Il mercato logora chi non lo fa. Parafrasi della massima andreottiana che in realtà vale solo per il Trento. Perché gialloblu a parte, chi ha operato parecchio nella finestra di gennaio, al momento, ha ottenuto effetto contrario a quello atteso (Pordenone, Feralpi, Renate, Vicenza, Pro Vercelli e Triestina su tutte). E la Pro Patria (che il mercato lo ha interpretato da spettatrice), ha fatto il pieno in 8 giorni con 3 di queste. Per i tridentini prossimi avversari dei tigrotti (sabato ore 14.30, stadio “Briamasco”), le contrattazioni aperte hanno invece messo il booster ad una stagione sin lì boccheggiante. Nel 2023 fatturati 16 punti su 18 (20 su 24 contando anche le ultime 2 di dicembre), con 5 delle ultime 8 reti e 3 degli ultimi 8 assist messi a referto dai nuovi arrivati. Insediatosi a novembre il neo DS Zamuner ha sminestrato (riepilogo in calce), l’enormità di 11 acquisizioni (6 a titolo definitivo di cui 3 con scadenza 2024 e 2 sino al 2025), e 10 cessioni (3 a titolo definitivo, 3 temporaneo di cui uno con obbligo di riscatto, 3 fine prestito ed una risoluzione).
Acquisti (11)
Suciu (centrocampista / titolo definitivo 2023 / Torres), Carletti (attaccante / titolo definitivo 2024 / Latina), Desplanches (portiere / titolo temporaneo / Vicenza), Attys (centrocampista / titolo definitivo 2024 / Imolese), Sipos (attaccante / titolo definitivo 2024 / Fidelis Andria), Di Cosmo (centrocampista / titolo definitivo 2025 / Virtus Entella), Sangalli (centrocampista / titolo temporaneo / Lecco), Barison (difensore / titolo temporaneo / SudTirol), Petrovic (attaccante / titolo temporaneo / Pordenone), Terrani (attaccante / titolo definitivo 2025 / Padova), Garofalo (centrocampista / titolo temporaneo / Brescia)
Cessioni (10)
Belcastro (centrocampista / titolo definitivo / Arzignano), Bertaso (centrocampista / titolo definitivo / Imolese), Bocalon (attaccante / titolo definitivo / Mantova), Saporetti (attaccante / titolo temporaneo / Renate), Cittadino (centrocampista / titolo temporaneo con obbligo di riscatto 2024 / Potenza), Matteucci (centrocampista / titolo temporaneo / Roma City FC), Ianesi (attaccante / fine prestito / Udinese), Carini (difensore / risoluzione), Ruffo Luci (centrocampista / fine prestito / Bologna), Mihai (centrocampista / fine prestito / SPAL)
Insomma, un viavai mica da ridere. Secondo un format che solo quella vecchia lenza di Bruno Tedino (fortemente voluto dal Presidente Mauro Giacca), avrebbe potuto gestire senza scompensi. Il tecnico trevigiano ha raccolto il testimone da D’Anna proprio alla vigilia del match di andata con i biancoblu (prima storica vittoria trentina a Busto, nella foto). In mezza stagione esatta contabilizzati 28 punti per l’8° record del Girone (Pro Sesto 38, Pordenone, Feralpi, Lecco e Juve 31, Vicenza e Pro Patria 30 le prime 7). Ma l’andamento è stato decisamente rapsodico: 5 punti nelle prime 4, poi 6 sconfitte in striscia (con improduttiva parentesi della difesa a 3) e ultimo stint di cui sopra (6 vittorie e 2 pareggi). Come se il Trento avesse trovato il passo gara solo grazie alla rotazione del magazzino tecnico operata da Zamuner.
Nel successo della 26^ contro il Renate (0-2), schierato 4-3-1-2 con Marchegiani tra i pali; Galazzini, Barison, Garcia Tena e Fabbri in difesa; Ballarini, Sangalli e Damian in mediana; Garofalo enganche alle spalle di Attys e Petrovic in attacco. Cioè, 5/11 frutto del mercato di gennaio che diventano 9/16 considerati i cambi nei 90’. Il 16 ottobre i gialloblu vinsero allo “Speroni” (1-2) con doppietta di Belcastro (ora all’Arzignano) su doppio assist di Bocalon (nel frattempo passato al Mantova e la Pro Patria ne sa qualcosa). Domenica al “Città di Meda” reti di Garofalo (arrivato dal Brescia), su assistenza di Sangalli (proveniente dal Lecco) e di Sipos (acquisito dalla Fidelis Andria) servito da Pasquato (unico già al “Briamasco” nella prima parte di stagione). Il mercato logora chi non lo fa. Ma (a quanto pare), vale solo per il Trento.
Giovanni Castiglioni
