Vittoria sudata per 98-94 quella di stasera, domenica 26 marzo, della Pallacanestro Varese contro la Tezenis Verona. Andiamo a vedere i voti in casa biancorossa.

Ross 7: I primi 20′ sembrano la prosecuzione della partita contro Sassari: lento, imballato, incapace di trovare il modo di scardinare la difesa scaligera, fisica ed intensa su di lui fin dal primo minuto con Simon “sacrificato” per togliergli verve ed idee. Nella ripresa la musica però cambia, Ross riesce a trovare ritmo e intensità e non è un caso se la partita svolta per tutta Varese. Quando il numero 4 biancorosso alza i giri del motore tutta la macchina in maglia OJM ritorna a giocare e correre come sa. Chiude con 18 punti e 9 assist e anche stasera dimostra quanto pesi la sua presenza nell’economia di gioco biancorossa.
Woldetensae 7: Una fiammella che ha le sembianze di un vero e proprio incendio quando nel secondo quarto guida letteralmente Varese, segnando nel giro di pochi minuti 14 punti che tengono i suoi aggrappati ad un match che stava scappando di mano. Dopo la bruttissima prova di Sassari rispolvera l’artigliera pesante nel tiro da tre punti e si mostra tonico e sul pezzo in difesa, dove recupera tre palloni e non perde mai la solidità nel ruolo. Nel secondo tempo non lo si vede più in attacco ma il famoso fieno messo in cascina in attesa di tempi migliori accumulato nei primi 20′ di gioco, gli vale un bel voto in pagella.
De Nicolao 6: Inizia benissimo, dando quell’intensità e velocità alla manovra biancorossa che Ross, nei primi 20′, non riusciva a dare. Solido in difesa, trova anche la via del canestro in penetrazione, unico suo lampo offensivo del match. Nella ripresa, complice la crescita di Ross, cala nel minutaggio e nell’efficacia in campo, lasciando sul ferro un paio di penetrazioni che gridano ancora vendetta.
Reyes 5.5: Senza infamia e senza lode la sua partita ma non fa davvero nulla per meritarsi la sufficienza. Non incide mai in campo, lo si vede solo per un paio di rimbalzi e due punti in un tap-in che è l’unico lampo di tutto il suo match.

Brown 7.5: Markel non ripete, per fortuna mai, una prestazione negativa due volte di seguito. Dopo il passo a vuoto di Sassari si riprende la scena nel suo Lino Oldrini, perché ormai lo sta rendendo proprietà privata, ogni gara di più, ritrovando quell’efficacia offensiva che lo ha reso fino ad oggi vera e propria arma letale di questa OJM. Non inizia al meglio, fatica contro la fisicità e la velocità degli esterni veronesi, in particolare Anderson, con cui ingaggia una sfida personale che durerà fino alla fine della partita. Nel terzo e quarto quarto quarto ha in mano e segna, i palloni più scottanti del match, quelli che permettono a Varese di trovare il pareggio, di andare in vantaggio e staccare definitivamente Verona. Letale.
Caruso 6.5: Buona prova del lungo campano che viene limitato solo da una situazione falli che lo costringe ad uscire prima del previsto dal campo. Inizia sgomitando sotto le plance contro Pini e Smith, in una lotta tutto fisico ed intensità: mostra buona presenza, soprattutto offensiva, dove si fa trovare pronto sui tanti tap – in che si ritrova in mano.
Owens 7: Il fattore Tariq è ormai una certezza di cui questa Pallacanestro Varese non può fare a meno. Ci mette due tempi a prendere le misure a Smith, poi torna a dominare grazie al suo atletismo, trovando preziosa linfa nelle giocate di Ross che gli permettono di volare al ferro come più gli piace fare. Dimostra, ancora una volta, una grande forza mentale e questo è un ennesimo tassello nella sua crescita da inizio stagione.
Johnson 6.5: Pochi lampi, tutti determinanti nel momento cruciale della gara; tanta sostanza nella lotta sotto le plance, come le 8 carambole conquistate, che ne fanno il miglior rimbalzista di serata in casa biancorossa, dimostrano. Il punto su cui lavorare è sicuramente la continuità nella prestazione, perché Varese ha bisogno del JJ degli ultimi 15′ per tutti e 40 i minuti di gioco.


Alessandro Burin

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