Gli ultimi cinque anni hanno rappresentato una seconda rivoluzione copernicana nello sport, ed hanno profondamente cambiato la percezione delle persone nei confronti della fruizione di contenuti sportivi. Se infatti, in quella che sembra un era lontana e preistorica, in cui un evento sportivo poteva essere visto unicamente presso lo stadio o il palazzetto dello sport e al massimo sulle reti della televisione di stato, si è passati rapidamente, all’inizio del secolo ad un modello di canali televisivi tematici su cui era possibile vedere moltissimi eventi contemporaneamente e di varia tipologia sportiva.
Ma quello che sembrava un modello di riferimento che sarebbe rimasto per decenni è andato velocemente a ridursi a causa della rapidità nell’evoluzione tecnologica. Nel seguito andremo a vedere come questa evoluzione ha cambiato le nostre abitudini, quale è lo stato dell’arte della tecnologia e cosa ci riserva per il futuro.

La rivoluzione nelle abitudini delle persone

Due sono stati i pilastri fondamentali che hanno permesso a questa nuova “rivoluzione copernicana” di prendere piede e di cambiare rapidamente le nostre abitudini.
Il primo è la pervasività della banda larga e delle nuove tecnologie di trasmissione che hanno reso internet onnipresente nella nostra giornata, dal collegamento di casa che ormai non è più una esperienza frustrante in attesa del caricamento di una pagina web alla connettività degli smartphone che spesso sono anche più veloce del collegamento domestico.
Il secondo è lo sviluppo di codec (algoritmi di codificazione e decodificazione del video) con banda ottimizzata che hanno permesso il diffondersi della tecnologia streaming, sviluppata dai grandi player americani per offrire piattaforme per la fruizione dei contenuti caricati dagli utenti, e velocemente affermatasi anche per la possibilità di trasmettere contenuti live a pagamento.

La conseguenza di questa rivoluzione tecnologica, complice anche l’essere più presenti a casa grazie anche alle politiche relative allo smart working ormai diffusamente adottate da molte aziende, è un radicale cambiamento della percezione delle persone nella fruizione degli eventi sportivi.
Da un punto di vista sociologico, lo stadio o il palazzetto, considerato luogo di raduno per condividere un evento con persone con gli stessi interessi è stato sostituito dal salotto, in una situazione molto più intima con pochi amici oppure su tablet o smartphone durante un viaggio in treno a mentre si aspetta un autobus.
Si è passati quindi da uno sport che poteva essere visto solo nei luoghi dove viene praticato ad uno sport fruibile dove voglio io e come piace a me e anche quando ho tempo per vederlo.

Sicuramente di questo nuovo approccio hanno in parte beneficiato gli sport minori, che soffrivano perennemente la sudditanza del calcio e che ora, grazie al live streaming, sono spesso stati inclusi in canali tematici in cui riescono anche ad avere una propria dignità ed accrescere il pubblico di appassionati.
Di fatto però il calo del pubblico, in tutti i contesti sportivi, è un dato incontrovertibile che è stato analizzato anche da molte società di calcio che hanno messo un programma una riduzione della capienza degli stadi proprio per migliorare l’esperienza di chi lo sport preferisce viverlo oltre che guardarlo.

I casino online iprecursoridello streaming?

