L’ultima volta che la Pro Patria (in C1 o Prima Divisione), è stata così vicina alla vetta dopo 26 giornate era nel marzo 2009 (allora Campionato a 18 squadre). Biancoblu a quota 46 dopo il 2-0 rifilato in casa al Lumezzane e a meno 1 dal Cesena fresco di 2-1 sul Padova. Non bisogna certo ricorrere allo spoiler per ricordare come a fine stagione le lunghezze di distacco dai romagnoli sarebbero poi state 2 (60 a 58). Ora il meno 4 dalla Serie B diretta rappresentata oggi dalla underdog Pro Sesto può alimentare altrettanti sogni mostruosamente proibiti? La risposta è no. A rigor di obiettivi, budget e valori tecnici. Questa però è la teoria perché la pratica sta dicendo ben altro. Sia come sia, il secco e inappellabile 2-0 sul Vicenza pone i tigrotti nella oggettiva condizione di mettere la spunta sul traguardo salvezza (l’aritmetica arriverà), spostando più in là il target stagionale. Magari sui 61 punti di 2 stagioni fa (43 dopo 26 giornate contro i 42 attuali). All’orizzonte tigrotto la squadra più calda del momento. Cioè il Trento invitto da 8 turni in cui ha fatturato 20 dei 24 punti disponibili. Appuntamento sabato al “Briamasco” (ore 14.30). Dove la Pro Patria ha vinto solo nel ’76. Insomma, un’altra challenge pericolosa. Va da sé, accettata anche questa.

Destinazione Paradiso

Scusi, mi controlla i livelli? Come dal benzinaio, il Tractor aveva affidato al match con il Lane il checkup sulla dimensione dell’affare biancoblu. L’anamnesi è stata chiarissima: terza vittoria in 8 giorni (già occorso la stagione passata tra 31^ e 33^ ma mai nella storia recente con 2 trasferte su 3), terzo clean sheet consecutivo (non accadeva dai 4 tra 32^ e 35^ del 2021/22), terzo successo per 2-0 e aggancio al Lecco al quarto posto con vantaggio nel tiebreaker.                           

Io che non vivo (senza te)

Solo gli esami strumentali diranno quanto sia serio o meno il problema muscolare accusato da Manuel Lombardoni negli ultimi minuti della sfida con il Vicenza. Il 19 ha già saltato 7 partite per infortunio, una per squalifica e 4 le ha viste dalla panchina. Nelle 13 gare giocate dal 1’ (tutte le restanti salvo Pordenone), lo score recita 8 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte, 2.08 punti a partita, 9 clean sheet, 8 reti subite (6 in 2 gare con il Padova). Dita incrociate quindi proprio nelle ore in cui Filippo Ghioldi ha visto la sua stagione finire anticipatamente causa intervento chirurgico e Tommaso Brignoli fermarsi per l’ennesimo volta nella sua esperienza bustocca. In bocca al lupo a tutti!        

E non finisce mica il cielo

Pro Sesto capolista. Una sorta di ossimoro. Ma dopo 3 vittorie consecutive (ultima domenica contro una Triestina alla deriva), e l’harakiri in cooperativa di Pordenone, Vicenza, Renate, Lecco, Novara, Padova (più il pari della FeralpiSalò), c’è davvero poco o nulla di cui stupirsi. Tra 4 giornate (30^, domenica 5 marzo), il calendario mette in cartellone la sfida dello “Speroni” proprio contro l’attuale numero 1 del seeding. Incrocio promozione? Oggi si definirebbe così.

La terra dei cachi

Chi rompe paga. Nello specifico, il Vicenza che dovrà tossire 800 europer fatti violenti e contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza commessi dai suoi sostenitori, consistiti nell’avere danneggiato i servizi igienici loro riservati; per avere, al termine del primo tempo, una persona non identificata ma riconducibile alla Società, fatto accesso negli spogliatoi a questa riservati e sbattuto con violenza la porta di ingresso dello stesso, causando la rottura di un vetro della finestra”.       

Mi manchi

Prima del fischio di domenica è stato ricordato Alessandro Brunini, attaccante tigrotto negli anni ’70 e Presidente della polisportiva Bienatese prematuramente scomparso all’età di 68 anni. Alla famiglia le più sentite condoglianze della redazione.    

Si può dare di più

Precedenti con il Trento a quota 19. Il primo 52 anni fa, l’ultimo (prima dell’anno scorso) nella stagione dell’ultima promozione, i restanti tutti circoscritti a 3 lustri a cavallo tra anni ’70 e ’80. Equilibrio (quasi) assoluto con 6 vittorie bustocche, 7 trentine e 6 pari. All’andata prima vittoria gialloblu in via Cà Bianca. “Briamasco” violato dai tigrotti una sola volta (1976) con bilancio esterno dei biancoblu di una vittoria, 2 pari e ben 6 sconfitte (ultima quella della stagione scorsa maturata però al “Turina” di Salò).   

17 gennaio 1971  Pro Patria – Trento  0-0
6 giugno 1971  Trento – Pro Patria  4-0  (Scali, Pellegrini, Babbo, Pellegrini)
10 ottobre 1971  Pro Patria – Trento  1-0  (Nissoli)
5 marzo 1972  Trento – Pro Patria  1-0  (aut. De Bernardi)
25 gennaio 1976  Pro Patria – Trento  1-0  (Bosani)
6 giugno 1976  Trento – Pro Patria  0-2  (Bosani, Frara)
27 novembre 1977  Pro Patria – Trento  0-0
23 aprile 1978  Trento – Pro Patria  1-0  (Telch)
9 dicembre 1979  Trento – Pro Patria  2-0  (Cianchetti, Bertocchi)
20 aprile 1980  Pro Patria – Trento  1-1  (Cianchetti, Puricelli)
28 novembre 1982  Pro Patria – Trento  3-1  (Di Nicola, Maruzzo, Guidetti, D’Agostino rig.)
17 aprile 1983  Trento – Pro Patria  1-1  (Cerrone, Telch)
14 ottobre 1984  Pro Patria – Trento  1-0  (Labadini)
24 febbraio 1985  Trento – Pro Patria  1-0  (Lomanno)
26 novembre 2017  Pro Patria – Trento  3-1  (Santana (2), Gucci, Badjan)  Serie D
15 aprile 2018  Trento – Pro Patria  0-0  Serie D
4 settembre 2021  Trento – Pro Patria  3-0  (Pattarello (2), Barbuti)
1 febbraio 2022  Pro Patria – Trento  0-0
16 ottobre 2022  Pro Patria – Trento  1-2  (Belcastro (2), Ndrecka)

Giovanni Castiglioni

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