Sergio Pedrazzini è il nuovo Presidente del Comitato Regionale Lombardo. Pedrazzini ha vinto le elezioni di questa mattina che lo contrapponevano ad Alberto Pasquali.

Pedrazzini succede così al compianto Carlo Tavecchio, scomparso lo scorso 28 gennaio all’età di 79 anni. Il neo Presidente del CRL aveva espresso pochi giorni proprio sul nostro sito quelli che sarebbero stati i capi saldi di una sua eventuale nomina, diventata certezza pochi minuti fa presso le stanze del Centro Congressi NH di Milano. Pedrazzini rimarrà in carica fino al 2024.

A sugellare la vittoria di Pedrazzini il discorso tenuto da Carmine Gorrasi, DG della Solbiatese, che ha coronato così il nuovo corso del Comitato Regionale Lombardo: “Due anni fa, quando il compianto Carlo Tavecchio vinse le elezioni dopo poche settimane ci fu l’Assemblea, a Roma, della Lega Nazionale Dilettanti. Ricordo che in quella sede fu tolta la parola alla Lombardia e qualcuno votò contrario al sistema che c’era in quel momento, presieduto da Sibillia. Eravamo considerati dei pazzi ma mi sembra che poi quel sistema sia cambiato, ci sia oggi un nuovo Presidente, ricordando quando quel giorno Lombardia ed Emilia Romagna si opposero a quel sistema, cambiando le cose. E’ vero che oggi la Lombardia ha un potere diverso a Roma ma non significa, assolutamente, che sia meno concentrata sul Comitato Regionale, anche perché il buon Carlo Tavecchio aveva una presenza costante nella capitale. La sua presenza a Roma era possibile grazie all’attività costante del Comitato Regionale Lombardo qui, perché aveva nominato un Vice Presidente vicario, il dottor Pedrazzini, che portava avanti con competenza e costanza il CRL“.

Poi, rivolgendosi direttamente al candidato uscito sconfitto, Alberto Pasquali, Gorrasi aggiunge: “Prima ha parlato di ricorsi ma non di quanto siano costati a tutte le società oggi presenti. Quando ho letto la sua condidatura ad un certo punto ho pensato scherzasse e sperato venisse oggi qui a dire di votare Pedrazzini, perché vede, quei ricorsi non sono stati persi soltanto su forma e sostanza, basta leggere le motivazioni del TAR, che sono anche entrate nel merito. Qui termino il mio intervento, sostenendo fortemente il dottor Pedrazzini, come spero facciano tutte le società qui presenti“.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui