Non era cominciata con le migliori premesse l’Insubria Cup 2023 per i rappresentanti delle palestre lombarde, orfani delle due punte di diamante su cui erano riversate le maggiori speranze di medaglia: il capitano della squadra regionale Luca Lucerna è stato costretto a dare forfait per un affaticamento accusato pochi giorni prima con la nazionale, Ana Ciuchitu non ha potuto dare spettacolo per assenza di avversarie nella sua categoria. Per evitare un risultato inferiore alle aspettative servivano quindi exploit degli altri alteti, e fortunatamente le belle sorprese non sono mancate. Se abbiamo già parlato del fantastico oro di Ibrahima Fofana Ly, non è da meno l’impresa compiuta da Debora Damiani del Taekwondo Bergamo.
La ventiduenne allenata dal maestro Biagio Brunetti, alla seconda gara da cintura nera dopo i campionati italiani dello scorso dicembre, ha offerto una performance strepitosa andando al di là di ogni più rosea aspettativa, vincendo nettamente i primi tre incontri col punteggio di 2-0 e arrendendosi soltanto in finale al cospetto della più esperta Carlotta Bonetto, già campionessa all’Insubria lo scorso maggio e grande favorita della categoria -57kg. Tuttavia la torinese ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio su una fantastica Damiani, che si candida a un ruolo da protagonista già per i prossimi tornei.
Un’ascesa davvero rapida che denota un talento rimasto nascosto fino a cinque anni fa, quando Debora ignorava completamente “l’arte dei calci e dei pugni” cimentandosi nella ginnastica artistica. A diciotto anni la scoperta, arrivata quasi per caso, e il colpo di fulmine con l’arte marziale coreana. Un percorso cominciato forse troppo tardi per sognare veramente in grande, anche se i primi riscontri tra i senior sono talmente positivi da consentire all’atleta e alla sua palestra di non porsi limiti. Guarda l’intervista:
Alex Scotti
