Arrivato quest’anno sulla panchina della formazione di A1 maschile della Pallamano Cassano Magnago ed alla prima esperienza con il campionato maschile, Matteo Bellotti si è già dimostrato un valore aggiunto per la società amaranto. Sotto la sua guida, infatti, i cassanesi stanno mantenendo un ottimo ritmo in questo campionato e possono guardare da vicino le zone alte della classifica.

Sei alla tua prima esperienza con un campionato maschile, quali difficoltà hai riscontrato?
“Di difficoltà non ne ho riscontrate perché ho la fortuna di allenare un gruppo voglioso di lavorare. Alcuni dei giocatori li conoscevo già, avendoci giocato insieme o avendoli allenati in passato nelle giovanili. Alla fine lo sport è abbastanza simile al femminile, ma cambia il modo di porsi rispetto alle partite”.

Un campionato che procede a gonfie vele, possiamo dire che si vedono già i miglioramenti con il tuo arrivo?
“Non so se possiamo dire che proceda a gonfie vele: ad inizio anno si è infortunato Alessio Moretti, che è un giocatore fondamentale per noi ed abbiamo cominciato a rilento. Con il tempo ci siamo ritrovati e con l’entrata nel gruppo di due ragazzi nuovi, è andata sempre meglio. Stiamo attraversando un ottimo periodo di forma ed in questo momento positivo abbiamo recuperato anche Lazzari, quindi ora cercheremo di continuare così”.

Come hai trovato questo gruppo appena sei arrivato?
“Questo è un roster molto giovane, con un’età media di 22 anni. I ragazzi hanno più entusiasmo rispetto ai veterani, hanno più voglia di lavorare e di dimostrare sul campo. È un gruppo volenteroso che mette tanto impegno negli allenamenti e questa è la giusta base da cui partire per raggiungere dei buoni risultati durante la stagione”.

Arrivate da quattro vittorie consecutive, qual è stato il segreto per inanellare questo filotto di risultati utili?
“Sì è vero, abbiamo conquistato quattro vittorie, ma dobbiamo tenere i piedi per terra: sono degli ottimi risultati, ma sono arrivati contro squadre al di sotto di noi in classifica e per quanto le prestazioni siano state convincenti e con margini abbastanza buoni, dobbiamo continuare a lavorare. I ragazzi lavorano tanto e bene, ora hanno anche entusiasmo e serenità, quindi si riesce ad allenarsi meglio. Ora ci avviciniamo alla Coppa Italia, ma i giocatori fin qui sono stati bravi a mettere in campo il giusto atteggiamento”.

Credi che la qualificazione alla Coppa Italia debba essere vista come un traguardo o come uno step nella crescita di questa squadra?
“Penso possa essere entrambe le cose: per quest’anno era sicuramente un obiettivo e siamo riusciti a raggiungerlo, ma credo che faccia parte di una crescita allo stesso modo. Ci sono in squadra ragazzi che hanno già giocato in questa competizione, ma posso dire che sicuramente darà modo di migliorare in vista del futuro, fa tutto parte di un percorso di crescita”.

Come state preparando la partita di Coppa Italia?
“La sfida con Brixen di giovedì la stiamo preparando come tutte le altre, ma avremo meno tempo con i soli tre giorni a disposizione. Sappiamo che sono la prima in classifica e che dovremo fare attenzione a limitare i loro punti di forza. Servirà la massima concentrazione, ma cercheremo di fare il massimo possibile in settimana per arrivare a fare una buona prestazione”.

Chi è stato l’avversario più complicato che hai affrontato fin qui in campionato?
“Credo che la rosa a metterci più in difficoltà sia stata Conversano: contro di loro abbiamo fatto delle buone partite, ma ci hanno creato dei problemi in entrambe le uscite. Li ritengo la squadra più completa del campionato, con un gioco corale molto ben organizzato e forti di poter contare su delle individualità di ottimo livello. Pur arrivando a giocarcela in tutte le partite, sono stati quelli che ci hanno messo più in crisi”.

Cosa manca per poter arrivare a quel livello di competitività?
“Conversano è campione d’Italia, investe tanto nella prima squadra. Noi abbiamo una rosa giovane, con tutti giocatori del nostro settore giovanile e quattro esterni dai dintorni come Mazza e Monciardini. Noi puntiamo tanto sulla crescita dei nostri ragazzi, ma a 22 anni è difficile pensare di avere il livello mentale che si avrebbe a trenta e con più esperienza alle spalle. L’allenatore può fare tanto, ma il resto lo fanno i giocatori e loro hanno la possibilità di trovare chi meglio si adatta alle esigenze del mister. Un’altra differenza è data dal quantitativo di giocatori con tanta qualità in squadra: se si hanno a disposizione sei ottimi singoli, anche se ci dovessero essere degli infortuni si avrebbe la possibilità di fare comunque un ottimo campionato”.

Quali pensi siano, invece, i punti forti della tua squadra?
“La cosa migliore che abbiamo messo in mostra e siamo riusciti ad esprimere in partita è stata l’approccio alle sfide. Iniziare bene significa entrare in campo con la testa giusta e, se la tecnica è importante, l’atteggiamento lo è ancor di più. Non sempre si possono recuperare delle partite che cominciano male ed i ragazzi lo hanno capito alla perfezione: siamo stati sempre bravi a partire forti dal primo minuto e nonostante dei momenti di calo, siamo riusciti a giocarci ogni partita fino agli ultimi minuti”.

Fin dove pensi di poter arrivare con questo gruppo in stagione? Ed in un futuro prossimo?
“Dipende. Questa squadra potrebbe già ambire a grandi risultati: avendo a disposizione il gruppo al completo dall’inizio della stagione avremmo potuto essere tra le prime quattro ed anche adesso non sembra comunque un traguardo impossibile. Sicuramente possiamo toglierci delle soddisfazioni, se non ora nel prossimo campionato. Siamo una squadra giovane, tutta italiana e con giocatori di grande talento che giocano in nazionale; se la squadra rimarrà unita potremmo arrivare a grandi traguardi”.

Andrea Vincenzi

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