout. Se da un lato, in alcune occasioni, può aver peccato di inesperienza per la giovane età della rosa, dall’altro ha dovuto fare i conti con uno sfortunato susseguirsi di infortuni che l’hanno privata di pedine fondamentali per gli equilibri in campo. Ciononostante, ha mantenuto la propria identità ottenendo risultati importanti contro avversari di spessore quali Verbano, Oltrepò e Club Milano. Le nove sconfitte restano un boccone difficile da digerire per i biancoazzurri, ma la campagna acquisti in chiave senior e il recupero di tutti i tasselli del mosaico potrebbero cambiare le carte in tavola per il girone del ritorno. Altalenante.

Calvairate 5.5

La nota positiva riguarda senz’altro il trascinatore dell’attacco Seydou Sow, che ha già nove reti all’attivo. Se l’obiettivo fissato in estate era disputare un classico campionato tranquillo, in questo girone di ritorno la tranquillità sarà per tanti un’utopia. Attualmente prima formazione in zona playout con ventun punti, questo posizionamento è forse al di sotto delle aspettative di una società che, dopo il raggiungimento della salvezza nella passata stagione, aveva rafforzato la rosa per diventare un po’ più fastidiosa. Vacillante.

Vergiatese 5.5

Il ringiovanimento della rosa messo in atto quest’estate lasciava presagire che mantenersi lontano dalla bassa classifica sarebbe stato difficile. Tuttavia, quindici punti in diciassette partite, solo uno in più dalla zona retrocessione, sono un bottino troppo magro che potrebbe mettere la squadra in una situazione critica in vista del girone di ritorno. Il valzer delle panchine non ha aiutato i granata, che nella finestra di mercato invernale hanno anche perso giocatori importanti come Medina, Cassini e Guddo. D’altro lato, la campagna acquisti ha portato in quel di Vergiate elementi di indubbia qualità, che sotto la guida di un determinato mister Fiorito saranno chiamati a una “missione possibile”. Ma spezziamo un’altra lancia a favore dei galletti, protagonisti di un ottimo cammino in Coppa Italia, dove hanno sbaragliato la concorrenza fino alle semifinali. Incerta.

Gavirate 5

La campagna acquisti estiva lasciava pensare a tutt’altro posizionamento. Invece, dopo un inizio ad alto ritmo con sette punti nelle prime tre gare, la stagione ha preso una piega inaspettata, tant’è che le statistiche di metà stagione parlano di solo quattro vittorie in diciassette giornate. Lunghissimo il periodo di magra durato da ottobre a metà novembre, in cui la squadra ha riportato sei sconfitte e due pareggi. Sul finale, l’entusiasmo portato dalle due vittorie consecutive contro Castello Città di Cantù e Calvairate è stato in un certo senso spento o smorzato dalle due sconfitte con cui si è concluso il girone. Positivi, senza dubbio, gli inserimenti dell’ex Tartaglione e dell’altrettanto esperto Marinoni; potenzialmente molto dannosa, invece, la perdita di un uomo leader quale Pescara. Sottotono.

Pontelambrese 5

La lotta per la salvezza è sempre stata nelle corde del club, ma quest’anno, anche a causa dell’alta competitività del campionato, i comaschi stanno soffrendo un po’ troppo. Attualmente in zona retrocessione con la peggior difesa del girone (sono 39 le reti subite, in media oltre due a partita), dovranno cambiare ritmo per mantenere la categoria. Da sottolineare, comunque, che le ultime giornate hanno mostrato una squadra più in forma e compatta. A rischio.

Virtus Binasco 5

Gettata nella mischia dell’Eccellenza a seguito dell’ampliamento del girone, ha faticato ad adattarsi alla nuova categoria. Le dodici sconfitte subite in tre mesi la condannano all’ultimo posto della classifica d’inverno, staccata di cinque punti dall’attuale zona playout. Con una differenza reti di -21, è il fanalino di coda anche sotto quest’aspetto. Una nota curiosa: i nove punti conquistati arrivano da due vittorie contro squadre non proprio di bassa classifica, ovvero Ardor Lazzate e Oltrepò, e da tre pareggi di misura, di cui uno con l’altra big Club Milano. Ciò non basta, però, a salvare questa prima parte di stagione. Impreparata.

Vis Nova Giussano 4.5

Considerando che fino a pochi mesi fa si metteva alla prova sui campi di Serie D, poteva fare molto di più. Solo tre le vittorie ottenute in tutto il girone di andata, per l’esattezza contro Magenta, Gavirate e Virtus Binasco, che sommate a cinque pareggi danno come risultato quegli scarsi quattordici punti che la piazzano in terzultima posizione. Vulnerabile.

Silvia Alabardi

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