Il campionato di LBA è pronto a ripartire dopo la pausa per le Nazionali e la Pallacanestro Varese deve, contestualmente, ripartire in campionato dopo la batosta dell’eliminazione dalla Coppa Italia ai quarti di finale contro Pesaro e più in generale dopo un inizio di girone di ritorno non certo esaltante con 3 sconfitte in 4 gare di campionato giocate-

I biancorossi, per riprendere la corsa verso i playoff, si affidano al proprio capitano, Giancarlo Ferrero che, in quel del PalaAlpitour di Torino, è stato il migliore tra i suoi compagni, l’ultimo ad arrendersi e che ora è pronto per guidare la OJM nella gara delicatissima di Napoli, domenica 5 marzo alle ore 16:00 sul parquet del PalaBarbuto.

Giancarlo, partiamo proprio dalla sfida contro la GeVi, che partita si aspetta?
“Andiamo a Napoli con l’obiettivo di ripartire al meglio in campionato. Mi aspetto una gara tosta, difficile, su un campo complicato sul quale pochi sono riusciti a vincere. Napoli è squadra dal grande talento offensivo, con un gruppo di italiani compatto ed esperto che ben si mixa con gli stranieri. E’ una squadra che ha cambiato alcuni interpreti, ha apportato degli aggiustamenti al proprio roster, quindi sicuramente mi aspetto una gara molto dura. Dovremo essere molto bravi perché Napoli è squadra di grande talento, con tanti punti nelle mani ed un grande attacco”.

Un grande attacco che si è rafforzato ancora di più con l’arrivo di Wimbush, giocatore atletico ed energico che sposta nella lotta a rimbalzo. Pensa che proprio la lotta nel pitturato possa essere una situazione su cui si deciderà la partita?
“Sicuramente sarà importante l’aspetto dell’energia. Chi ne avrà di più farà la differenza. Noi siamo una squadra che quando è riuscita a giocare la propria pallacanestro, fatta di energia e ritmo, ha portato a casa delle buone cose. Senza dubbio l’atletismo e il talento offensivo di Napoli sono sotto gli occhi di tutti. Con Wimbush aumentano ancora di più il livello sotto questi due punti di vista, quindi sarà ancora più difficile”.

Facciamo un passo indietro alle Final Eight di Coppa Italia. Con Pesaro lei ha fatto una grandissima partita, rispondendo sul campo a quel mese passato senza giocare per scelta tecnica..
“Questa è la storia della mia carriera. Si sono alternati momenti in cui sono stato chiamato più in causa ed altri meno. Quello che deve saper fare un giocatore però, secondo me, è farsi trovare pronto, rispondere sul campo e cercare di dare il massimo del proprio contributo quando viene chiamato in causa. Non è stato sufficiente purtroppo, questo è un rammarico, non abbiamo fatto la partita che volevamo e non è certo un mistero questa mia affermazione. Prima ti parlavo di energia, ecco, ad inizio partita con Pesaro ne abbiamo messa in campo veramente poca. Volevamo stare di più a Torino, peccato, faccio i complimenti a Brescia che ha vissuto una settimana perfetta. Ora pensiamo al campionato, settimana prossima avremo poi l’opportunità di riscattarci con Pesaro, però ora pensiamo solo a Napoli e a riprendere al meglio il nostro cammino in campionato”.

Qual è secondo lei il motivo del calo, soprattutto a livello di punti segnati, della squadra da inizio girone di ritorno?
“All’interno della stagione ci sono tanti momenti: alcuni nei quali raccogli di più di quanto produci, altri in cui raccogli di meno. Arriviamo da tre sconfitte consecutive tra coppa e campionato, giocando però contro squadre di altissimo livello come Tortona, Milano e Pesaro. Questo ha influito, come il fatto che ci hanno un po’ preso le misure e proprio per questo dovremo essere bravi a fare quel salto di qualità che ancora ci manca. Dobbiamo riuscire a fare il nostro piano partita con grande attenzione, cura dei dettagli e degli aspetti difensivi per più minuti all’interno della gara. Non basta farlo per 20 o 25′, l’obiettivo nostro è riuscire a fare quello che vogliamo per più minuti all’interno della gara. Questo deve essere il nostro focus se vogliamo confermarci e fare un salto in avanti. Questo deve essere l’obiettivo della nostra terza parte di campionato”.

Terza parte di campionato che poi è quella decisiva in vista dei verdetti finali di stagione. Varese ora è sesta a quota 20 punti con altre 4 squadre, come vede la bagarre playoff?
“La vedo emozionante. Come al solito il campionato italiano si conferma sempre più livellato, escluse Bologna e Milano, dove in un attimo puoi passare dal sogno all’ incubo. Per noi sarà una sfida importante cercare di raggiungere i playoff, vogliamo prenderla di petto, come squadra e società. Dobbiamo però riuscire a compiere quello step in più, riuscendo ad essere più continui nell’arco delle singole partite. Ci sarà una grande bagarre, conteranno tanto gli scontri diretti, quello però su cui dobbiamo concentrarci noi e sembrerà banale dirlo, è solo il nostro lavoro. Dobbiamo cercare di esprimere il nostro basket per più minuti all’interno della gara, solo così riuscire a vivere un grande finale di stagione”.

Alessandro Burin

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