L’inizio del girone di ritorno segnerà per tutti i club la ripresa della corsa verso i propri obiettivi. Se per alcuni la prima metà di stagione ha visto confermate le ambizioni fissate in estate, per altri, invece, ha presupposto un ridimensionamento dei propri progetti. Con una classifica ancora molto corta, soprattutto nella parte di destra, i prossimi tre mesi abbondanti di calcio decideranno le sorti di un campionato che, a seguito del calciomercato invernale, si preannuncia ancora più competitivo ed equilibrato.

LOTTA PER IL TITOLO

Di fronte alle incertezze e ai tanti punti interrogativi sollevati dal girone, sembrano esserci pochi dubbi, in realtà, su chi si contenderà il titolo finale. Già dalle prime giornate di settembre, Vogherese e Pavia hanno iniziato un duello senza esclusioni di colpi, che le ha portate rispettivamente a 40 e 39 punti. Prime due migliori difese del girone, se proprio si vuole trovare una pecca alla formazione di mister Tassi è il margine di crescita in fase realizzativa. Massimo equilibrio nella gara di andata tra le due corazzate, che in data 13 novembre pareggiavano per 0-0 al “Pietro Fortunati”. Continuando di questo passo, il match Vogherese-Pavia in programma il 2 aprile, a cinque giornate dalla chiusura dei conti, potrebbe avere un peso non trascurabile sul profilarsi della vetta. Ma attenzione, perché il sopracitato duello potrebbe molto probabilmente trasformarsi in una sfida a tre: da non sottovalutare, infatti, la rimonta a passo sicuro di un’affamata Solbiatese, che dopo la falsa partenza del primo mese di campionato ha salutato la mischia di metà classifica presentandosi con irruenza nei piani alti della classifica. Certo è che, dati alla mano, i punti che la separano dalla vetta non sono pochi (ben 9), mentre solo una lunghezza la divide dalla quarta Club Milano. Tuttavia, considerando il tasso di esperienza della rosa, i pronostici sembrano a favore degli uomini di Domenicali, che ad oggi potrebbero assumere il ruolo di unica pericolosa antagonista delle prime della classe. Dopotutto, se dovessero aggiudicarsi gli scontri diretti, i nerazzurri potrebbero davvero sognare in grande.

ZONA PLAYOFF

Discorso più ampio per la zona playoff, che se da un lato sembra ancora molto fluida e aperta a molteplici epiloghi, dall’altro potrebbe anche alzare la sbarra e vietare la qualificazione a più di una formazione. Eh già, perché quella forbice di 10 punti dalla seconda classificata pende come una spada di Damocle sulla testa di tanti club che ambiscono a giocarsi il post-season. Attualmente, infatti, l’Oltrepò sarebbe aritmeticamente fuori e il Pavia passerebbe direttamente al secondo turno contro la vincente di Solbiatese-Club Milano. Se il distacco dalla seconda alla quarta (ora proprio di nove punti) dovesse aumentare, la stessa sorte toccherebbe al Club Milano. Quindi, partendo dal presupposto che le inseguitrici non possono permettersi di rallentare la corsa, le più papabili aspiranti qualificate sarebbero Solbiatese (che se dovesse perdere un minimo di terreno dal secondo posto rischierebbe di finire i giochi anticipatamente), Club Milano (che avrà bisogno di più continuità e lucidità per raggiungere l’obiettivo) e Oltrepò (da cui ci si aspetta una reazione importante dopo una metà di stagione al di sotto delle aspettative del club). Da monitorare anche il Muggiò, che oltre al buon campionato d’andata disputato, ha anche rinforzato la rosa nella finestra di mercato. Quanto alle squadre di metà classifica, è innegabile che Verbano, Sestese e potenzialmente anche Ardor Lazzate siano, almeno sulla carta, sufficientemente preparate per recuperare posizioni, ma servirebbe una congiunzione astrale perché un’eventuale rimonta vada anche di pari passo con una crisi delle dirette concorrenti. In un girone del genere, però, non ci sentiamo di escludere nessuno scenario.

LOTTA PER NON RETROCEDERE

Più si scende, più la lotta si fa agguerrita. Con l’ampliamento del girone a diciotto squadre, saranno due le malcapitate di turno che prenderanno congedo dalla categoria. Sembra esserci poco da fare, ormai, per la Virtus Binasco, fanalino di coda a cinque punti di distanza dal terzultimo posto. Ipotizzare, ad oggi, chi sarà l’altra squadra da zona rossa è un compito piuttosto arduo. Con la piccola, ma fondamentale ripresa della Vis Nova Giussano in chiusura del girone di andata e il calciomercato di spessore della Vergiatese, chi potrebbe rischiare di più è la Pontelambrese. Il pericolo retrocessione, però, rimane dietro l’angolo per tante, dato che i playout (purché non vi sia una forbice superiore a 6 punti tra le sfidanti) chiameranno a raccolta quattro squadre. Se Gavirate e Vergiatese confidano di risollevarsi, troveranno sul loro percorso altri compagni di scalata, armati di corda e moschettoni. La Calvairate dovrà inserire una marcia in più per non trovarsi risucchiata nella zona playout, mentre il Castello Città di Cantù (in crisi per tutta la seconda parte del girone di andata) dovrà trovare rapidamente un appiglio per non sprofondare in un dirupo da cui potrebbe essere difficile risalire. Quanto alle altre squadre che si aggirano più o meno da quelle parti, l’Accademia Pavese San Genesio sembra sufficientemente quadrata e concreta per restare fuori dalla zona calda.

Silvia Alabardi

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