Semplificare a volte è banale e a volte (invece), risulta necessario. Sulla Lombardoni – dipendenza abbiamo già prodotto sufficiente letteratura. E la sconfitta di sabato a Mantova non ha fatto altro che sommare aggiornamento a statistica (2.1 punti e 0.5 gol subiti a partita con il 19 in campo dal 1’, 1 punto e 1.42 reti al passivo senza). Ma se c’è un dato che più di ogni altro identifica la centralità del difensore seriano nelle dinamiche di squadra è quello relativo ai gol di testa incassati dalla Pro Patria: 5 con quello di Bocalon e tutti realizzati in contumacia di Lombardoni (Marginean del Novara, Palumbo della Juventus Next Gen e la doppietta di Ajeti del Pordenone gli altri 4). Non solo, perché anche tutte le reti finalizzate nei pressi dell’area piccola (11 delle 22 totali), sono state fatturate dagli avversari in assenza dell’ex capitano della Primavera dell’Inter (oltre alle 5 di cui sopra, Malotti del Renate, Perrotta della Pro Vercelli, Ferrari del Vicenza, la doppietta di Belcastro del Trento e Abiuso della Pergolettese). Per farla brevissima, con Lombardoni in distinta impossibile segnare per via aerea o nelle prossimità della porta di Del Favero. Diversamente, compito decisamente più agevole.

Ora, ridurre esclusivamente a questo topic la brutta sconfitta del “Martelli” sarebbe una scorciatoia. Non volendola imboccare, restano comunque un paio di punti interrogativi sulle scelte del Tractor. Messa nel conto anche l’indisponibilità di Nicco, variare 3/5 della mediana potrebbe non essere stata una mandrakata. Ma siamo al senno del poi. Proverbialmente noto per la sua inutilità. Sia come sia, sabato allo “Speroni” (ore 14.30) arriva un Padova sull’orlo di una crisi di nervi. Almeno a giudicare da quanto sarebbe occorso al DS Mirabelli a margine dell’1-1 con la Juventus Nex Gen. Le sfide con i Biancoscudati (dallo Speronazo del 21 giugno 2009 in giù), hanno sempre il loro discreto perché.

Vai avanti tu che mi vien da ridere

Solo per solutori più che abili. Come i cruciverba di Bartezzaghi. Il Girone A di Serie C si conferma nodo impossibile da sciogliere. Nel sostanziale ciapanò, il Pordenone (unica imbattuta nelle ultime 5), capitalizza un solo punto al “Teghil” con la Virtus Verona ma guadagna una lunghezza in testa tanto sulla Feralpi (sconfitta a domicilio dal Piacenza), quanto sul Vicenza (messo a nanna da 3 Tavor del Lecco). Così, il triello per la B potrebbe allargarsi anche a blucelesti (meno 2 dalla vetta) e Renate (meno 3 con 10 punti nelle ultime 4 come Trento e Piacenza). Brusca frenata della Pro Sesto (un singolo punto nelle ultime 3) e rottura prolungata per Pro Vercelli (3 sconfitte consecutive), Juventus Next Gen e Pergolettese (4 stop nelle ultime 5). In coda successi contemporanei per le ultime 3 Triestina, Piacenza e Trento. Omogeneità di valori testimoniata dal fatto che le prime 3 del Girone B (Reggiana, Cesena ed Entella) e le prime 2 del C (Catanzaro e Crotone), sarebbero nettamente in testa al raggruppamento A. Per quello che possono valere questi paralleli.

Boxe populi

Let’s get ready to rumble!!! L’iconico Michael Buffer ci ha costruito una carriera. E sabato sul ring dell’Euganeo sarebbe stato pienamente a suo agio. Ma procediamo con ordine. I fatti riportati dalla stampa padovana sono più o meno i seguenti. Al triplice fischio del match di sabato con la Juventus Next Gen (1-1 e contestazione a reti unificate), un sostenitore del Padova avrebbe avvicinato il DS Massimiliano Mirabelli chiedendo lumi sulla qualità del prodotto: “Ma che c#### di squadra hai fatto?”. L’ex Milan e Inter avrebbe gradito il giusto reagendo forse con un pugno, forse con un paio di schiaffi. Le ricostruzioni divergono. Così come le reciproche denunce. Sta di fatto che il dirigente Biancoscudato ora rischierebbe Daspo, lunga squalifica e (secondo SportItalia), pure il posto visto che il club veneto starebbe valutando gli estremi per il licenziamento per giusta causa. Nelle more, il Presidente Bianchi si è visto costretto ad un comunicato riparatore: “Siamo profondamente rattristati per l’episodio avvenuto alla fine della partita di ieri, che auspichiamo possa essere ricomposto in tempi brevissimi. Il rapporto con i nostri tifosi è fondamentale: a loro voglio dire che noi tutti stiamo lavorando per raggiungere il miglior risultato possibile, in primis il nostro direttore sportivo, che gode della massima fiducia da parte della proprietà. Mi auguro di cuore che questo momento, con il contributo di tutti, possa essere presto superato e che potremo guardare con maggiore serenità agli impegni che ci attendono”.

Giovanni Castiglioni

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