Bisogna ammettere che la visione degli eventi sportivi in streaming non è una novità degli ultimi tre anni, anni caratterizzati dal proliferare di piattaforme di contenuti, ci sono stati dei precursori che hanno introdotto la tecnologiadello streaming per dare un servizio ai propriclienti.
Parliamo delle piattaforme di intrattenimento e gioco online, in cui i maggiori player del settore permettevano già quasi 10 anni fa di visualizzare in diretta le partite o i match di maggiore interesse a favore dei propri clienti. Successivamente, oltre alla parte di eventi sportivi, sono nati canali o stanze dedicate in streaming da parte di casino online per rendere l’esperienza di gioco ancora più realistica e coinvolgente. Forse in pochi ricordano ma tra i primi ad aver davvero sperimentato lo streaming erano le versioni live dei casino online, quelle in cui ai giocatori veniva, e viene tutt’ora, permesso di accedere ad una sezione in cui l’esperienza di gioco è estremamente più realistica rispetto alla classica versione.
In sostanza grazie all’utilizzo di una webcam il giocatore si ritrova seduto al tavolo verde insieme ad altri giocatori e può interloquire con un croupier in carne ed ossa come se stesse in un casinò reale. Un passo in avanti senza alcun dubbio incredibile, soprattutto per tutti coloro che sono appassionati di casinò games ma che non possono, per via della distanza, visitare un casinò reale. In Italia sono tutti nel Nord del Paese e dunque un po’ fuori mano per coloro che vivono al centro-sud.

Di fatto lo streaming è nato quindi come strumento complementare alle piattaforme di gioco e, successivamente, se ne è intuito il potenziale che poteva avere sul grande pubblico di appassionati sportivi. Infatti molto spesso la piattaforma di gioco è scelta in funzione della possibilità di vedere il live stream della partita e poter effettuare giocate anche in-play, ovvero mentre viene disputato il match, cosa che in precedenza non era possibile una volta iniziato l’evento.
Oggi la tecnologia di streaming è notevolmente diffusa, la capacità delle smart TV e degli smartphone di riuscire a ricevere, decodificare e trasmettere a schermo live stream in alta definizione e anche con risoluzione 4K e bande trasmissive intorno ai 20Mbit per secondo permette di avere una qualità di immagine e di realisticità quasi paragonabile all’esperienza reale in presenza allo stadio.
Allo stato attuale esistono al mondo oltre 200 servizi che permettono la fruizione di contenuti in streaming e molti di essi permettono anche la visualizzazione di eventi sportivi. Spesso alcune piattaforme, proprio a causa dell’elevato tasso di connessioni contemporanee e della diffusione dei servizi streaming, soffrono ancora e non consentono una esperienza perfetta, ma si tratta di eventi spot che non invertiranno la rotta che la tecnologia sta prendendo.

Il futuro dello streaming nello sport

Un primo segnale relativo a quello che potrebbe essere uno dei possibili futuri dello streaming si è avuto ad inizio dello scorso campionato di football americano negli Stati Uniti. Infatti, a settembre scorso, è stata trasmessa la prima partita unicamente tramite streaming internet, senza la possibilità di vederla con un comune apparato televisivo. Niente di eccezionale da un punto di vista tecnologico, ma fa pensare che le grandi piattaforme di streaming mondiali, detenute dalle società chiamate Over The Top, come Amazon, Google, Netflix, Apple, potrebbero utilizzare lo sport come ariete per trainare i propri servizi di contenuti online (film, cartoni animati, documentari, ecc…) attirando nuovi utenti. Questo cambierebbe radicalmente il panorama attuale in cui chi trasmette sport è prima di tutto una emittente televisiva e poi anche un distributore di contenuti live streaming per comodità degli utenti.
Da un punto di vista tecnologico, la sempre maggiore penetrazione della fibra ottica e l’avvento del 5G dal punto di vista della tecnologia mobile, porteranno a migliorare ulteriormente la qualità delle immagini video arrivando presto a risoluzioni 8K. Inoltre la maggiore banda potrebbe anche abilitare la possibilità di trasmettere più flussi video dello stesso evento sportivo, permettendo all’utente stesso di scegliere la modalità o la ripresa che preferisce del proprio evento e permettendo di cambiare da telecomando tra una telecamera e un’altra in completa autonomia.
Inoltre le tecnologie di head mounted display (HMD), attualmente utilizzate esclusivamente in ambito gaming, potrebbero presto fare il loro ingresso nel mondo dello streaming sportivo garantendo una esperienza simile a quella dello stadio, in cui ad esempio, girando la testa, si avrebbe lo stesso effetto di stare seduti su una gradinata insieme ad altri tifosi.

Redazione

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