Vincono 7 delle prime 8. Cristallizzando la classifica. L’eccezione è la Pro Patria che va a sbattere contro una Pergolettese apparsa nel complesso più pronta. Nequizie arbitrali a parte. Per i viziosi dei corsi e ricorsi più o meno storici, 2 stagioni fa la formazione biancoblu fatturò uno 0-0 tiratissimo alla 30^ (su un campo pessimo), contro l’AlbinoLeffe (quarto risultato utile consecutivo e 319’ di porta inviolata), per poi perdere in casa 0-3 contro il Pontedera (era un infrasettimanale). A distanza di quasi 2 anni esatti i tigrotti hanno fatto seguire il quarto risultato positivo (un altro 0-0 su un terreno impresentabile, quello del Trento), ad una sconfitta interna chiudendo l’imbattibilità di Del Favero a 391’. Per chi volesse mantenere quel parallelo, dopo 28 giornate i punti erano 46 (contro i 43 attuali), per un Campionato poi chiuso al quinto posto a 61. L’auspicio è (va da sé), di poter seguire all’ingrosso quelle orme. Ma per farlo, va metabolizzato l’1-2 contro i cremaschi. Per (dis)attenzione difensiva una prova non coerente con quanto fatto in questa stagione. Semplice passaggio a vuoto? Calo di tensione. Nulla di più. Ma anche nulla di meno. Una buona ragione per non sottovalutarlo. Domenica altra buccia di banana con la Virtus Verona (ore 17.30, stadio “Gavagnin-Nocini”), squadra 12^ in classifica, sempre battuta dai tigrotti ma invitta e seconda nelle ultime 5 con 11 punti (meglio solo la Pro Sesto con 13). Cioè, una discreta bega. Al di là delle apparenze.  

Angolo cottura

Due reti subite da calcio d’angolo. Per la Pro Patria sono complessivamente 6 (su 27 totali) i gol incassati da palla inattiva (5 delle ultime 11). Se allarghiamo il campo alle reti realizzate nell’area piccola sono 16 su 27 (solo 3 con Lombardoni in campo, quelle con il Padova). Senza il 19 la difesa bustocca è più debole. Per centimetri, presenza scenica e leadership tecnica. Un aspetto su cui il Tractor dovrà necessariamente lavorare.

Il boss e la matricola

Sulla cantonata presa da Cerbasi di Arezzo in occasione dell’evidente fallo di Tonoli su Pitou è persino inutile tornare. Il tema vero è quello relativo al livello dell’attuale classe arbitrale. In particolare delle matricole (quali il fischietto aretino), catapultate quest’anno dalla D alla Lega Pro. Nelle 28 giornate di Campionato la Pro Patria ha incrociato 8 primi anni con 3 vittorie (Virtus Verona, AlbinoLeffe e Sangiuliano City), 2 sconfitte (Juventus Next Gen e Pergolettese) e 3 pareggi (2 volte con l’Arzignano e Renate all’andata). Per una media punti di 1.50 leggermente inferiore all’1.65 delle restanti gare con arbitri più chilometrati.

Ogni Piacenza ha un limite

Salta anche Scazzola. Alla quinta sconfitta (3-2 con il Renate) nelle ultime 7 (2 punti), il tecnico di Loano saluta il “Garilli” come aveva fatto Scalise dopo la 6^. Panchina del Piacenza affidata a Matteo Abbate, ex allenatore delle giovanili della Lupa. Ribaltone anche a Mantova dove il 2-6 subito dal Vicenza ha causato l’esonero di Corrent. Attesa per il successore. Tra i candidati Gregucci e Mandorlini. Allo stato, sono 10 le squadre del Girone A che hanno mantenuto la stessa guida tecnica di inizio stagione.                        

In Fresco stat Virtus

Solo 4 trascorsi nella storia. Tutti vincenti per la Pro Patria che ha messo sotto la Virtus Verona dell’highlander Gigi Fresco la prima volta a corredo della comune promozione dalla D nella Poule Scudetto 2018. E non ha mai subito reti nelle 3 di Serie C. All’andata successo firmato da una capocciata di Stanzani.

13 maggio 2018  Pro Patria – Virtus Verona  3-1  (Zaro, Pedrinelli, Cottarelli, MozzanicaPoule Scudetto
3 ottobre 2021  Pro Patria – Virtus Verona  1-0  (Pierozzi)
13 febbraio 2022  Virtus Verona – Pro Patria  0-2  (Castelli, Pierozzi)
23 ottobre 2022  Pro Patria – Virtus Verona  1-0  (Stanzani)                       

Giovanni Castiglioni

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