«Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità», ha scritto la famiglia di Gianluca Vialli in una nota per annunciare la morte del campione. «Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori», si legge anche.

L’ex calciatore, campione e simbolo di Sampdoria, Juventus, Chelsea e della Nazionale italiana, aveva 58 anni e si è spento a Londra dove viveva con la moglie Cathryn, le figlie Olivia e Sofia. Era in cura da diverso tempo per un tumore al pancreas e il 14 dicembre scorso aveva annunciato il ritiro dalla Nazionale, in cui ricopriva l’incarico di capo della delegazione, per combattere ancora la malattia.

Il fine 2022 si è chiuso con la scomparsa di Sinisa Mihailovic e di Pelè, il 2023 con quella di Gianluca Vialli. Il mondo del calcio, e non solo, piangono i due campioni: esempio in campo e nella vita.

La strada di Vialli e del Varese Calcio si sono incontrate diverse volte agli inizi degli anni ’80, quando con la maglia della Cremonese è sceso in campo al Franco Ossola contro il ‘casino organizzato’ dei biancorossi di Eugenio Fascetti.

Redazione

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