L’espressione di Gianluca Porro al termine di Sona-Città di Varese (vittoria veneta per 2-1) dice tutto: non solo i biancorossi sono usciti sconfitti e vedono avvicinarsi la retrocessione in Eccellenza, ma il pullman con cui la squadra doveva rientrare alla base si è rotto, costringendo così i giocatori ad organizzarsi con auto o chiedendo ospitalità al bus di Passione Biancorossa.

Il morale è sotto terra comincia Porroed è normale che sia così. Io, comunque, a costo di sembrare un maledetto illuso continuo a guardare avanti: dobbiamo solo proseguire, continuando a masticare amaro sperando che questi risultati ci diano quella spinta che manca. Ad inizio partita non vedevo chissà quali segnali negativi, ma abbiamo concesso un gol assurdo e regalato due rigori che non commento perché di certo non dobbiamo attaccarci alle decisioni arbitrali. Mi fa strano che la reazione arrivi solo dopo aver preso il colpo: dopo esser reintrati negli spogliatoi sull’1-1 e con un rigore parato, dovevamo aggredire la ripresa, cosa che invece ha fatto il Sona. Lì abbiamo perso la partita“.

C’è qualche aspetto positivo da prendere?Con il cambio modulocontinua Porro ho visto tanto potenziale che è però rimasto inespresso se non a sprazzi. Troppo poco per mettere in difficoltà gli avversari: soprattutto, lo ripeto, a inizio ripresa dovevamo indirizzare noi il match. Detto questo andiamo avanti, continuando a credere in un obiettivo che è ancora alla nostra portata. Non è illusione, ma brutale realismo: dobbiamo reagire“.

Matteo Carraro

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