Varesino doc, mister Stefano Bettinelli è uno dei tanti doppi ex del derby Varese-Varesina che andrà in scena domani allo stadio Franco Ossola. Una decina di anni passati sulla panchina dei biancorossi tra Settore Giovanile, Vice Allenatore in prima squadra al fianco di Sannino, collaboratore con Carbone e Maran fino ad arrivare al ruolo di capo allenatore nel 2014-15, subentrando a Sottili, e conquistando la permanenza in Serie B ai plauout. Anche la stagione sucessiva guida il Varese nella cadetteria e poi viene richiamato ancora alla corte biancorossa nella stagione 2016-17 in Serie D. Guida, invece, la Varesina nella stagione 2017-18 subentrando ad Alessandrio Marzio nel febbraio 2018.

Lo abbiamo voluto sentire alla vigilia della tanto attesa partita, cosa stai facendo oggi?
“Grazie per esservi ricordati di me, mi fa molto piacere che mi abbiate pensato. Al momento sono fermo, purtroppo a dicembre ero in procinto di firmare per una squadra di serie B Svizzera, ma poi, per motivi extracalcistici è saltato tutto. Sto andando in giro a vedere partite, mi sto aggiornando e mi preparo al rientro. Dove essere sincero: il campo mi manca molto”.

Entrare in corsa è sempre difficile, adesso potrebbero chiamarti solo squadre in difficoltà.
“Qual’è il problema? E’ proprio il gusto della sfida che mi manca, per me è sempre stato così. Sarei molto felice di poter sposare un progetto e trovare un gruppo coeso con cui portare in porto la nave”.

Veniamo a domenica, all’Ossola si gioca Varese-Varesina, cosa ne pensi? Che partita ti aspetti?
“Ultimamente ho visto giocare entrambe le squadre più di una volta e credo sarà una bella partita. Tanto per cominciare non guardo la classifica perché in queste gare tutto si azzera, non ci sono favoriti e come sempre si parte da 0-0. La Varesina ha giocato le ultime partite con un il modulo 4-2-3-1, molto ordinato e compatto, non pressa molto, le piace aspettare e colpire in contropiede, le ripartenze sono il suo punto di forza. In mezzo al campo ha forza e qualità, dietro la linea è compatta in fase di non posseso e in fase di possesso tende spesso verticalizzazione. E’ una squadra cinica, se sbagli ti castiga. Il Varese, dal canto suo, sembra aver trovato quadra nelle ultime partite con un 5-3-2 che le ha permesso di sistemare la fase difensiva. Anche i biancorossi non pressano alto e preferiscono compattarsi sui centrocampisti per recuperare palla e sviluppare il gioco sugli esterni dove ha i suoi giocatori di maggior qualità, capaci di saltare l’uomo nell’uno contro uno, anche perché solitamente tutti giocano con gli under nel ruolo di terzino e li è più facile sfondare. La densità nella zona centrale permette alla linea difensiva maggior copertura e riduce i rischi dei tagli dietro le spalle dei centrali anche nei momenti di mal posizionamento della linea. La qualità dei giocatori del Varese è indiscutibile nella zona centrale del campo dove abbina forza e qualità. Preparare queste partite è bellissimo. I due moduli scelti dagli allenatori sono spettacolari a confronto, perché in entrambi i casi, se decidessero di ‘fare la partita’, gli appoggi sarebbero tutti presi e si potrebbero realizzare tanti uno contro uno con attacchi alla profondità”.

Un pronostico?
“Guarda io ho poche certezze e nessuna incrollabile. Il gioco del calcio è spietato nel sovvertire i pronostici, per questo derby credo che alla fine prevarrà chi avrà avuto meno paura di perdere e avrà fatto meno calcoli”.

Domenica sarai della partita?
“Potrei mai perdermela?”.

Per chi tiferai?
“Non fare il furbetto Michele… (sorride e ci saluta ndr)”

Michele Marocco

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