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“Siamo partiti con umiltà, determinazione e tanta voglia di fare ormai cinque anni fa: abbiamo raddoppiato il numero di tesserati, siamo migliorati dal punto di vista tecnico e ora, finalmente, possiamo crescere anche a livello strutturale“. Con queste parole il direttore sportivo degli Eagles Caronno Fabio Mazzetti ci introduce ad una mattinata che in casa biancoblu era attesa da parecchio tempo: il campo in sintetico a sette è pronto all’uso con tanto di nuovi spogliatoi.
Si ingrandisce, dunque, la casa delle Aquile di Caronno Varesino che sfrutteranno il nuovissimo manto per gli allenamenti e per alcune partite del settore giovanile. Nel 2021 si parlava già da un paio d’anni della necessità di innovare il Centro Sportivo di Via Diaz e il Comune di Caronno Varesino, attraverso un Bando della Regione Lombardia, ha mantenuto la promessa.
L’augurio della dirigenza bianco-blu è che la giornata odierna funga da trampolino di lancio per un futuro più roseo (a cominciare già da domani con la 18^ giornata del Girone Z di Seconda Categoria), e lo stesso Mazzetti lo sottolinea: “Per noi è un nuovo punto di partenza dopo essere già arrivati così tanto avanti e con così tanti sacrifici“.
Immancabile la presenza del Delegato di Varese al CRL Lorenzo Bianchi che, osservando i tanti giovani scuola Eagles calcare per la prima volta il nuovo terreno, ha dichiarato: “È importante che i Comuni siano attenti alle società sportive, in particolar modo a quelle di paese, fornendo strutture all’avanguardia: l’efficientemento energetico è fondamentale per far sì che le società stesse siano sgravate dai costi. A che punto siamo? Piccoli passi sono stati fatti, ma si può e si deve fare molto di più. I Comuni devono capire l’importanza del lavoro sociale svolto dalle società che si occupano dei ragazzi del loro paese: momenti di aggregazione, gioco e svago sono imprescindibili e devono essere sostenuti”. A corredo dell’intervento, un inevitabile commento sui padroni di casa. “Gli Eagles sono una bella e piccola realtà che si difende molto bene sul territorio. Il presidente Luca Mazzetti è sempre presente e suo fratello Fabio è estremamente passionale: sono persone competenti che mandano avanti nel migliore dei modi una bellissima realtà, cui auguro di poter raggiungere i traguardi prefissati”.
Il simbolico taglio del nastro, alla presenza del Sindaco Arch. Raffaella Galli e del Vicesindaco Nicoletta Basso con tutta l’Amministrazione Comunale e la partecipazione delle autorità civili e religiose, ha dato ufficialmente il via alla vita 2.0 del fu campo a cinque in sabbia. L’intervento, progettato dall’Arch. Matteo Mazzucchi con la supervisione dell’Ufficio Lavori Pubblici nella persona dell’Arch Giulio Turconi, è stato realizzato sia con fondi propri sia con un contributo regionale, per una cifra totale di 400mila euro. L’obiettivo, espresso chiaramente dal Sindaco, è quello di valorizzare le attrezzature sportive comunale per favorire la creazione di un luogo di divertimento e coesione; compito, quest’ultimo, che sarà portato avanti con serietà e professionalità proprio dall’ASD Eagles Caronno Varesino.
Con l’occasione si è deciso di dedicare e intitolare, previo inevitabile iter burocratico, il Centro Sportivo Comunale di Via Diaz ai Dottori Sergio e Valerio Albrinzio (presto sarà posta l’apposita targa). Due personalità di spicco del Comune di Caronno Varesino, entrambi hanno dato tantissimo non solo a livello sociale ma anche e soprattutto a livello sportivo. A ricordarli non poteva che essere Cinzia Albrinzio, figlia di Sergio e sorella di Valerio: “Ho avuto la fortuna di vivere in una famiglia che mi ha insegnato i valori della vita. Papà e Valerio erano conosciuti da tutti non solo per la loro professione e professionalità, ma per la loro umanità e per la loro innata passione sportiva. Papà ricordava ogni anno il 4 maggio per commemorare la scomparsa del Grande Torino, era un ottimo nuotatore, amava il ciclismo ed ebbe la fortuna di conoscere molto bene il campione Fausto Coppi; inoltre, imparò a sciare a quarant’anni per seguire da vicino Valerio. Proprio Valerio, innamorato del calcio, si avvicinò allo sci e al deltaplano, prima che la malattia lo portasse via a soli 31 anni. Entrambi hanno messo tutto l’amore possibile in tutto ciò che hanno fatto e non può che farmi piacere sapere che il Centro Sportivo sarà a loro dedicato: non parliamo di un luogo di semplice svago, ma di uno spazio dedicato ad amicizia, allenamenti, fatica, delusioni, gioie, lealtà, condivisione, scontri e incontri. Come mi hanno insegnato papà e Valerio le nostre vite sono come grandi partite: non si vince mai da soli, ma con la partecipazione di tutti coloro che ci stanno accanto”.
Matteo Carraro