Alessandra Marzolini, classe 2001, ala della Hupac Pro Patria Busto Arsizio vede la sua squadra volare altissima e, per lei, prossimo ingegnere aereospaziale, dovrebbe essere del tutto normale. Invece la pallacanestro, che è scienza un po’ meno esatta dell’ingegneria, finisce sempre con lo stupirti e dopo la bella vittoria strappata a Bresso (57-59 per Busto) qualcuno analizzando le previsioni e facendo i calcoli resta a bocca aperta nel constatare che le brillantissime ragazze bustocche con 10 vittorie conquistate nelle ultime 14 gare, stanno viaggiando a velocità “mach-3” nell’iperspazio conquistando con larghissimo anticipo la salvezza matematica in un campionato che, ai blocchi di partenza, teneva in scarsa considerazione la squadra allenata da coach Francesco Fabrizio.

“Il successo ottenuto contro Bresso – conferma Marzolini – è che volte importante significativo. Prima di tutto perché ci ha permesso di riscattare la pensate sconfitta nella vergognosa gara che giocammo all’andata. In seconda battuta perché il referto rosa è figlio sia di una buona prestazione di squadra sia, soprattutto, di una prova caratterizzata dall’alta intensità difensiva, una qualità che ormai rappresenta il nostro marchio di fabbrica. La solidità nella nostra metà campo, costruita in allenamento con uno sfiancante lavoro difensivo, ci ha permesso di limitare notevolmente l’impatto della lunga di Bresso, una giocatrice molto più esperta e fisica di noi. Così, forti di una difesa capace di “tenere” possiamo spostarci con maggior sicurezza e fiducia verso la fase offensiva che, nonostante sia ancora punteggiata da diversi  errori, lascia sempre più spazio ai miglioramenti individuali di ognuna di noi. E, sottolineo, con orgoglio, questo secondo aspetto costituisce il vero traguardo che stiamo raggiungendo poiché per una squadra giovane come la nostra i progressi di ogni singola giocatrice contano tantissimo”.

Compito in classe: la candidata analizzi una stagione che ormai si avvia verso il conto alla rovescia
“Non nego che questa stagione sia stata molto faticosa. Abbiamo avuto tanti alti e bassi e specialmente nella prima parte di campionato abbiamo dovuto affrontare tutte le difficoltà proposte dalla nuova categoria. L’inesperienza della maggior parte di noi si è fatta sentire, ma aumentando l’impegno, la concentrazione e lavorando in modo mirato sulle nostre lacune abbiamo iniziato ad aggiungere i tasselli che ci mancavano. Questo ci ha permesso di migliorare settimana dopo settimana, consolidare l’affiatamento che già avevamo trovato l’anno scorso e imparare a fidarci un po’ di più di noi stesse e delle compagne”.

Invece, che considerazioni proponi in merito alla tua annata?
“Questa stagione mi ha permesso di confrontarmi con un livello a cui non avevo mai giocato e ha messo in luce tutti i miei limiti. Ammetto che all’inizio è stato un po’ frustrante, ma poi sono arrivate la consapevolezza e la voglia di migliorare questi aspetti, in particolare in attacco e nei piccoli dettagli del gioco, per riuscire a offrire qualcosa di più a ogni partita. Adesso, elemento davvero positivo, sento di aver acquisito la sicurezza necessaria per poter sfruttare al meglio quello che so e che mi piace fare in campo”.

Alla fine della stagione mancano, giorno più, giorno meno, ancora 50 giorni: quali prospettive realistiche avete davanti?
“Al nome Pro Patria, tutti associano ancora la parola salvezza, ma ormai per il nostro gruppo questo termine sta diventando un po’ riduttivo. È vero, quello era l’obiettivo primario fissato all’inizio degli allenamenti, il 30 agosto dello scorso anno e, aggiungo, nessuno poteva avere la certezza che ce l’avremmo fatta. Tuttavia, adesso che il traguardo è stato tagliato, dobbiamo darci per  forza altre prospettive anche se la difficoltà maggiore in quest’ultima parte di campionato sarà mentale perché la stanchezza inizia a farsi sentire e ci aspettano scontri contro squadre che devono giocare per la salvezza. Noi però, avendo finalmente la testa un po’ più libera dovremo evitare il rischio di affrontare le prossime partite con superficialità. Per questa ragione dovremo tenere alta la concentrazione fino all’ultimo per riuscire a concludere in bellezza l’eccellente percorso mostrate quest’anno”.

Dopo la “razzia” a Bresso vi attende un’altra trasferta durissima contro Albino: una gara che coach Fabrizio considera un altro fastidioso sassolino da togliere dalla scarpa.
“Siamo consapevoli che la partita contro Albino non sarà affatto semplice, come non lo era stata quella all’andata persa di 11 pagando un brutto secondo quarto. Sulla carta siamo sicuramente sfavorite, giochiamo fuori casa contro una squadra di alta classifica con buone giocatrici, tra cui tre lunghe su cui dovremo lavorare con attenzione, come abbiamo fatto la scorsa partita. Però, arriviamo da vittorie importanti che hanno instillato nel gruppo grande fiducia e ormai non abbiamo più nulla da perdere. Per questo loro non devono sottovalutarci perché con la nostra grinta abbiamo dimostrato di poter affrontare anche le partite più complicate. Quindi scenderemo in campo con la voglia di far vedere a tutti, ancora una volta, che questo categoria ce la meritiamo. E pure alla grande”.

SERIE B FEMMINILE

VENTICINQUESIMA GIORNATA
OPSA Bresso Basket – Hupac Pro Patria 57 – 59
VENTISEIESIMA GIORNATA
Sabato 01  aprile, ore 20.30
Basket Albino – Hupac Pro Patria Busto Arsizio

CLASSIFICA

Giussano 42; Canegrate 38; Albino 36; 34; Stars Milano, Brignano 32; Varese 29; Pro Patria Busto, Pontevico 26; Valmadrera 24; Bresso 22; BFM 20; Usmate, Nibionno 18; Vittuone 14; Robbiano 12; Villasanta 6.

Massimo Turconi

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