E meno male che l’emergenza doveva essere finita (improvvida autocitazione di giovedì 5 gennaio). Lo splendido pareggio contro la FeralpiSalò (già perché anche gli 0-0 a volte sanno esserlo), ha lasciato in eredità alla Pro Patria un punto in classifica, settimo risultato utile (15 punti), settima moneta confermata, una lunghezza erosa su quarta e quinta posizione, 9° clean sheet stagionale (4° nelle ultime 5, 6° nelle ultime 7 con Lombardoni in campo dal 1’), ma (la congiunzione avversativa c’è sempre), anche due nuovi infortuni da sommare a quelli pregressi. Se per Vezzoni (ieri cameo da 21’), si dovrebbe trattare dell’ormai consueto (per il coscoìno), stop and go da gestione traumatico/muscolare per Nicco la questione dovrebbe essere decisamente più spessa. Se (come pare), il flessore fosse andato a farsi benedire, per il 10 biancoblu la lontananza dal campo potrebbe non essere inferiore ai 20/30 giorni. Ma siamo solo alle congetture. Tutte da confermare negli esami strumentali. Contando sulla proverbiale capacità di recupero dell’eporediese. Nelle more, sabato a Mantova (ore 17.30, stadio “Martelli”), il Tractor dovrà compilare la distinta senza i crociati storici Ghioldi, Rossi e Parker, plausibilmente ancora Brignoli (ma l’8 potrebbe essere quantomeno convocato), Mangano e Cassano oltre a Vezzoni (comunque da valutare), Nicco e lo squalificato Lombardoni (giallo da diffidato). Senza contare il contumace della 21^ Chakir. Insomma, non proprio pizza e fichi. Ma la squadra sembra poter passare sopra a tutto. Cioè, evitando di maledire l’emergenza ma semplicemente (per dirla con il sommo poeta Biagio Antonacci), convivendo.            

Il ramarro, il leone e il magnagati

Del tipo, il triello è servito. Semmai ce ne fosse stato bisogno (e non ce n’era), le contemporanee sconfitte di Lecco e Pro Sesto hanno ridotto a 3 il lotto delle legittime pretendenti alla Serie B diretta. Fossimo al Giro d’Italia, tappa vinta dal Pordenone che ad Alessandria con la Juventus Next Gen ha centrato la seconda in fila (dopo quella con la Triestina) per 2-1 in rimonta. Mentre la FeralpiSalò a Busto ha allungato a 10 la striscia positiva (cinque 0-0) e a 500’ esatti l’inviolabilità della porta di Pizzignacco e il Vicenza (staccato di una lunghezza dalle due di cui sopra), ha ripreso il Padova al “Menti” (finale 1-1) agganciando quota 8 gare utili (10 con la Coppa), dall’avvento di Modesto e garantendo al Loco Ferrari la vetta solitaria dei Pichichi (11 centri). Le distanze sono ancora colmabili (4 punti su Lecco e Pro Sesto quarte, 5 sul Renate sesto e 6 sulla Pro Patria settima), ma i valori sul piatto sembrano allontanare ipotesi di ricongiungimento delle inseguitrici.            

Abiuso di potere

La notizia sarebbe che la Triestina ha perso in casa con l’Arzignano. Ma la circostanza non fa più notizia (10 rovesci nelle ultime 14). Ultras alabardati in fermento e Unione che potrebbe essere rilevata dall’imprenditore Ciarrocchi. Ma la classifica fa sempre più paura con meno 4 dalla penultima e meno 9 dalla salvezza. La D al “Rocco” non è utopia. Sugli altri campi, il Renate ne rimonta 2 al Sangiuliano City (terzo pareggio in 21 giornate), il Mantova incassa 5 savoiardi dal Novara, con la Pro Sesto (seconda sconfitta consecutiva dopo 11 risultati utili), l’AlbinoLeffe vince la terza (su 20) dal taglio del nastro allo Stadium, la Virtus Verona (16 punti nelle precedenti 7), cede al “Gavagnin-Nocini” con il Piacenza (5 risultati positivi nelle ultime 7), e il Trento (7 punti nelle ultime 3) duplica al “Piola” di Vercelli il successo dell’andata. Manca la Pergolettese che si mantiene sempre allupatissima al “Voltini” (22 punti) stendendo il Lecco con doppia doppietta di Varas e del 19enne Fabio Abiuso.                  

Mi ritorni in “Menti”

Record stagionale di presenze ed incasso per il Girone A con (rispettivamente) 10.582 spettatori (4.615 paganti e 5.967 abbonati) e 103.314 euro al botteghino per il derby veneto del “Menti” tra Vicenza e Padova. Il fixing del Lane supera il proprio precedente primato (7.682 astanti) del match del 30 ottobre con la Pro Vercelli. I “soli” 751 spettatori dello “Speroni” rappresentano comunque il terzo dato di giornata alle spalle anche di Triestina – Arzignano (403 paganti e 4.011 abbonati) e Novara – Mantova (381 paganti e 2.107 abbonati). Quello vicentino non è invece il top della 21^ dell’intera Serie C visti i 14.023 presenti (7.971 paganti e 6.052 abbonati) al “Manuzzi” per il Clásico romagnolo tra Cesena e Rimini che ha fatturato 127.334 euro oltre a vasto assortimento di scontri tra le due tifoserie. Si attende dispositivo di domani del sempre sul pezzo Giudice Sportivo Palazzi.         

Giovanni Castiglioni

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