Mancano 8 giornate alla conclusione di questo campionato eppure nell’aria c’è qualcosa che mi dice che in questa domenica si potrebbe decidere molto, non tutto, ma tantissimo.
Se pensassi che le gare siano tutte uguali e che tutte abbiano valore tre punti non andrei molto lontano dalla realtà, non starei farneticando, ma sarei troppo formale, quasi scontata, banale per dirla semplice. Seguire il calcio dilettanti è tutto tranne che banale. È impegno, passione, costanza, inventiva, empatia, dedizione, emozione. L’ho detto mille volte e non mi stancherò mai di ripeterlo, ed il big match ne è l’essenza. Tutto questo per dire che domenica sarà la volta di Pro Azzurra Mozzate – Gallarate.

Le prime della classe

Eccolo qui il momento tanto atteso. Da un lato gli uomini di Papis “costretti” a vincere per ridurre il gap di quattro punti che li divide dalla vetta e tenere dunque vivo il sogno del titolo, dall’altro la corazzata del Gallarate che di calcoli probabilmente ne farà pochi e che proverà ad ipotecare un primato in un girone fino ad oggi dominato. Solitamente nella settimana che precede il big match mi sono sempre dedicata ad interviste doppie e sensazioni dei protagonisti, questa volta ho scelto di dire la mia sulla base di tutto il materiale che ho a disposizione, di quello che ho visto e percepito in questo 21 giornate.

I rossoblù sono, a mio avviso, la formazione più organizzata del torneo con una profondità di rosa invidiabile. Anche camaleontici è un aggettivo che si avvicina molto alla loro personalità: li ho visti cambiare modulo, cambiare interpreti, cambiare intensità di gioco, scegliere a quale velocità andare, persino soffrire ma avere sempre la soluzione in mano. Il tecnico Albertoli è un valore aggiunto, non solo per la squadra, ma per la categoria, girarsi a chiedere consiglio significa trovare la chiave di lettura giusta in qualsiasi momento dei novanta minuti (anzi 105, l’intervallo ha un peso specifico importante nei confronti squadra – allenatore). La prima posizione che occupano con 49 punti è strameritata ed il giusto premio per i sacrifici, gli sforzi, per la lungimiranza di un progetto che ha posto basi solide e che, di giorno in giorno, aggiunge un gradino. Chapeau.

La Pro Azzurra Mozzate è un’altra storia. Qui la scorsa estate si è cambiato molto con il subentro di mister Piazzi e del ds Canino. L’avventura con il tecnico, però, è durata 10 giornate, l’11° in quel di Laveno è stata un passaggio di consegne fino al ritorno di mister Papis che dal 12° turno è tornato come comandante sulla nave che nella scorsa stagione aveva già guidato per la prima parte salvo poi essere sollevato dall’incarico. Forse c’era un cerchio da chiudere, forse il playoff andato male dello scorso anno è rimasto indigesto, fatto che sta che sono arrivate vittorie su vittorie, punti su punti tanto da confermarsi antagonista numero uno del Gallarate. Cremona & co sono una squadra affidabile, un po’ più esperta nonostante diversi elementi giovani, certamente di personalità, fatta di punti saldi fra gli undici, e con intorno un potenziale ben amalgamato.

La cosa bella di tutto ciò è che questo gioco che non è solo un gioco, saprà stupire per l’ennesima volta, è gara aperta, viva, dove può succedere di tutto; un appello, l’unico che mi permetto sempre di fare con un po’ di insistenza: “Fateci divertire ragazzi”.

Sfide di…qualità

Mettendo da parte un attimo la classifica, ma non troppo da parte sia chiaro, ci sono sfide che al di là dei tre punti possono regalare un ottimo spettacolo in questo turno.

Innanzitutto Victoria – Laveno. I gialloblù sono tornati al successo dopo un intero girone domenica scorsa in casa della Valceresio ed ora tenteranno il tutto per tutto per risalire la china. Sicuramente vincere può aver contribuito ad uno sblocco anche e soprattutto mentale, ora però c’è bisogno di continuità. Dall’altro lato il Laveno terza della classe ha dimostrato di saper giocare a calcio, ma anche di voler stare il più in alto possibile, ecco perchè anche a Verghera spingerà sull’acceleratore.

Se si parla di qualità impossibile non citare San Michele – Luino. Con i gialloneri che continuano a strizzare l’occhio ai playoff e con i rossoblù, invece, che sono tornati ad avere fra gli undici la maggior parte dei titolari, è lecito aspettarsi novanta minuti di spessore e grande show.

Mirino puntato sui playoff

L’obiettivo è solo uno: regalarsi la post season. Ad Arsago è quasi “un’ossessione”, battere il Tradate deve essere una tappa di un percorso che non può conoscere altri intoppi perchè se è vero che oggi c’è una quarta posizione, è vero anche che le insidie sono dietro l’angolo; di contro i ragazzi di Curatolo necessitano di punti per allontanarsi dalla zona rossa.

Ed ai playoff continua a credere anche l’Olimpia di mister Rinaldi che in questa domenica se la vedrà contro il fanalino di coda Turate, squadra viva, come dimostrato una settimana fa a Luino, nonostante l’ultimo posto in classifica.

Dopo le fatiche di Coppa, l’Union Villa Cassano riparte dal Veniano. I ragazzi di Visentin devono racimolare le forze perchè gli impegni così ravvicinati possono costare qualcosa a livello di energie mentali e fisiche; inoltre l’esito del ricorso post gara con la Valceresio è valso un “si rigioca”, e così ci saranno altri novanta minuti da aggiungere ad un finale di stagione già intenso. Dal canto suo il Veniano è in un buon momento di forma, e vuole sfruttarlo per mettere qualche punto in più tra la loro posizione ed i playout.

Cosa farò da grande?

C’è una duplice sfida che vale un crocevia importante per la stagione.

Partendo da Sommese – Lonate, oltre a rinnovare i complimenti per un campionato di massimo rispetto fin qui condotto da due neopromosse, questa sfida potrebbe dire molto su ciò che sarà. 32 punti la squadra di Peloso, 31 per Marcon & co, aggiungerne tre significherebbe tenere vivo il capitolo del libro “Una favola da mille e una notte”, sì perchè sognare il colpaccio playoff è un finale lecito di una stagione fino ad oggi da applausi.

Valceresio – Bosto è il versante opposto, è un mix di umore diverso legato all’importante di un match essenziale. 17 punti l’una, 15 l’altra, vincere potrebbe significare tante cose, ma forse più di tutto acquisisce fiducia in una stagione nata male e sviluppatasi su questa falsariga. I ragazzi di Colombo sanno che dover rigiocare in quel di Cassano potrà essere un altro match ball, ma ci penseranno a tempo debito ora c’è da lasciarsi alle spalle la squadra di Capolago. Chiaro che per i gialloblù vale il ragionamento inverso, e questa vittoria, avrebbe un peso specifico non indifferente.

Appuntamento come sempre alle ore 14.30 su tutti i campi della provincia.

Mariella Lamonica

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