Stefano Palazzi non va mai in ferie. E nonostante buoni sentimenti e clima natalizio, la fatturazione elettronica del Giudice Sportivo (ed ex Procuratore Federale) ha alleggerito le casse della Pro Patria di ulteriori mille euro (dopo i tremila della settimana passata) “per avere un suo sostenitore, posizionato nel settore Curva Nord riservato alla tifoseria ospitata, proferito, al 41° minuto del primo tempo, una frase espressione di discriminazione nei confronti dell’Arbitro comportante, direttamente o indirettamente offesa, denigrazione e insulto per motivi di razza, di religione, di nazionalità e di origine etnica, frase percepita da un solo Rappresentante della Procura Federale sui due presenti e pronunciata da un solo tifoso e, quindi, priva dei requisiti della dimensione e della percezione reale previsti dall’art. 28 C.G.S ma tuttavia rilevante ai sensi dell’art. 25 CGS, in considerazione della sua gravità”.

Quindi, anche ad Arzignano orecchie apertissime dei Federali per un ineffabile tifoso che ha omesso di mordersi la lingua prima di prendere a lazzi l’arbitro Tona Mbei (che, salvo ognuno, avrebbe pure diretto bene). In attesa di eventuali nuove prese di posizione della società biancoblu, il tassametro delle multe continua inesorabilmente a correre.          

Giovanni Castiglioni

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